IP MAN
Traduzione e Recensione di Nekoman
TRAMA
Ip Man è un film basato sulla vita dell’omonimo maestro di arti marziali, il primo ad insegnare pubblicamente il Wing Chun Kuen (= “pugno della radiosa primavera”). Gli eventi narrati circondano la vita del maestro Ip tra gli anni ’30 e ’40 durante il secondo conflitto sino-giapponese. All’inizio del film, Ip Man vive a Fuoshan, la città delle arti marziali nota per lo stile Nan Tian. La città, grazie alla sua nomea, ospita numerosi dojo di maestri di kung fu. Ip Man è tra i più esperti ed è stimato da tutti, ma invece di insegnare vive una vita tranquilla e appartata incontrando gli amici e praticando il kung fu insieme a loro. La situazione cambia con l’inizio dell’occupazione giapponese della cina: la vita si fa dura, il cibo manca, Ip Man è costretto a lavorare e a testimoniare la morte di diversi amici, uccisi dai giapponesi. Il dolore lo porta a ribellarsi contro gli occupanti, facendolo diventare
un personaggio cruciale per la storia di Fuoshan.
CRITICA
Ci sono due modi per dire che un film sulle arti marziali è bello: il primo, più cattivo, consiste nel pronunciare la frase (“Questo film è bello!”) sforzandosi di offendere il più possibile i Veri Cineasti, quelli che si scrivono con le maiuscole. Un film sulle arti marziali non è bello in assoluto. Però c’è un altro modo per parlare bene di un film di questo genere, ossia paragonandolo con i suoi antecedenti e valutandolo per la bellezza dei combattimenti, delle coreografie, della fotografia e della sua semplicità. Nel secondo dei modi, dico: “Questo è proprio un bel film!”. In realtà non sono un intenditore di film di questo tipo, ma in quanto ex-allievo di Wing Chun Kuen, non ho potuto trattenermi dal guardarlo e dall’apprezzarlo: trovo che questa disciplina possieda una bellezza artistica dovuta alla sua eleganza e alla sua efficacia (elemento di cui molte discipline mancano, senza voler in questa sede instaurare una discussione sull’argomento), e nel film quest’idea viene resa dallo stile pulito di Donnie Yen e dalle coreografie realistiche e avvincenti di Sammo Hung (ricordate un cinese cicciottello nella serie “Più forte ragazzi”?). Non sono riuscito a capire quanto di tutto quello che viene narrato sia accaduto veramente, il che influenzerebbe il giudizio di chiunque sulla storia: se infatti stiamo avendo a che fare con una riproduzione fedele dei fatti, allora il film funziona anche da documentario storico-biografico, altrimenti si tratta di una storia come tante -con protagonisti, antagonisti, ostacoli, evoluzione del personaggio e conclusione in grande stile. Ma, vorrei sottolineare, botte da orbi e esclamazioni ad alta voce, ed è questo che cerco in film del genere. Non aggiungo altro, se non l’accattivante notizia sul fatto che Ip Man sia stato il maestro di Bruce Lee, il quale ha poi modificato lo stile sfruttando i suoi calci lunghi e veloci dando vita al Jeet Kune Do.
Regia: Wilson Yip
Scritto da: Edmond Wong
Interpreti: Donnie Yen
Simon Yam
Lam Ka-Tung
Hiroyuki Ikeuchi
Xing Yu
Fan Siu-Wong
Lynn Hung
Wong You-Nam
Musiche di: Kenji Kawai
Genere: Arti marziali
Hong Kong, Dicembre 2008, 106’
Subber: Nekoman
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Ip Man
Messaggio modificato da fabiojappo il 27 December 2014 - 11:58 AM