- A b n o r m a l F a m i l y -
Titolo originale: Hentai kazoku: Aniki no yomesan (変態家族兄貴の嫁さん)
Titoli alternativi: Spring Bride, My Brother’s wife
Durata: 62’
Genere: Pinku eiga, Commedia
Anno: 1984
Nazione: Giappone
Regia: Masayuki Suo
Produttore: Itsumichi Isomura
Interpreti: Ren Ohsugi, Miki Yamaji, Kei Shuto, Kaoru Kaze, Shirô Shimomoto, Usagi Asô, Kurara Hanayama, Raibu Hara, Harukiro Fukano.
Musiche originali: Yoshikazu Suo
Fotografia: Yuichi Nagata
Montaggio: Jun’ichi Kikuchi
Scenografie: Yohei Taneda
Trama: Yuriko entra a far parte della famiglia Mamiya come sposina fresca di nozze di Koichi, il figlio maggiore del vedovo Shukichi. Koichi però perde presto interesse nei confronti della sua mogliettina e si imbarca in una relazione con l’entraineuse di un bar locale, con la quale può appagare maggiormente il lato perverso della sua sessualità. Akiko, la sorella, è frustrata dal suo noioso lavoro d’ufficio e si licenzia per andare a lavorare in una sauna erotica. Kazuo, il fratello minore, è frustrato sessualmente e Yuriko si offre di aiutarlo.
Commento: È un debutto curato quello del regista che, più tardi, raggiungerà la fama internazionale con Shall we dance?.
Dopo essere stato l’aiuto regista di Kiyoshi Kurosawa in Pervert Wars, Masayuki Suo debutta alla regia con Abnormal family, una parodia o, forse, un omaggio alla cinematografia di Yasujiro Ozu, soprattutto a Viaggio a Tokyo (Tokyo Monogatari, 1953), Tardo autunno (Akibiyori, 1960) e Il gusto del sakè (Sanma no aji, 1962). Riguardo al soggetto in particolare, Abnormal Family è simile a Il suono della montagna (Yama no oto, 1954) di Mikio Naruse.
Il nucleo familiare della storia originale viene mutato per soddisfare i requisiti del genere pinku eiga. Perciò la variante 'anormale' del ritratto di Ozu della gente comune ora consiste in un vedovo alcolizzato, i suoi due figli (il maggiore che trascorre gran parte del tempo a placare il suo vorace desiderio sessuale con la sua moglie prosperosa; e il minore li spia), la figlia, che lascia il suo lavoro di impiegata senza dirlo alla famiglia per un lavoro più remunerativo come prostituta in una sauna e, infine, quella santa donna della nuora che, pur essendo devota al marito che la tradisce, si offre di alleviare la frustrazione sessuale del giovane cognato Kazuo, il tutto proiettato 30-40 anni dopo il periodo di Ozu.
Suo si diverte un mondo a giocare con i vari elementi che contraddistinguono lo stile di Ozu, inclusa la predilezione per le inquadrature fisse, minuziosamente composte con angolazione dal basso, elaborate come se gli spettatori stessero contemplando le scene più intime sulla stuoia del tatami, e con questo film ironizza in qualche modo su quell’interrogativo che Ozu poneva nei suoi film davanti a un Giappone che stava cambiando e cioè “Dove andremo a finire?”. Abnormal Family, tra un saluto ai passanti e l’altro, mostra un Giappone cambiato ma tutto è narrato con leggerezza e quindi sembra quasi che voglia far intendere che i tempi sono effettivamente cambiati dal dopoguerra, ma la vita continua, quindi non preoccupiamoci troppo.
Solitamente il successo di un film che dispone di un budget molto limitato, dipende tutto (o quasi) dall’inventiva dello sceneggiatore o del regista e Suo, che ha entrambi i compiti, ha reso il film assai godibile.
Piccole curiosità: Abnormal family è stato proiettato al FEFF del 2011 all’interno della retrospettiva pink movies. Il film viene citato in Viva Erotica (Se qing nan nu) di Tung-Shing Yee.
SOTTOTITOLI
Versioni: shinostarr / 396

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Messaggio modificato da fabiojappo il 13 May 2014 - 05:40 PM