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[RECE][SUB] Silent Souls


16 risposte a questa discussione

#1 Shimamura

    Agente del Caos

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Inviato 07 February 2012 - 06:22 PM

Silent Souls


(Ovsyanki)


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Titolo originale: Ovsyanki

Regia: Aleksei Fedorchenko
Paese: Russia
Anno: 2010
Genere: Drammatico
Durata: 78'



I thought that love would last forever: I was wrong
“Funeral Blues”
Wystan Hugh Auden


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Silent Souls.
Ci interroghiamo spesso sul significato dell'amore. Sul senso che ha, se ne ha...
È difficile capirne/carpirne la portata. I limiti...
Eppure ha un significato così ampio, così moderno, versatile, capace di andare oltre qualsiasi ostacolo, oltre ogni tempo, oltre l'oblio, oltre la morte...
Chissà se è davvero così...
Aleksei Fedorchenko, regista di mockumentary, più o meno noti, si cimenta con la sua prima opera cinematografica proprio affrontando tre temi molto scomodi, l'oblio, la fine e l'amore...
Ovsyanki racconta di antichi riti oramai quasi scomparsi, e di un popolo e delle sue tradizioni: i Merja (o Merya). Popolazione di origine finnica, i Merja in teoria sarebbero oramai estinti da oltre un millennio, ma le loro tradizioni tuttavia continuano a resistere in alcune zone della Russia, come nella provincia di Kostroma, dove gli abitanti usano ancora chiamarsi con antichi nomi e perseverare in antichi riti...
E quale avvenimento della vita, più della morte, si presta a rituali ancestrali?
Novello Imamura (ma molto lontano, eppure vicino, al grande giapponese), Fedorchenko racconta di due uomini che affrontano un viaggio alla ricerca delle proprie radici culturali, con lo scopo primario di dare sepoltura, secondo le tradizioni Merja alla moglie di uno di loro.


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Legati dal destino e dall'aver amato la stessa donna, Aist e Miron si ritroveranno così ad affrontare i propri fantasmi e ricordi, le proprie mancanze e i propri rimpianti, durante un percorso che li porterà ad interrogarsi sul significato dei legami umani e della vita stessa... sul significato delle tradizioni antiche di un popolo destinato all'oblio, e sull'amore, che parla in tante lingue, ma mai in quella dell'innamorato...
E in questo viaggio a ritroso del tempo, in cerca di risposte, scopriranno che è impossibile combattere contro l'avanzare della civiltà moderna e del tempo. Scopriranno che le regole dell'amore sono quelle non scritte, che il passato deve essere affrontato e non fuggito...
Parabola ancestrale, atto di amore verso una Cultura antica, dichiarazione di fede in codice, Ovsyanki è un film bellissimo, magico, dotato di un fascino unico...
È un film fatto di immagini, di dialoghi interiori, dove i protagonisti dall'inizio alla fine del film si scambieranno sì e no una ventina di battute. E tuttavia va bene così, perché come ci ricorda il titolo internazionale del film (quello originale richiama invece gli uccelli che accompagneranno i nostri “eroi” nel loro viaggio), vero protagonista del film è il silenzio, quello dell'anima, ma anche quello che aleggia nelle sterminate lande nordiche della Russia, che Fedorchenko mostra in maniera sublime, ora con la telecamera immobile, sul sedile posteriore dell'auto, ora con la camera a braccio, come nella magnifica scena della pira funebre...
In un finale che sa di redenzione e di punizione allo stesso tempo Fedorchenko sembra volerci dire che alla fine niente resterà per sempre, e tuttavia ci lascia un'ultima dichiarazione di fede... Perché se Auden considera la morte la fine dell'amore, la fine di tutto “[...] For nothing now can ever come to any good”, per Aleksei Fedorchenko essa ne è solo una fase, perché “Solo l'amore è eterno...


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Note di traduzione.
Ovsyanki è un film con poche battute, e tuttavia la traduzione non è stata semplice. Numerosi i richiami alla natura, ai riti e alla cultura merja. Troverete in esso molti richiami a piante ed animali. Laddove il senso si perdeva con la traduzione ho inserito nel film delle note.
Vi sono numerose poesie in rima, ma chi scrive ha preferito dare il senso del discorso, piuttosto che un “suono” più aulico.
I protagonisti non sono amici. Sono legati da un rapporto di fiducia per lo più professionale, e dal legame che li unisce a Tanya... Pertanto ho preferito usare la terza persona, mantenendo una certa formalità, lasciando invece la prima persona nel dialogo interiore.
Potrebbe sembrare una scelta incoerente ed opinabile, ma credo sia quella più fedele alla realtà, e mi assumo la responsabilità di essa.


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Note sulla versione.
Esistono due versioni dei sottotitoli del film, con una notevole differenza di timing. Quella di cui avete bisogno e la BD mkv, che include già i sottotitoli in lingua inglese, francese, spagnola e portoghese.


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See ya soon!


SOTTOTITOLI

Allega file  Ovsyanki.(Silent Souls).V2.AsianWorld.zip   11.23K   138 Numero di downloads


Messaggio modificato da JulesJT il 20 December 2014 - 05:58 PM
Riordino RECE

Hear Me Talkin' to Ya




Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).

#2 bowman

    Cameraman

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Inviato 07 February 2012 - 07:34 PM

Splendido film! Grazie Shima, lo rivedrò volentieri con i tuoi sub... :em69:
Sottotitoli per Altro Cinema: Spalovač mrtvol, Golem, Sanatorium Pod Klepsydra, Vtáčkovia, siroty a blázni, Das schloss , Postava k podpírání , PrevraŠčenije, Mucedníci lásky, Posetitel Muzeya, Kinetta, O slavnosti a hostech, Iavnana, Pokój saren, Amerika, Sami, Menschenkörper, Klassenverhältnisse, Woyzeck, De grafbewaker, Muukalainen, Na wylot, Zbehovia a pútnici, Cztery noce z Anna, Kynodontas, Katalin Varga, Gyerekgyilkosságok, Liverpool, Jeanne Dielman, 23 quai du Commerce, 1080 Bruxelles, Höhenfeuer, La Chevelure, La ville des Pirates, Szegénylegények, PVC-1, Die Verwandlung, Adoration, Zamok, Las, Toute une nuit, Ohio Impromptu, Catastrophe, Die Linkshändige frau, Mange, ceci est mon corps , L'evangile du cochon créole, A erva do rato, Le puits et le pendule, Gospodin Oformitel, Traumstadt, Fövenyóra, Le professeur Taranne, L'imitation du cinéma, Büntetőexpedició, Pőrgu, Cuadecuc, vampir, Stićenik, Filme do Desassossego, Tren de sombras, Schakale und Araber, Estorvo, O cerco (traduzione di Polax), Ha'Meshotet, What Where, Rockaby, Come and go, Naufragio, Barăo Olavo, O Horrivél, La influencia, Zirneklis, La femme 100 tętes, Alpeis, Szürkület, V gorakh moyo serdtse, Brillianty. Pokhischenie, Basta, Devyat Sem Sem, Two Gates of Sleep, Saç, You Are Not I, Sevmek zamani, Koniec świata, Poyraz, Mikres eleftheries, Uncut family, Que hay para cenar, querida?, Els Porcs, Ice cream, La invención de la carne, Dafnis y Cloe, Swedenborg, Ombres de foc, A zona, Ja tože choču, Tokyo Giants, Raoul Servais, l'Intégrale des courts métrages, Prostaya smert, Hitparkut

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...fredde luci parlano...


#3 Asaka

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Inviato 07 February 2012 - 07:36 PM

Grazie Shima :em41:

#4 paolone_fr

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Inviato 07 February 2012 - 07:56 PM

è bellissimo.

#5 fabiojappo

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Inviato 07 February 2012 - 08:27 PM

Grazie :em41: :em41: :em41:

#6 François Truffaut

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Inviato 08 February 2012 - 12:24 PM

Un film magnifico. Grazie, Shima!
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#7 Shimamura

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Inviato 08 February 2012 - 04:15 PM

Grazie a tutti, lo avevo in cantiere da un po', ma non so perché ero convinto che sarebbe uscito in Italia...
Alla fine mi sono scocciato di aspettare e l'ho pubblicato.
La rece l'ho scritta di getto :em83: e via su Aw! Non era possibile che un film del genere vi mancasse!

Messaggio modificato da Shimamura81 il 08 February 2012 - 04:18 PM

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AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).

#8 polpa

    It’s Suntory Time!

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Inviato 08 February 2012 - 04:27 PM

Hai fatto benissimo! Mi ispira un sacco, specie dopo tutti questi commenti entusiasti, lo vedrò senz'altro coi tuoi sub.

#9 Shimamura

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Inviato 08 February 2012 - 04:36 PM

Visualizza Messaggiopolpa, il 08 February 2012 - 04:27 PM, ha scritto:

Hai fatto benissimo! Mi ispira un sacco, specie dopo tutti questi commenti entusiasti, lo vedrò senz'altro coi tuoi sub.

:em41:

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AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
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