Il buio si avvicina (Near Dark)
(Near Dark)
regia: Kathryn Bigelow
sceneggiatura: Eric Red, Kathryn Bigelow.
fotografia: Adam Greenberg.
scenografia: Stephen Altman (sì, è proprio il figlio di Robert!).
montaggio: Howard E. Smith.
musica: Tangerine Dream.
interpreti: Bill Paxton (Severen), Adrian Pasdar (Caleb Colton), Jenny Wright (Mae), Lance Henriksen (Jesse), Jenette Goldstein (Diamondback), Tim Thomerson (Loy Colton)
produzione: Steven-Charles Jaffe, per F/M.
Usa, 1987, 95’
La maggior parte di voi la conoscono come la regista di Point Break o Strange Days, due film che non ho mai amato particolarmente. Ma sta di fatto che la Bigelow è in ogni caso una grandissima regista, molto tagliata per i film d’azione ma non solo: negli ultimi anni ha realizzato un film di grande tensione emotiva e sfumature psicologiche come Il mistero dell’acqua con due fra gli attori più eccezionali del momento, ovvero Sean Penn, Catherine McCormack e la meno nota Sarah Polley (che adoro: andatevi a recuperare quel piccolo capolavoro amarissimo che è La mia vita senza me), più quella gran gn*cca di Elizabeth Hurley, la ex di Hugh Grant.
La Bigelow si fece conoscere agli inizi con un horror decisamente originale che divenne presto un cult: Il buio si avvicina (Near Dark), rilettura del mito dei vampiri attraverso il filtro del western moderno, ovvero dell’on the road nei vuoti spazi d’America, lontano dalle metropoli, anticipando così quel gioiello horror/western del geniaccio Carpenter, Vampires.
Near Dark è un film profondamente radicato negli Anni Ottanta, con quel suo romanticismo disperato che non è però mai totalmente nichilista o nefasto. Eppure è un film notturno e affascinante come pochi.
Qualcuno di voi ha visto Pink Floyd The Wall? Vi ricordate le grupies che durante il concerto di Pinky seducono una guardia carceraria e si denudano nei camerini? Fra loro c’era una ragazza che stregò con la sua sessualità prorompente il mio cuore di quasi adolescente. L’ho anni dopo in questo film e ho scoperto che era la stessa: si tratta dell’attrice protagonista, Jenny Wright, che non si è più vista in grandi ruoli, dopo. Peccato.
Ha due occhi tristi e selvaggi che fanno sognare, e per i quali si farebbe di tutto, anche un lungo viaggio nell’oscurità, cullati dalle note dei Tangerine Dream…
-Non ci sono molte ragazze come te
- No, di sicuro non ci sono molte ragazze come me