Shigeru Aoyama è un dirigente di una importante azienda televisiva, ormai vedovo da dieci anni sente il bisogno di trovare una nuova consorte e, ormai sull'orlo di una crisi segue il consiglio di cercare la donna della sua vita tra le partecipanti all'audizione per un nuovo film. Esso rimane subito colpito dalla casta e riservata Asami ma, fin dall'inizio sente che in lei qualcosa non quadra.....
Ormai è risaputo che Miike possiede uno stile registico mutevole ed estremamente sfaccettato e, anche in questo caso riesce a sfornare qualcosa di nuovo e fondamentalmente diverso dai suoi altri film. In questo caso egli opta allegoricamente per un "dramma in due atti", difatti,nella pellicola sono evidentemente distinguibili due parti: nella prima viene effettuato un lavoro introspettivo nella mente e nella vita dei due personaggi, il tutto condito da un atmosfera opprimente e piatta quasi come la stessa vita dei due. Nella seconda invece Miike stravolge tutto, dal film alla mente dello spettatore, che, ormai abituato ad un ritmo lento e sincopato, viene letteralmente catapultato in un TRIP dove i contatti con la realtà vengono irrimediabilmente persi; il passato si unisce al presente ed il sogno si sposa con la razionalità. La cosa più disarmante è il fatto che tutto il film è impregnato in un atmosfera assurda,surrealista e malata concedendo sprazzi di ottimismo in un pessimismo dominante, d'altronde si denota una certa malsanità in tutti i personaggi,principalmente interiore. Inoltre ci terrei a menzionare la grande interpretazione dei due protagonisti, principalmente quella femminile nella seconda parte, il "kiri kiri kiri" fa venire i brividi... . In conclusione ci troviamo tra le mani un altra tappa fondamentale della filmografia di questo regista.
Grafica : kornnet Contenuti : The Final Said
Altra rece per rispolverare i classici di Miike,spero sia di vostro gradimento :evai:
ATTENZIONE
Questo titolo è ora reperibile nei migliori negozi e store-on line.
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Per questo motivo i sottotitoli relativi a questo film sono stati ritirati.
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Capolavoro del mio idolo Takashi Miike,genio assoluto del cinema contemporaneo,ed è molto difficile che definisca genio un artista,anche quando è molto bravo,ma questo regista è assolutamente superlativo.
Film incredibile per il divario scioccante che crea tra la parte finale e quella "preparativa",costruito in una maniera perfetta.
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Vado?
...
Allora vado!
Come (quasi) sempre su Miike sono la "voce fuori dal coro"!
Non mi è piaciuto: trovo le due parti molto (troppo!) slegate, nella seconda la violenza è sicuramente efficace, ma anche assolutamente gratuita.
Un film spaccato a metà, è evidente che c'era un'idea dietro, ma non è stata realizzata bene...
Ho comprato ieri il dvd e non vedo l'ora di rivederlo.
Mi ricordo che, reduce dalla visione di Ichi the Killer e forse di qualche altro titolo, rimasi sconvolto dalla differenza stilistica fra i due film, e dal fatto che li amassi entrambi.
Secondo me è senza dubbio trai suoi film più riusciti e tra le migliori pellicole contemporanee.
A Paulus dico che quello che lui ha scritto non è sbagliato, se non ti è piaciuto il raccordo tra i due "momenti" è legittimo. Però (era scontato che doveva essereci un però ^^) questo non leva nulla alla grandezza del film, che va comunque oltre il dislivello della due parti.
Miike genio indiscusso. Quando penso a questo/i suoi film rimpiango di non essere nato tra 50 anni quando sicuramente autori così verranno studiati e non maltrattati da tutto (è più facile rimediare della droga che film di Miike fuori dal mulo) come oggi.
O