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[RECE][SUB] Sailor Suit and Machine Gun


2 risposte a questa discussione

#1 Îshta

    Cameraman

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Inviato 28 March 2016 - 07:20 PM

Sailor Suit and Machine Gun


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Titolo: Sailor Suit and Machine Gun

Titolo Originale: セーラー服と機関銃

Anno: 1981

Nazione: Giappone

Regia: Shinji Sōmai

Genere: Drama

Durata: 112 min


CAST

Izumi Hoshi (Hiroko Yakushimaru)

Makoto Sakuma (Tsunehiko Watase)

Masa (Masaaki Daimon)

Hiko (Shinpei Hayashiya)

Mei (Toshiya Sakai)


Traduzione e Revisione

Ishta, fabiojappo


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SINOSSI
Dopo la morte di un capomafia, una giovane studentessa di scuola superiore si ritrova invischiata in complotti, traffico di droga e morti sospette.


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COMMENTO di Ishta (attenzione spoiler)
Film cult degli anni '80 e secondo film diretto da Somai Shinji. Basato sul popolare romanzo omonimo dello scrittore Akagawa Jiro (1978). L'interpretazione della giovanissima e allora Idol Hiroko Yakushimaru, all'inizio della sua carriera ha conquistato il pubblico con la sua ecleticità, ritraendo un periodo storico nipponico in mutamento. Satira e un pizzico di surrealismo si mescolano ad aspetti più profondi e drammatici, ed il coinvolgimento di Izumi si trasforma in una vera e propria guerra per il territorio tra bande rivali, e mentre il film non è apertamento cruento, è chiaro che le persone sono intrinsecamente violente. Il film non giudica le attività criminali, ma riconosce che la vita di un yakuza è breve, pericolosa e persino inutile. Un misterioso mosaico che culmina in un fnale sublime in cui la protagonista Izumi assalta i rivali armata di mitragliatrice urlando la celebre parola 'Kaikan'. Un manifesto femminile di una giovane ragazza che ha visto e sperimentato troppo e che ha -anche se momentaneamente- uno sfregio di riscatto. Il finale, malinconico non risolve il futuro della protagonista che rimane incerto e curioso.


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Uno dei principali simboli de film è il ricorrente colore arancione. Una maglietta, un paio di calze, scarpe e il rossetto. Sembra quasi, per Somai, il simbolo dell'adolescenza. La protagonista non è abbastanza adulta e matura per indossare il rosso. Una transizione tra l'innocenza e la consapevolezza del vivere. Un'altra nota che mi è piaciuta, è la scelta di non avvalersi della sensualità dell'attrice, né che si accenni all'interesse amoroso che una giovane di quell'età potrebbe giustamente provare.

Un vero manifesto di risolutezza e spirito combattivo che non si avvale della sua femminilità per conquistare un posto nel cuore degli anni'80.



Curiosità
Il motivo cantato da Izumi e Mayumi è la celebre canzone popolare 'カスバの女' 1955 (La donna della Kasbah*)

*antico e per questo famoso quartiere pittoresco di Algeri, capitale dell'Algeria. (per ascoltarlo qua: canta Eto Kunie エト邦枝)


Trailer



SOTTOTITOLI

(versione: WahDee)




Speciale Shinji Somai




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Messaggio modificato da fabiojappo il 29 March 2016 - 07:58 PM

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Traduzioni: Mai Mai Miracle (di Sunao Katabuchi, 2009) - Happy Ero Christmas (di Lee Geon-dong, 2005) - Flower in the Pocket (di Liew Seng Tat, 2007) - Summer Vacation 1999 (di Shusuke Kaneko, 1988) - Haru's Journey (di Masahiro Kobayashi, 2010) - Otona Joshi no Anime (Special 1, 2011) - Usagi Drop (di Sabu, 2011) - Yellow Elephant (di Ryuichi Hiroki, 2013) - We Were There parte 1&2 (di Miki Takahiro, 2012) - Cherry Tomato (di Jung Young-Bae, 2007) - The Assassin (di Hou Hsiao-Hsien, 2015) - 100 Yen Love (di Masaharu Take, 2014), Fruits Of Faith (di Yoshihiro Nakamura, 2013) - Umi No Futa (di Keisuke Toyoshima, 2015), Close-Knit (di Ogigami Naoko, 2017), Run Genta Run (di Tasaka Tomotaka, 1961)
Traduzioni in Collaborazione: Love For Live (di Gu Changwei, 2011) - Typhoon Club (di Somai Shinji, 1985) - Inochi (di Tetsuo Shinohara, 2002)
Revisioni: Tenchi: The Samurai Astronomer (di Takita Yojiro, 2012)
Drama: Seirei no Moribito (2016-2017), Chang-Ok Letter (di Iwai Shunji, 2017)

FOCUS SOMAI SHINJI: Sailor Suit and Machine Gun (1981) - The Catch (1983) - Moving (1993) - The Friends (1994)








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rescue, rehab, release. . . and inspire


#2 fabiojappo

    Regista

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  • I prefer: cinema

Inviato 29 March 2016 - 11:24 AM

Al via lo speciale su Somai. Con un autentico cult degli anni Ottanta che ha influenzato anche Tarantino. Trascinante, geniale nel mescolare elementi di satira (yakuza gay per esempio), violenza, malinconia, dolcezza (bellissima la scena in cui un membro della banda ferito ricorda la madre mentre viene assistito dalla giovane protagonista, una indimenticabile Hiroko Yakushimaru). Il tutto tenuto in piedi da una raffinata regia, la seconda di Somai, che già mette in mostra alcune delle caratteristiche principali del suo stile grazie al quale riesce magicamente a trovare in ogni film un ottimo equilibrio narrativo e registico. Interessanti scelte di posizionamento della camera e massiccio uso di stupendi piano sequenza: in movimento, tra mura e pareti di edifici, per riprendere personaggi, o con inquadratrue più fisse, a campo lungo. Sono alcuni degli aspetti che rimangono subito impressi alla visione di questo film. Da non perdere.

Messaggio modificato da fabiojappo il 29 March 2016 - 12:23 PM


#3 andreapulp

    Microfonista

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  • 161 Messaggi:
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Inviato 04 April 2016 - 10:54 PM

Film caratterizzato da un'estetica e una messa in scena notevoli. Poi la fotografia e le ambientazioni hanno un impatto molto forte a livello emozionale e nostalgico. Film che tocca punte di violenza e humor in modo naturale e sincero. Grande regista Shinji Somai.

Messaggio modificato da andreapulp il 04 April 2016 - 10:55 PM






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