Sembrava immortale. Invece Manoel Cândido Pinto de Oliveira, più conosciuto come Manoel de Oliveira ci ha lasciato; è morto questa mattina a Oporto, città dove era nato l'11 dicembre del 1908. E' considerato il più importante regista portoghese, ha attraversato 80 anni di storia del cinema ed è stato spesso presente nei più importanti festival internazionali. Premio alla carriera a Berlino nel 1981, a Venezia nel 2004 e a Cannes nel 2008. Al Lido ha vinto il Gran Premio della giuria nel 1991 per A Divina Comédia e sulla Croisette il Premio della giuria nel 1999 per La lettera.
La sua filmografia ha attraversato oltre 80 anni di storia del cinema, da Douro, Faina Fluvial (1931) fino all'ultimo corto O velho du restelo (2014), presentato fuori concorso proprio all'ultimo Festival di Venezia. In mezzo, tra i tanti passaggi decisivi della sua filmografia, ci sono Aniki Bobo' (1942), Acto de primavera (1963), Il passato e il presente (1972), la serie-tv Amor di perdizione (1979) e Francisca (1981). Dagli anni '90 la sua attività è tornata intensissima con uno o due film l'anno. Con in mezzo grandissimi film come La valle del peccato (1993), A Caixa (1994), Party (1996), Inquietudine (1998), Ritorno a casa (2001), Il principio dell'incertezza (2002), Specchio magico (2005), Belle toujours (2006), Singolarità di una ragazza bionda (2009), Lo strano caso di Angelica (2010), fino a Gebo e l'ombra (2012).
(da Sentieri Selvaggi)
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Me ne mancano alcuni, il suo non era esattamente il mio tipo di cinema preferito, ma ovviamente grande e rispettabile Maestro. R.I.P.
Messaggio modificato da fabiojappo il 02 April 2015 - 05:46 PM