13 risposte a questa discussione

[stevet1998]

TOKYO (GIAPPONE) - Largo ai geek, anzi agli otaku. Una ricerca della giapponese Nomura Research Institute e ripresa da Reuters li sdogana una volta per tutte dal ruolo di asociali e smanettoni, brufolosi e alienati. E soprattutto individua in questa legione di devoti alle tecnologie, fruitori folli di anime e manga (rispettivamente animazione e fumetti), un bacino prezioso per qualsiasi azienda del settore. Sono loro a spendere cifre folli, sono tantissimi (1 milione e 720 mila) e sono la gioia delle società hi-tech perché, oltre a coltivare le proprie passioni, fanno anche del proselitismo. Inoltre stanno diventando popolari, quasi carismatici: lo conferma il serial tv "Densha Otoko", delicata storia d'amore di un geek che salva una donna dalle molestie di un ubriaco sul treno e se ne innamora.

CATEGORIE - Si fa presto a dire geek, ma in realtà al loro interno vi sono significative distinzioni, per l'esattezza dodici categorie. Per esempio ci sono gli appassionati di fumetti manga: un esercito di 350 mila persone che spende in media 83 miliardi di yen all'anno. Ci sono i fans, quelli che utilizzano i nuovi media per seguire la vita dei loro idoli e che spendono circa 61 miliardi di yen all'anno. Ci sono anche gli animation geek, capacità di spesa 20 miliardi di yen annuali, letteralmente ossessionati dalle animazioni.

RITRATTO DI UN OTAKU - Non sono gli eredi dei Nerds, o quantomeno non più. L'analisi della Nomura non si limita ad individuare esattamente la capacità di spesa degli otaku, ma ne traccia anche un fedele profilo socio-psicologico, concludendo che l'accezione un po' derisoria della parola geek sta svanendo. Da una parte la ricerca non scopre nulla di nuovo, essendo risaputa la tendenza dei geek a trainare il settore tecnologico, la loro totale dedizione ai valori hi-tech e le loro tasche piuttosto piene. Il valore aggiunto sta nell'aver rivisto il significato di un termine in divenire e nell'aver capito che gli otaku sono molto meno al di fuori del mondo di quanto si creda.

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dal Corsera del 7 ottobre 2005

[TheReal O]

Hanno scoperto l'acqua calda con qualche anno (omrai si può dire decennio) di ritardo sul loro (ma direi nostro perché lo sono stato).
O

[sonoro]

non capisco perchè si continua a parlare di geek in quell'articolo. Otaku significa letteralmente "colui che non esce di casa". ora, solo perchè il giappone è il paese tecnologico per eccellenza, questo non vuol dire che i "nerds" giapponesi siano dei geek.

[[Neubauten]]

Io parlo per me:

Proud to be otaku.

Che poi sono anche un pò geekbarranerd, è un altro discorso. Tra l'altro di Densha Otoko c'è pure un film, se non erro...e sempre se non erro, è tratto [dice, almeno] da una storia vera, successa su una BBS giapponese...

[TheReal O]

Io sarei ancora un otaku DOC se non avessi smesso di stare dietro alla tecnologia. anzi, odio tutta la "nuova" tecnologia, perché non fa altro che creare pensieri e problemi. Per esempio non mi comprerò mai, almeno finché il mio funziona, un cellulare con foto, videochiamata (questa poi la odio troppo), blue thoot e robaccia simile. Per il resto invece sono un otaku modertato, seguo i miei idoli senza isteria, compro fumetti, ma ormai pochi (prima spendevo almeno 100/200 euri al mese in manga), guardo gli anime quando capita, e ormai capita poco purtroppo.
Però in tutti questi anni non ho mai sentito parlare di otaku con accezione negativa se non da persone che non hanno idea di cosa sia un otaku. Come tutti giornalisti (nessuno escluso), presentatori, e tutti i personaggi strani ed ignoranti che passano davanti al piccolo orribile schermo chiamato televiosore. Sui quotidiani invece forse uno su 1000 poteva avvicinarsi all'idea di cosa è un otaku.
O

[polpa]

Mah, secondo me "otaku" non è nient'altro che una definizione inventata proprio dai giornalisti per etichettare un "fenomeno" senz'altro più vario di quanto non si voglia far credere. Poi non so. Magari non è così

[sonoro]

polpa, il Oct 8 2005, 01:55 PM, ha scritto:

Mah, secondo me "otaku" non è nient'altro che una definizione inventata proprio dai giornalisti per etichettare un "fenomeno" senz'altro più vario di quanto non si voglia far credere. Poi non so. Magari non è così 

ebbene Polpa devo dirti che il fenomeno è quanto meno reale (ovviamente li in Giappone). Da noi viste le cose gli otaku non esisteranno mai. Ci saranno i Nerds, i Geek, i secchioni, gli sfigati, i segaioli, i perdenti... ma mai gli Otaku. E' un discorso troppo "indigeno" che non potrà mai diventare locale, per via della cultura e dei modi di fare.

una cosa è certa, l'otaku non è ben visto. E' spesso deriso ee evitato... poverini!

[[Neubauten]]

sonoro, il Oct 9 2005, 11:11 AM, ha scritto:

ebbene Polpa devo dirti che il fenomeno è quanto meno reale (ovviamente li in Giappone). Da noi viste le cose gli otaku non esisteranno mai. Ci saranno i Nerds, i Geek, i secchioni, gli sfigati, i segaioli, i perdenti... ma mai gli Otaku. E' un discorso troppo "indigeno" che non potrà mai diventare locale, per via della cultura e dei modi di fare.

una cosa è certa, l'otaku non è ben visto. E' spesso deriso ee evitato... poverini! 

Dipende anche da cosa si intende per otaku...se ci limitiamo alla definizione data nel pezzo sopra, ci sono pure qua. Che poi sia una definizione 'limitata/limitativa', d'accordo...così come sul fatto che è anche questione di cultura...

[polpa]

sonoro, il Oct 9 2005, 11:11 AM, ha scritto:

ebbene Polpa devo dirti che il fenomeno è quanto meno reale (ovviamente li in Giappone). Da noi viste le cose gli otaku non esisteranno mai. Ci saranno i Nerds, i Geek, i secchioni, gli sfigati, i segaioli, i perdenti... ma mai gli Otaku. E' un discorso troppo "indigeno" che non potrà mai diventare locale, per via della cultura e dei modi di fare.

una cosa è certa, l'otaku non è ben visto. E' spesso deriso ee evitato... poverini! 

Sì sì, non discuto: mica dicevo che non è reale. Dico solo che è sicuramente più vario e che accorpa diverse tendenze, e che i media tendono ad omologare tutto... persino in Giappone dove c'è omologazione per tante cose!
Ma è solo una mia opinione, non ho esperienza personale in merito. Quindi taccio! ^^