The Kid with the Golden Arm
Jin bei tong
Anno: 1979
Durata: 86 min.
Genere: Arti marziali
Regia: Chang Cheh
Cast:
Sun Chien, Lo Mang
Wei Pai, Kuo Chui
Presentazione di ggrfortitudo
Il governatore incarica il capo della sicurezza Yang Hu Yun di scortare e proteggere un carico di 200.000 taels d'oro attraverso un territorio pericoloso, affinché questo giunga sano e salvo a dei contadini colpiti da carestia. Ma il cammino è controllato dalla Valle della Morte, una sanguinaria organizzazione di assassini capeggiata dal Ragazzo dal Braccio d’Oro e che comprende tanti validi combattenti tra i quali Lancia d’Argento, Armatura di Ferro e Testa di Rame. Yang Hu Yun assume così una squadra di guardie ed eroi tra i quali compaiono Eroe Li ed Eroina Leung, due fratelli armati d’ascia (Ascia Lunga e Ascia Corta) e uno sceriffo perennemente ubriaco per far fronte ai banditi a caccia del bottino. Comincia così il viaggio, durante il quale si susseguono ferocissimi combattimenti, duelli di astuzia e strategia, fino ad arrivare a una sorpresa finale che spiazzerebbe il più grande appassionato di thriller.
La casa di produzione Shaw Brothers, con la regia di Chang Cheh, propone il seguito ideale de “Le furie umane del Kung-Fu”. Ricompaiono, così, i “Cinque veleni mortali”, cinque grandi combattenti che praticano le tecniche del Millepiedi, del Serpente, dello Scorpione, della Lucertola e del Rospo; nell’ordine: Lancia d’Argento (Lu Feng), Eroe Li (Wei Pai), Yang Hu Yun (Sun Chien). Sceriffo Hai Tao (Kuo Chui). Il Ragazzo dal Braccio d’Oro (Lo Mang). A loro si può aggiungere un sesto veleno mortale: Ascia Corta (Chiang Sheng).
Gli scontri tra questi e altri eroi, i tradimenti, i subdoli tranelli, si susseguono a una velocità impressionante, e sono spesso accompagnati dalla descrizione delle armi usate e delle varie tecniche di lotta. Il solo che combatte a mani nude è Il ragazzo dal Braccio d’Oro: “Con le armi si può venire disarmati, ma le braccia restano sempre attaccate”. Forse per questo nessuno riesce a tenergli testa. Il vero scopo del viaggio (la scorta all’oro) scivolerà subito in secondo piano, giacché i protagonisti inseguono – quasi tutti – altri propositi: il valore, l’onore e la vendetta. Tutto questo condurrà a dolorosissime perdite da entrambi gli schieramenti.
Nonostante il titolo del film, è lo Sceriffo Hai Tao il vero protagonista delle vicende, giacché si distingue per la sua abilità, la sua furbizia, il suo acume e il suo genio tattico. “Il vino è il miglior amico dell’uomo” afferma di continuo. Per lui sarà davvero così. Ottime le musiche, rade e spesso volutamente in contrasto con le situazioni del film.
La rivista Paste inserisce questo film al 20° posto tra le migliori 100 pellicole di arti marziali.
(versione: dvd)
Traduzione: ggrfortitudo
Messaggio modificato da fabiojappo il 01 February 2018 - 07:27 PM