93 risposte a questa discussione

[Blindevil]

Perfidia, di Robert Bresson. Con Paul Bernard, Maria Casarés, Jean Marchant, Lucienne Bogaert, Elina Labourdette. Helene, ricca donna borghese, organizza una diabolica vendetta nei confronti del suo ex-amante, facendo sì che l'uomo si innamori della giovane Agnes, una ballerina dal passato non propriamente integerrimo. Tratto da un episodio del romanzo Jacques il fatalista e il suo padrone, il secondo lungometraggio di Bresson è un perfetto esercizio di stile, una tormentata e diabolica vendetta sentimentale che si trasforma lentamente in una sorta di tragedia privata intensa e credibile, sorretta con maestria dai quattro interpreti principali. Elegante e squisitamente tratrale, un'opera fascinosa che già metteva in mostra le doti di un futuro Maestro del Cinema. Sibillino.

[Dan]

Blindevil, il 10 January 2013 - 03:23 AM, ha scritto:

I compari, di Robert Altman. Con Julie Christie, Shelley Duvall, Warren Beatty, William Devane, Keith Carradine. McCabe è un avventuriero che decide di insediarsi in un piccolo centro urbano composto per lo più da minatori e provare a fare fortuna gestendo un bar e aprendo una casa di tolleranza. A dargli una mano negli affari sarà la signora Miller, una prostituta d'alto bordo, con la quale nasce ben presto una profonda relazione. Ma un gruppo di uomini d'affari senza scrupoli, intenzionati a rilevare le attività di McCabe, non accetterà il suo rifiuto e ingaggerà un gruppo di spietati killer... Altman firma un western dolente dalle influenze melò, guardando sia al passato che al futuro del genere, in un west privo di legge dove i ricchi ottengono tutto ciò che vogliono con l'uso del denaro e delle armi, e in cui il romanticismo e l'epica dell'"eroe" sono ricordi appannati. Ottimo la simbiosi tra Beatty e la Christie, quest'ultima nei panni di un'interessante figura femminale per la quale venne candidata all'Oscar. Splendida la colonna sonora con le canzoni di Leonard Cohen. Malinconico.

Blindevil, il 15 January 2013 - 03:08 AM, ha scritto:

Perfidia, di Robert Bresson. Con Paul Bernard, Maria Casarés, Jean Marchant, Lucienne Bogaert, Elina Labourdette. Helene, ricca donna borghese, organizza una diabolica vendetta nei confronti del suo ex-amante, facendo sì che l'uomo si innamori della giovane Agnes, una ballerina dal passato non propriamente integerrimo. Tratto da un episodio del romanzo Jacques il fatalista e il suo padrone, il secondo lungometraggio di Bresson è un perfetto esercizio di stile, una tormentata e diabolica vendetta sentimentale che si trasforma lentamente in una sorta di tragedia privata intensa e credibile, sorretta con maestria dai quattro interpreti principali. Elegante e squisitamente tratrale, un'opera fascinosa che già metteva in mostra le doti di un futuro Maestro del Cinema. Sibillino.

Era uno dei preferiti di Truffaut (infatti uno dei Bresson che mi piacciono meno XD). Un po' accademico, affettato.

Messaggio modificato da Dan il 15 January 2013 - 03:06 PM

[fabiojappo]

Your Sister's Sister di Lynn Shelton (Usa, 2012); con Emily Blunt, Rosemarie DeWitt, Mark Duplass

Iris invita Jack a soggiornare su un 'isola per spingerlo a rielaborare il dolore della perdita del fratello. All'insaputa dei due, però, sull'isola si trova anche la sorella di Iris, Hanna, che ha appena chiuso una lunga relazione omosessuale. Dopo una bottiglia di tequila Jack e Hanna si "conoscono meglio", ma la mattina dopo arriva sull'isola anche Iris che è segretamente innamorata di Jack...

Commedia tutto sommato sufficiente con alcuni spunti interessanti e qualche momento divertente (grazie soprattutto al bravo Mark Duplass).

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Piccole storie (Historias minimas) di Carlo Sorin (Argentina, 2002)

L'anziano don Justo scappa di casa alla ricerca del suo cane misteriosamente scomparso. Roberto è un commesso viaggiatore. Maria Flores partecipa in tv a un gioco a premi.

Tre gradevoli storie e sullo sfondo, coprotagonista, la vita e il paesaggio della Patagonia.

[paolone_fr]

KON-TIKI
Joachim Ronning, Espen Sandberg, 2012

deve essere un po' il periodo delle storie di zattere alla deriva, se dopo 8o prima, a seconda dell'uscita) vita di pi, m'è capitato sott'occhio anche questo film norvegese che racconta la storia della spedizione guidata dal naturalista Thor Heyerdahl, che nel 1947 parti con un piccolo equipaggio dal peru, a bordo di una zattera di tronchi di balsa legati tra loro, per dimostrare che la polinesia era stata colonizzata da est e non da ovest. la storia è bella, le immagini anche. purtroppo il lato scientifico della traversata è ignorato in gran parte, a afavore di una versione molto romantica, che comprende anche la moglie di heyerdahl, e il loro rapporto, ma la tensione c'è e certe sequenze mozzano il fiato (quella dello squalo balena, quelle sull'isola al principio). un buon vecchio cinema narrativo, duqneu, in una storia interessante anche se un po' brilluccicosa rispetto alal vera sostanza che ci sta dietro. non a caso prende benissimo la prima parte con la frustrante ricerca di un finanziatore, piuttosto che il finale a missione compiuta (non vi spoilero nulla, dato che è storia, fatat e finita)

LES DIABOLIQUES
Henri-Georges Clouzot, 1955

oh, l'inizio è faticoso, farraginoso, anche mal recitato (mamma mia vera clouzot che figure!), ma poi il film ingrana, la storia si fa più nera del nero, e diventa un tre quarti di capolavoro pieno di momenti e fuigure da ricordare.
chissà perché quella prima mezz'ora così dura da digerire...

[Dan]

Stupendo quel Clouzot!

[Blindevil]

Looper, di Rian Johnson. Con Joseph Gordon-Levitt, Bruce Willis, Emily Blunt, Paul Dano, Noah Segan, Piper Perabo, Jeff Daniels. Nel 2044 Joseph Simmons è un looper, un killer su commissione che uccide persone provenienti dal futuro, in modo che lì non vi rimanga traccia dell'omicidio. Quando però Joseph si trova davanti il sé stesso di trent'anni dopo e non riuscirà ad eliminarlo, tra i due si scatenerà una lotta all'ultimo fiato. Il vecchio Joseph infatti, per riavere la sua vita, ha intenzione di uccidere il bambino che diverrà da adulto il mandante del suo omicidio, ma la sua controparte giovane ha intenzione di impedirlo. "Se potessi tornare indietro nel tempo e uccidere Hitler quand'era ancora un bambino innocente, lo faresti?" Non è il leader del nazismo la vittima designata di questo bel film di fantascienza, ma il concetto di poco cambia. Una versione originale sui tanto abusati, in ambito sci-fi, viaggi nel tempo che mostra anche una certa perizia registica da parte di Rian Johnson, che riesce a combinare effetti speciali e introspezione psicologica con perfetto equilibrio. Ottimo il cast, il duo d'azione Willis - Gordon-Levitt funziona bene e soprattutto il secondo è aiutato da un trucco più che convincente che lo rende incredibilmente somigliante al più anziano collega. Accattivante.

[lordevol]

The Black Dahlia di B. De Palma

Prima ancora di vincere il mio premio speciale come regista del peggior film del 2012, De Palma firmava anche questo orrendo The Black Dahlia. Inconsistente e superficiale è un esempio di grandi capacità e danari sprecati da un cervello senile pronto per la pensione.
Questo omaggio al cinema classico, con valori classici pieno di attori fuori parte, fallisce soprattutto nell'unico aspetto non sempliciotto della trama, proprio li dove voleva essere efficace: nel suo cercare a tutti i costi la sensualità. Ma che ne può più sapere questo vecchietto bianco e stanco!
Mi ha fatto tenerezza anche perchè ha cercato in modo ottuso e ridicolo di far trasparire l'epoca in cui è ambientato il film. Un buffetto non glielo toglie nessuno. Ad esempio, occorre che qualcuno dica a questo vecchio rincoglionito che negli anni '40 non si scopava col cappello e con la collana di perle da due chili. Anche se si portavano per strada. No. Le perversioni erano e sono per le coppie dopo i 5 anni di convivenza o per i difficili d'erezione, non per gli amanti appassionati durante la loro prima settimana di sesso.

Il modo di fare cinema di questo regista è superato, non sa più cosa significhi rischiare, provocare o come si possa risultare interessanti al giorno d'oggi.

Vince il premio come unico film nella mia vita in cui sono uscito dalla sala prima della fine della visione. Pur avendolo messo su in DVD nel mio salotto. Tipo che mi son dovuto chiudere nell'altra stanza finchè non è finito.
Sconsigliato!


Poi invece vedo quel Teddy Bear tanto consigliato da paolone e subito la vita mi sembra bella. Una meraviglia dolcissima, indie, fuori dal coro, divertente. Praticamente un capolavoro.
A paolone quest'anno devo due/tre film superbi che mi hanno fatto felice, altro che offrire da bere!

Messaggio modificato da lordevol il 18 January 2013 - 12:23 AM

[JulesJT]

Ciao, di recente ho visto questi film:
- The Art Of Crying (2006), commedia amara ambientata in un paesino rurale danese. Protagonista è una famiglia rovinata dalla figura del padre-padrone, un uomo depresso, insicuro e profondamente vigliacco che commette violenza sui propri figli quando il "mal di vivere" diventa (per lui) insostenibile.
Ciò che mi ha colpito di più è il modo in cui reagiscono i familiari (figlio maggiore a parte), nel senso che tendono sempre a perdonarlo nonostante l'evidenza dei fatti. Comunque, si tratta di un film piuttosto pesante.
- Safety Not Guaranteed (2012), trattasi di una commedia fuori dagli schemi, davvero particolare ma, soprattutto, moooooooooolto divertente. Parla di un uomo che afferma d'essere perseguitato da un'agenzia investigativa che vuole zittirlo a tutti i costi per via delle sue conoscenze sul mondo del paranormale. Quest'uomo farà poi la conoscenza di un'aspirante giornalista alla quale farà ritornare il sorriso grazie alla sua eccentricità.
Colonna sonora notevole....http://www.youtube.com/watch?v=rssLHUPNfVY
- The Angels' Share - La parte degli Angeli (2012), credo che ne abbiate già sentito parlare.
È l'ultimo film di Ken Loach, regista famoso per i suoi lungometraggi a sfondo sociale/drammatici. Questo, però, vira di più verso la commedia. Molto carino. Consiglio di guardarlo in lingua originale + subs.
- Lilja 4-ever (2002), È UN CAPOLAVORO. PUNTO.
Si tratta di un film svedese di genere drammatico che parla di prostituzione minorile. La protagonista è una graziosa ragazza proveniente da una cittadina dell'ex Unione Sovietica, un posto in cui NON C'È ASSOLUTAMENTE NULLA e nel quale la violenza e lo smarrimento sono all'ordine del giorno.
Davvero tragico.
Bellissimo il pezzo dei RAMMSTEIN (inserito nella OST). Semplicemente azzeccatissimo. Ne consiglio vivamente la lettura dopo aver visto il suddetto film. http://www.metalgerm...erz-brennt.html

[paolone_fr]

lordevol, il 18 January 2013 - 12:08 AM, ha scritto:

Vince il premio come unico film nella mia vita in cui sono uscito dalla sala prima della fine della visione. Pur avendolo messo su in DVD nel mio salotto. Tipo che mi son dovuto chiudere nell'altra stanza finchè non è finito.