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[RECE][SUB] Cemetery of Splendour


29 risposte a questa discussione

#1 paxy

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Inviato 14 March 2016 - 11:59 AM

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Titolo originale: "Rak ti Khon Kaen"
Regia: Apichatpong Weerasethakul
Paese: Tailandia
Anno: 2015
Genere: Drammatico, Fantastico
Durata: 122'
Lingua: Thai
Interpreti: Banlop Lomnoi (Itt), Jarinpattra Rueangram (Keng)


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Quando corpo e anima si scindono, al limitare di un cammino dove il sonno consuma insaziabile ogni linfa vitale, lì si erge invisibile un cimitero di re, un sepolcro di antiche virtù che trattiene ormai avaro le vite dei soldati malati. Qui, in questo nobile contesto, il cineasta Weerasethakul costruisce la sua opera, probabilmente una delle parabole cinematografiche più intense e romantiche mai create. E lo fa con il suo tipico approccio, giocando su ogni tipo di tematica, ironizzando sul dramma, esasperando l'incredibile, illuminando con la straordinaria, abbagliante bellezza dei paesaggi piuttosto che di un semplice, riscaldante verde acceso nel pieno della notte: senza mai prendersi troppo sul serio ma soprattutto destando la commozione e l'ammirazione per un'opera geniale, toccante, sensuale, intimista, riflessiva ma anche contestatrice, surrealista e scanzonatamente pessimista.
Khon Kaen, Thailandia. Presso una scuola in rovina, ora allestita come ospedale, risiedono quaranta soldati affetti da una misteriosa malattia che li costringe a letto in stato comatoso, salvo poi risvegliarli sporadicamente e per imprevedibile tempo. Jen è un'anziana signora che, sposata ad un generale statunitense, si occupa di loro, in particolare di Itt. Durante i pochi risvegli di quest'ultimo, i due allacceranno un rapporto così profondo ed intenso da sconvolgere le loro esistenze. Insieme saranno protagonisti di una lenta e surreale fusione con la natura circostante (complici due antiche muse protettrici del luogo) al termine della quale si separeranno per affrontare ciascuno il proprio destino, ma con più coraggio e più fiducia di prima.
In concorso alla 68ª edizione del Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard, l'ultimo lungometraggio del regista tailandese si presenta immediatamente come un'opera sconvolgente, rivoluzionaria, intraprendente come mai fino ad allora, volutamente dilatata nei tempi e costruita sull'ideale di una continua attesa, di un gravitare insensibili in un limbo, storditi da ogni sensazione provata eppure incapaci di reagire, avvolti da una coltre di nebbia cristallina eppure in simbiosi con una natura irreale, quasi fittizia, come fosse lo specchio dell'anima. Non siamo noi ad osservare l'opera quanto piuttosto l'opera a coinvolgere noi nella sua atmosfera, col suo catartico scivolare negli abissi dell'incoscienza, sfruttando la forza dell'amore ma soprattutto la forza dei sentimenti, del ricordo che li sospinge e del dolore che li rinforza. E ancora non è il dramma a forgiare l'opera, ancor meno la serietà; ciò che definisce e dà un senso al tutto è piuttosto il rapporto tra esseri umani, tra loro ed il mondo che li circonda, la profondità dei vincoli che legano ognuno di questi e la tenacia nel voler sussistere in un mondo di falsi, in un domani che ci viene negato e in un oggi che siamo costretti ad affrontare. E come Jen, la risposta è nella lotta, nel tenere ben spalancati gli occhi, contro l'assopimento materiale e ideologico, imparando dal presente e sperando nel futuro, minacciati da uno Stato che, come gli escavatori nel giardino, uccide ogni speranza e abbatte ogni fiducia.

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Appare chiaro che "Cemetery of Splendour", oltre ad appoggiarsi ad una tematica prettamente politica, punti al ridefinire e dare un senso al discorso già iniziato cinque anni prima con "Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti", opera più surreale e scherzosa. Ecco perciò che la ricerca intrapresa sul dolore, sulla coscienza dello stesso e sulla meditazione ed interiorizzazione del presente, ritorna a galla con molta più eleganza ed altrettanta maturazione tecnica, visiva e sceneggiativa. In questo senso l'impianto tecnico si radicalizza ulteriormente rispetto ai precedenti canoni abitudinari, caratterizzandosi per una ripresa pressoché fissa, un'assenza completa di musica e, come già accennato, una dilatazione dei tempi quasi angosciante. I dialoghi, o per meglio dire le riflessioni dei personaggi, sono brevi e spezzati da frequenti riprese fisse su pochi elementi, che rimarranno invariati nella loro riproposizione fino al termine dell'opera. Il clima che si viene così a creare è di angustiante ricerca di pace interiore. La protagonista compie, ancora prima di un supporto morale e materiale al soldato, un viaggio interiore volto a sconvolgere ogni sua concezione della vita e della morte. La staticità della messa in scena si scontra e lascia il posto infine alla dinamicità dell'evoluzione individuale dei protagonisti in un finale dove la mdp stessa immortala tale cambiamento attraverso una serie di inusuali primissimi piani ed una lenta carrellata orizzontale che chiude sull'impassibile volto di Jen.
Un film dunque che, al di là delle molteplici letture che potrebbe fornire, oltre a risultare come il più grande risultato ottenuto dall'autore, segna un tappa fondamentale per il Cinema di contemplazione. Cemetery of Splendour è, a conti fatti, un film inossidabile, fondamentale, di un romanticismo adorabilmente mistico e di una potenza visiva maestosa, senza paragoni.
[fonte: cinepaxy]

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Traduzione: JulesJT
Recensione: paxy


SOTTOTITOLI

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Messaggio modificato da JulesJT il 23 April 2016 - 12:21 PM

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Traduzioni Cinema Asiatico:
The Clone Returns Home (Nakajima); The Backwater (Aoyama); Over Your Dead Body (Miike); Behemoth (Liang); Genpin (Kawase)

Traduzioni L'altro Cinema:
Je t'aime, je t'aime (Resnais); Horse Money (Costa); Nathalie Granger (Duras), Our Man (Costa), Ossos (Costa), Ne change rien (Costa); Slow Action (Rivers); Come on Children (King); A Married Couple (King); La valle chiusa (Rousseau); La belle Nivernaise (Epstein); Garoto (Bressane); Tokyo Days (Marker); Be seeing you (Marker); Description of a Struggle (Marker); The Koumiko Mystery (Marker); Wheel of ashes (Goldman); An Example Of Intonation (Sokurov); Early Works (Žilnik); He Stands in the Desert Counting the Seconds of His Life (Mekas); As I Was Moving Ahead Occasionally I Saw Brief Glimpses of Beauty (Mekas)

Focus:
Pedro Costa, Allan King, Chris Marker, Jonas Mekas

#2 paxy

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Inviato 14 March 2016 - 12:09 PM

Una sorpresa coi fiocchi la tua, Jules, grazie davvero. È stato un onore poter pubblicare le mie parole su quello che ritengo essere un film enorme.
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Traduzioni Cinema Asiatico:
The Clone Returns Home (Nakajima); The Backwater (Aoyama); Over Your Dead Body (Miike); Behemoth (Liang); Genpin (Kawase)

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Je t'aime, je t'aime (Resnais); Horse Money (Costa); Nathalie Granger (Duras), Our Man (Costa), Ossos (Costa), Ne change rien (Costa); Slow Action (Rivers); Come on Children (King); A Married Couple (King); La valle chiusa (Rousseau); La belle Nivernaise (Epstein); Garoto (Bressane); Tokyo Days (Marker); Be seeing you (Marker); Description of a Struggle (Marker); The Koumiko Mystery (Marker); Wheel of ashes (Goldman); An Example Of Intonation (Sokurov); Early Works (Žilnik); He Stands in the Desert Counting the Seconds of His Life (Mekas); As I Was Moving Ahead Occasionally I Saw Brief Glimpses of Beauty (Mekas)

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#3 kaiserdele

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Inviato 14 March 2016 - 12:55 PM

grazie per i sottotitoli

#4 davidemagliuolo

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Inviato 14 March 2016 - 01:28 PM

Grazie per i sottotitoli. Il film dov'è possibile recuperarlo?
David M

#5 paxy

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Inviato 14 March 2016 - 01:58 PM

 davidemagliuolo, il 14 March 2016 - 01:28 PM, ha scritto:

Grazie per i sottotitoli. Il film dov'è possibile recuperarlo?
Ti scrivo in mp.
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Traduzioni Cinema Asiatico:
The Clone Returns Home (Nakajima); The Backwater (Aoyama); Over Your Dead Body (Miike); Behemoth (Liang); Genpin (Kawase)

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Je t'aime, je t'aime (Resnais); Horse Money (Costa); Nathalie Granger (Duras), Our Man (Costa), Ossos (Costa), Ne change rien (Costa); Slow Action (Rivers); Come on Children (King); A Married Couple (King); La valle chiusa (Rousseau); La belle Nivernaise (Epstein); Garoto (Bressane); Tokyo Days (Marker); Be seeing you (Marker); Description of a Struggle (Marker); The Koumiko Mystery (Marker); Wheel of ashes (Goldman); An Example Of Intonation (Sokurov); Early Works (Žilnik); He Stands in the Desert Counting the Seconds of His Life (Mekas); As I Was Moving Ahead Occasionally I Saw Brief Glimpses of Beauty (Mekas)

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Pedro Costa, Allan King, Chris Marker, Jonas Mekas

#6 mariolini

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Inviato 14 March 2016 - 02:42 PM

GRAZIE! :em83: :em83: :em83:

#7 François Truffaut

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Inviato 14 March 2016 - 03:48 PM

Grazie ragazzi, uno dei film asiatici più attesi della stagione!
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#8 giornodifesta

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Inviato 14 March 2016 - 10:21 PM

Grazieeeeeeeee, ma non lo torvo. Un aiutino?
Social network? No grazie!

#9 JulesJT

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Inviato 14 March 2016 - 10:24 PM

 paxy, il 14 March 2016 - 12:09 PM, ha scritto:

Una sorpresa coi fiocchi la tua, Jules, grazie davvero. È stato un onore poter pubblicare le mie parole su quello che ritengo essere un film enorme.

Grazie a te per la collabo, paxy. ;)

 kaiserdele, il 14 March 2016 - 12:55 PM, ha scritto:

grazie per i sottotitoli

 davidemagliuolo, il 14 March 2016 - 01:28 PM, ha scritto:

Grazie per i sottotitoli.

 mariolini, il 14 March 2016 - 02:42 PM, ha scritto:

GRAZIE! :em83: :em83: :em83:

 François Truffaut, il 14 March 2016 - 03:48 PM, ha scritto:

Grazie ragazzi, uno dei film asiatici più attesi della stagione!

 giornodifesta, il 14 March 2016 - 10:21 PM, ha scritto:

Grazieeeeeeeee (...)

Prego. Non c'è di che. :em72: E ricordatevi di votare il film nella scheda, grazie! :em67:
Bastano pochi secondi e contribuirete a farlo conoscere a chi si avvicina per la prima volta a un determinato genere cinematografico e/o un regista particolare.

Messaggio modificato da JulesJT il 14 March 2016 - 10:29 PM

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Cinema Asiatico:
Welcome to the Space Show, Udaan (2010), Goyōkin, Fuse, Dragon Town Story, The River with No Bridge, ILO ILO, A Time in Quchi
Still the Water, Norte - the End of History, The Terrorizers, Yi Yi, Stray Dogs, Tag,
Cemetery of Splendour, A Brighter Summer Day,
Labour of Love,Double Suicide, Japanese Girls at the Harbor, Nobi (Fires on the Plain), The Postmaster, Radiance, Liz and the Blue Bird
Modest Heroes,
The Seen and Unseen, Killing, Dwelling in the Fuchun Mountains, The Woman Who Ran,


L'Altro Cinema:
Kriegerin, Chop Shop, Marilena de la P7, Kinderspiel, Kes, Abbas Kiarostami (special), Hanami, L'enfance nue, Short Term 12
Mamasunción, The Rocket, The Selfish Giant,
Argentinian Lesson, Holubice, The Long Day Closes, Mon oncle Antoine, O som do Tempo
Mammu, es tevi mīlu, Skin, Une histoire sans importance, Couro de Gato, Los motivos de Berta, Ne bolit golova u dyatla, Valuri, Club Sandwich
, Whiplash, The Strange Little Cat, Cousin Jules, La fugue, Susa, Corn Island, Beshkempir, The Better Angels, Paul et Virginie, Im Keller, Ich Seh Ich Seh, Harmony Lessons, Medeas, Jess + Moss, Foreign Land, Ratcatcher, La maison des bois, Bal, The Valley of the Bees, Los insólitos peces gato, Jack, Être et avoir, Egyedül, Évolution, Hide Your Smiling Faces, Clouds of Glass, Les démons, On the Way to the Sea, Interlude in the Marshland, Tikkun, Montanha, Respire, Blind Kind, Kelid, Sameblod, Lettre d'un cinéaste à sa fille, Warrendale, The Great White Silence, Manhã de Santo António, The Wounded Angel, Days of Gray, Voyage of Time: Life's Journey,Quatre nuits d'un rêveur, This Side of Paradise, La jeune fille sans mains, La petite fille qui aimait trop les allumettes, CoinCoin et les Z'inhumains, Brothers, Permanent Green Light, Ryuichi Sakamoto: Coda, Travel Songs, Reminiscences of a Journey to Lithuania, Retouch, Barn, Fauve, Fragment of an Empire, Ravens, The Trouble with Being Born, Without, Limbo (2020), The Girl and the Spider, Earwig,

Drama: Oshin, Going My Home
Focus: AW - Anime Project 2013, Sull'Onda di Taiwan, Art Theatre Guild of Japan, Allan King, Jonas Mekas,





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