STEREO FUTURE
Titolo Originale: Stereo Future: Episode 2002
Genere: Commedia/Romantico
Durata: 111'
Produzione: Giappone, 2001
Regia: Hiroyuki Nakano
Sceneggiatura: Masatoshi Kimura, Hiroyuki Nakano
Cast: Masatoshi Nagase (Keisuke), Akiko Monou (Eri), Kumiko Aso (Mika), Tamaki Ogawa, Naoto Takenaka, Mitsuru Fukikoshi, Daniel Ezralow
Keisuke è un aspirante attore, ma per vivere fa il cameriere in un oxigen-bar. Per seguire il suo sogno è costretto a sopportare sul set i continui rimproveri del regista e dei suoi aiutanti.
Eri è muta a causa di un blocco psicologico. Fa la traduttrice inglese-giapponese per aiutare sua sorella in una campagna di informazione contro l'inquinamento.
Eri è l'ex ragazza di Keisuke...
Questo è un film molto particolare.
Innanzi tutto per la sua struttura narrativa. Varie storie e micro storie si intrecciano l'una con l'altra mesolando personaggi, tempi e luoghi. Talvolta si fatica a ricostruire l'ordine cronologico delle sequenze, ma spesso non si comprendono neppure i nessi logico-causali. E' proprio a livello di sceneggiatura che ci sono dei "salti" poco chiari o dei veri e propri "buchi".
Eppure non si tratta di un film folle o delirante. Questo lieve senso di spaesamento a livello, per così dire, "razionale" viene compensato sul versante tematico e su quello estetico. Le varie storie sono infatti centrate tutte su di un motivo dominante: la scelta. Il futuro è "stereo", ci sono due strade davanti a noi, una giusta ed una sbagliata, sapremo prendere quella corretta? L'altro elemento coesivo del film è l'approccio estetico. Nakano si avvale di tutta una serie di espedienti e tecniche cinematografiche stilisticamente "marcate", ovvero scelte tecnico-rappresentative che si pongono come scarti (in misura variabile) dalla norma. Il film crepita, pulsa di creatività: nell'uso delle inquadrature, nelle scelte cromatiche, nell'integrazione musica-immagine, nel montaggio e nel ritmo di ripresa, negli ambienti (ipermoderni, storici, naturali), nel dosaggio delle tonalità affettive (impegno ecologista, humor, riflessione esistenziale, sentimento). Tutta questa "tecnica" non è fine a se stessa, nell'insieme del film si mescola o, meglio, si integra con la tematica portante, ricevendo "per paradosso" anche forza dal tipo di sceneggiatura adottata, poco sviluppata ed approfondita. Il risultato è che la tecnica sublima in arte.
L'alchimia di Nakano funziona. La frammentazione narrativa distoglie il senso meramente razionale dello spettatore per facilitare in lui l'attivazione di modalità percettive di tipo "intuitivo"; più adeguate a cogliere le valenze etiche ed estetiche, ma anche e soprattutto emotive, dell'opera cinematografica. Ove per "valenza emotiva" non ci si riferisce solo alla storia d'amore tra i due protagonsiti (Keisuke ed Eri), ma a tutto un modo particolare di guardare alla realtà. Un approccio secondo una tonalità affettiva positiva ("euforica") e compartecipante. Sia esso rivolto alla natura, ad un altro essere umano o a se stessi.
Un film piacevole. Nel senso che dà piacere. Gustoso nelle gag, appagante a livello visivo. Forse un po' lento, un po' scemo e un po' scombussolato. Ma alla fine tutto torna (o quasi); ci si è divertiti ed il compiacimento permane dopo la visione.
Esigenze traduttive a parte, l'ho visto due volte: la seconda mi è piaciuto più della prima e di sicuro ci sarà una terza!
Due belle recensioni:
http://www.kfccinema.com/reviews/drama/stereofuture/stereofuture.html" http://www.sarudama....reofuture.shtml
Ringrazio Lastblade per la revisone dei sub!