Penso ci sia ancora qualcosa di interessante nonostante sia ormai un CLASSIC.
Affidai la cosa ad un mio redattore che ci mise anema e core (balla la Sadako Story) e colgo l'occasione per salutarlo: cià Andrè!!! ^__^
Ricordo a tutti che i vari film sono tutti disponibili in dvd a prezzi stracciatissimi ed è reperibile con fatica ancora l'ormai quasi introvabile cofanetto (io ce l'hoooooo ;P).
Buona lettura!!!
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Riporto per tutti coloro che si avvicinano al mondo di Ringu e vogliono iniziare a districarsi, il ricco dossier che ho pubblicato questo mese sulla nostra fanza cartacea a cura di Mokona , mio prode redattore!!!
Al dossier segue un simpatico sunto spoilerante su Sadako e tutti i link al materiale uscito finora grazie al JIP. Buona visione,amici!!!
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Ringu Dossier
Come forse la maggior parte di voi saprà, non sono proprio ciò che si definisce un grande appassionato di horror, ciononostante il nostro ineffabile Gacchan non perde occasione per farmi recensire film, manga e romanzi “de paura”-potete immaginare con quanto entusiasmo da parte mia ^^-… eppure, stavolta, mi sento di dover ringraziare il boss perché grazie a lui son entrato nell’affascinante mondo di the Ring.
Avrete di certo sentito parlare di questo film, grazie anche alla promozione martellante che ne ha accompagnato l’uscita, magari da un amico, o forse l’avrete visto voi stessi.
In effetti the Ring è stato tra i grandi successi della passata stagione cinematografica; ciò che molti di voi non sapranno, invece, (o forse sì!) è che il film che ha sbancato i botteghini è un remake d’un capolavoro del cinema horror orientale: Ringu (pronuncia jap di ring).
Ma procediamo con ordine…
Ringu – I Romanzi
...era il 1991 quando Koji Suzuki, lo Stephen King nipponico, pubblicò il primo libro della serie dal titolo omonimo.
Nel volume è narrata la vicenda del giornalista Kazuyuki Asakawa che assieme ad un amico ESP, Ryuji Takayama, indaga sulla misteriosa morte della nipote e dei suoi tre amici. Scoprirà l’esistenza d’una misteriosa maledizione legata ad una videocassetta. A questo capitolo fanno seguito, rispettivamente nel 1995, nel 1998 e nel 1999, gli altri tre libri della saga: Rasen, Loop e Birthday.
Il protagonista di Rasen è il dottor Mitsuo Andou, ex-compagno di studi di Ryuji Takayama, che entra in possesso delle carte di Asakawa (che parlano della vhs maledetta), e si ritrova coinvolto a sua volta nella vicenda.
In Loop nuovi personaggi vengono a conoscenza della maledizione (che si scopre essere legata ad un virus) mentre in Birthday (che è una raccolta di racconti) Suzuki racconta tutti gli antefatti e i retroscena delle vicende narrate nei tre romanzi precedenti.
Ringu – I Film
Colpiti dalla bellezza e dall’originalità del soggetto, lo sceneggiatore Hiroshi Takahashi e il regista Hideo Nakata, decidono di realizzare un film, Ringu (1998) appunto, che diverrà uno dei classici dell’horror di tutti i tempi.
Regista e sceneggiatore non si limitano semplicemente a trasporre il romanzo, ma lo modificano, a volte anche notevolmente (basti pensare che il giornalista viene trasformato in una giornalista, la bella Reiko Asakawa) senza per questo sminuire la potenza narrativa dell’originale. Ciò che ne vien fuori è una pellicola davvero bella, senza cali di tensione e con un finale del tutto inaspettato.
Reiko Asakawa, giovane e affascinante giornalista televisiva, mentre lavora ad un servizio sulle leggende metropolitane scopre l’esistenza d’un video che uccide chi la vede, dopo una settimana esatta. Caso vuole che sua nipote Tomoko muoia improvvisamente. Come scoprirà , la causa è proprio il videotape. Messasi sulle tracce del nastro, lo trova e lo vede, venendo a sua volta coinvolta. La giornalista si rivolge quindi all’ex marito, Ryuji Takayama, dotato di poteri ESP e assieme a lui arriva alla fonte della maledizione. Sul nastro sono impressi i ricordi di Sadako Yamamura, una misteriosa ragazza morta in un pozzo, dai micidiali poteri demoniaci. Reiko e Ryuji trovano il cadavere di Sadako e… non vi svelo il colpo di scena finale!! tongue.gif
Prodotto con un bassissimo budget, è successo clamoroso in tutto il sud-est asiatico.
Cosa che non si ripete per il seguito, Rasen (1998) curiosamente lanciato in contemporanea nelle sale, diretto e sceneggiato da Jouji Iida. Pur se molto più aderente al testo di Suzuki, Rasen perde molto del fascino del predecessore, forse anche perché caricato d’un approccio molto più scientifico al mistero della maledizione.
Il dottor Andou individua il virus attraverso cui Sadako colpisce (una mutazione del virus del vaiolo) e inizia ad indagare insieme all’assistente-amante di Ryuji Takayama, Mai Takano. Anche quì numerosi i colpi di scena (compresa una reincarnazione di Sadako): ma la cosa non basta a salvarlo da flop e critica. Senza l’atmosfera cupa e claustrofobica di Ringu, Rasen è un film abbastanza piacevole ma piuttosto piatto, e anche gli eventi più inattesi passan via senza scossoni.
Visto lo scarso successo del film la casa di produzione decide di correre ai ripari, richiamando la magica coppia Nakata-Takahashi per la realizzazione di Ringu 2 (2000). La trama non è tratta da alcun scritto di Suzuki, bensì inventata di sana pianta dai due (..e lo si vede dalle varie incongruenze che Ringu 2 ha con Rasen). Nel complesso fa uno strano effetto: pur spogliando del mistero la storia di Sadako, risulta al contempo quasi onirico (...e nonostante tutte le pecche l’ ho apprezzato molto più di Rasen).
Dello stesso anno è anche Ringu 0, un film diretto da Norio Tsuruta su soggetto di Hiroshi Takahashi, che prende spunto da uno dei tre racconti contenuti in Birthday. Ringu 0 ripercorre l’adolescenza di Sadako, liceale iscritta al circolo teatrale Hisho, e il suo primo e unico grande amore. Oltre ad esser magistralmente diretto, sposta diametralmente la prospettiva e ci fa conoscere un aspetto del tutto inatteso della ragazza del pozzo. Negli altri tre capitoli rappresenta il Male, lo spettatore la teme e la odia per il modo irrazionale con cui sceglie le vittime, per l’aspetto repellente… in Ring 0 Sadako è vittima, una ragazza bella e fragile che viene rifiutata e derisa dal mondo dei “normali” e alla fine uccisa dal suo stesso padre. La tensione non manca, anzi, e alla fine ci si sente pervasi da un senso di malinconia e compassione.
Nel 1999 ,ancora, esce nelle sale Ring virus (soggetto e regia di Kim Dong-bin), prima co-produzione nippo-coreana (una sorta di remake brutto e scialbo con alcuni elementi più fedeli al romanzo) e nel 2002, infine, il “the Ring” a stelle e strisce (regia di Gore Verbinski; sceneggiatura di Ehren Kruger e Scott Frank).
Sebbene sia proprio grazie a quest’ultimo che il fenomeno esploda anche quì da noi, non è un titolo che amo particolarmente. In effetti un buon horror, ben girato e ben recitato, ma non regge in nulla il confronto con l’originale; un film superfluo, insomma (non vedo perché le major debbano ritenere il pubblico occidentale incapace d’apprezzare Ringu!… per gli attori giapponesi? Per la trama originale troppo complessa? Mistero! Ora non fraintendetemi, the Ring è davvero un bel film, solo… non è Ringu, tutto qua!^^). Insistenti voci di corridoio danno per certa la realizzazione d’un secondo episodio usa del tutto diverso dai sequel giappo... staremo a vedere!
Ringu – Manga e Serie TV
Come ogni fenomeno nippo che si rispetti, tutto è stato trasposto in manga. Pubblicati, ad opera di vari autori, numerosi volumetti, alcuni basati sulle vicende del romanzo, altri su quelle dei film, nessuno dei quali disponibili in Italia. Non ho avuto ancora la fortuna di leggerli (e francamente sono piuttosto pignolo con questo genere di prodotto) ma chi l’ha fatto li ha ben giudicati: chissà che sull’onda del grande successo (o magari del suo seguito) non vengano pubblicati anche qui da noi? Concludo segnalandovi le mediocri serie tv (Ring:Kanzenban ,filmtv del 95, la serie in 12 episodi Ring:Saishuushou del 99,quella in 13 di Rasen dello stesso anno) e ,cosa più interessante per noi, il recente passaggio su Tele+ in italiano (ed io che me li son dovuti sorbire in lingua madre! >_<), una vera chicca per gli abbonati! Occhio ad eventuali ulteriori passaggi, allora!
Ok, anche per questa volta è tutto! Un grosso puuuuuuu puuuuuuuuuu dal vostro MOKONA^_^
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Sadako Story (attenzione SPOILER)
Non è stato facile ricostruire la storia di Sadako: un oscuro velo fatto di silenzi e di mezze verità sussurrate con terrore, copre la sua vita. Le poche notizie che abbiamo raccolto su di lei sono distorte e spesso si contraddicono.
Il mistero avvolge finanche la sua nascita.
La madre di Sadako era Shizuko Yamamura di Sashikiji nell’isola di Ōshima. Shizuko era una veggente: una volta predisse con esattezza l’eruzione del Miharayama, e per i suoi poteri era temuta dai suoi stessi concittadini.
Ma una cosa più di tutte, colpiva l’immaginazione degli abitanti dell’isola: tutti loro temevano e odiavano il mare, la tomba di molti cari, mentre Shizuko ne era stranamente attratta. Tanto che passava le giornate seduta come in trance sulla spiaggia. Ancora oggi i vecchi pescatori sostengono che parlasse coi demoni del mare.
Nel 1947 si allontana dall’isola natia e si reca a Tokyo dove conosce Ikuma Heihachiro, giovane e brillante professore di Psichiatria che s’interessa al suo caso ed inizia a studiarne i misteriosi poteri. Tra i due nasce una storia d’amore, osteggiata dal fatto che il professore è già sposato. Per evitare lo scandalo, quando rimane incinta di Sadako, Shizuko fa ritorno ad Ōshima e si reca a partorire in una grotta dove vengono abbandonati al mare i figli non voluti.
Il giorno dopo ,però, torna alla grotta e prende con sé la neonata Sadako.
Un giorno la piccola si “duplica” e genera una gemella. Si dice che questa seconda bambina sia figlia dei demoni del mare e sinceramente, per quanto possa sembrare inverosimile, mi sento di poter condividere questa teoria.
Infatti mentre la piccola ,crescendo, mostra d’avere poteri simili a quelli della madre, la gemella manifesta un potere ancor più spaventoso: uccidere col puro terrore.
In quel periodo Shizuko torna a Tokyo per andar a vivere col dottor Ikuma, il quale, temendo che la seconda Sadako, crescendo, possa acquisire poteri ancora più temibili, le somministra dei farmaci che ne possano bloccare la crescita. Così facendo riesce a limitarne in qualche modo la potenza demoniaca ma non a bloccarla del tutto. La riprova si ha quando il professor decide di dar pubblica dimostrazione dei poteri di Shizuko: durante la prova quando la madre viene aggredita verbalmente dai giornalisti che l’accusano di broglio, Sadako-demone s’impossessa della mente della gemella, si materializza e scatena il proprio potere uccidendo un giornalista.
A seguito dell’accaduto Ikuma è costretto a divorziare e, di conseguenza, a lasciare l’impiego universitario.
Sadako torna ad Ōshima con la madre che, di lì a poco, trova la morte gettandosi nel vulcano Miharayama.
La piccola cresce coi nonni: è una ragazza assai bella ma molto timida e dal fragile equilibrio psichico. Dopo il diploma si reca alla capitale dove entra a far parte del gruppo teatrale Hisho. Quì conosce Toyama, un giovane tecnico del suono, e se ne innamora, ricambiata. Ma non è ben vista dai membri della compagnia: da quando è entrata a far parte del gruppo si sono verificati strani episodi e la prima attrice è morta misteriosamente per venire poi sostituita da lei stessa. Durante la prima dell’opera teatrale, provocata da una giornalista che si occupa della vicenda di Shizuko, viene posseduta dalla gemella-demone che, ancora una volta, uccide uno dei presenti.
Mentre il pubblico scappa impaurito dal teatro, i membri della compagnia teatrale, in preda ad un misto di paura e di furia selvaggia, la linciano. Guidati dalla giornalista risalgono al dottor Ikuma, che vive ad Izu, per poter uccidere anche la gemella. Nel frattempo Sadako resuscita e Sadako-demone s’impossessa del suo corpo, riunendo le due entità. Con i nuovi poteri ottenuti dopo la “fusione” uccide gli attori del gruppo Hisho e lo stesso Toyama, che pur amava.
A questo punto il dottor Ikuma comprende che la figlia è divenuta un pericolo per il mondo e, a malincuore, decide di ucciderla. Pertanto le somministra un veleno e quando tenta di sfuggire, la colpisce con una mannaia e la getta in un pozzo, pensando d’aver posto per sempre fine alla sua vita.
A questo punto le voci discordano: c’è chi dice che muore poco dopo esser caduta nel pozzo (sette giorni, per l’esattezza) e chi afferma che continua invece a vivere per trenta lunghi anni, perdendo ogni barlume di lucidità fino a trasformarsi in un puro spirito di odio e vendetta. Fatto sta che torna a manifestarsi alla fine degli anni novanta come una specie di virus: un breve filmato registrato su di una videocassetta che uccide chi lo vede dopo sette giorni.
Diviene davvero arduo azzardare ipotesi: potrebbe essersi reincarnata o aver continuato a diffondersi attraverso i nastri; sinceramente non saprei quale delle versioni sia veritiera, anzi, potrebbero esserlo entrambe...
...ciò che so per certo è che la storia di Sadako sembra non avere ancora trovato la parola fine... e che presto o tardi il mondo sentirà parlare del suo virus …
> Andrea "Mokona" Blasi [da "The Young Magazine" n° 5]
Messaggio modificato da Lexes il 29 September 2005 - 07:57 AM