Regia: Destin Cretton
Paese: U.S.A.
Anno: 2013
Genere: Drammatico
Durata: 96'
Lingua: Inglese
Interpreti: Brie Larson, John Gallagher Jr., Kaitlyn Dever
Sinossi
Grace è una giovane educatrice-coordinatrice che lavora in una comunità per minori; insieme a lei operano il suo fidanzato Mason, un ragazzo conosciuto pochi anni prima, Jessica e Nate, uno studente universitario che si è preso un anno sabbatico per fare esperienza.
La vita all'interno dello "Short Term 12" (il nome dell'edificio che funge da casa-alloggio) non è certo dei più sereni: ragazzi affetti da lievi deficit mentali, vittime di violenza domestica e quant'altro.... ma i coraggiosi educatori che vi lavorano riescono sempre e comunque a mantenere la situazione sotto controllo.
Tuttavia un giorno arriva Jayden, una giovane teenager con un passato doloroso alle spalle. Quest'ultima risveglierà in Grace dei problemi fino ad allora sopiti che la costringeranno a rielaborare dei trascorsi poco chiari e che mineranno il sereno rapporto di coppia che vive con Mason.
Commento di JulesJT
Presentato al 66° Festival del Film di Locarno (dove la Larson si è aggiudicata il "Pardo per la migliore interpretazione femminile"), Short Term 12 ha visto la luce nelle sale statunitensi il 23 agosto 2013.
In patria è stato decisamente osannato. Ecco, io mi vedo d'accordo nel definirlo come il miglior film indipendente americano dell'anno scorso, comunque non credo che sia così distante da altri titoli sfornati nel paese a stelle e strisce nel medesimo anno (al Sundance in primis).
Conoscendo il settore socio-assistenziale in prima persona, posso tranquillamente dire d'aver trovato tutto sommato realistiche le vicende che si susseguono nel lungometraggio in questione: vita in comunità, disagi di vario genere, rabbia repressa, confusione nei rapporti interpersonali, sistemi educativi non sempre efficaci ma, soprattutto, tanta umanità.
Ed è proprio questo l'elemento centrale del film. Molto naturale il modo con cui questi operatori si rapportano a quelli che in Italia vengono definiti "ospiti" (così vogliono le leggi regionali e le direttive cittadine). In rete mi è poi capitato di leggere dei commenti di qualche spettatore che ha definito questo film a tratti "boring", noioso. Beh, occhio... io distinguerei bene il 'noioso' dal 'rilassato'.
È proprio quest'ultimo aggettivo quello che meglio si accosta alla pellicola sopracitata. Le comunità per minori/adulti, le case-alloggio, i dormitori, i centri diurni e quant'altro devono necessariamente essere dei luoghi sereni e dare origine a quell'atmosfera familiare che gli assistiti non vivevano tra le mura di casa propria.
Chi si aspetta di vedere dei giovani sbandati/tormentati che, in preda a un raptus, compiono stragi indicibili (patetico cliché), rimarrà chiaramente deluso. Per andare a segno non è sempre indispensabile ricorrere a delle sequenze sconvolgenti, "ad effetto", bensì è a mio avviso sufficiente farle apparire naturali. Certo, lo sviluppo della trama è lineare, non ci sono delle sorprese vere e proprie.... ma non credo che fosse quello l'obiettivo di Cretton, il regista, il quale ha dato prova ancora una volta che - per fortuna - gli Stati Uniti non sono soltanto Hollywood e Academy Awards.
Traduzione e recensione: JulesJT
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(Versione: Blu-ray)
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Messaggio modificato da JulesJT il 15 November 2015 - 01:39 PM