
Vengo appena dalla visione dell'ultimo Bong, vincitore della Palma quest'anno. Cerco di non spoilerare...
È un ampliamento delle tematiche sociopolitiche spiccate che pervadono l'opera di Bong almeno da The Host in poi. In particolare, molto vicino a Snowpiercer, lo scontro di classe scoperto è stato ricondotto da un futuro distopico alla realtà quotidiana, setting più urgente; dagli scompartimenti di un treno ad una lussuosa abitazione o, ad essere più precisi, a tre differenti ambienti interni circoscritti che vanno sia a creare una sovrapposizione scenica, sia a ricreare delle stratificazioni sociali. Ciò che è relativamente "nuovo" per Bong, tecnico da sempre ma mai gigione, è al contempo un'asciuttezza e una precisione visiva - di composizione del piano-sequenza, di utilizzo e creazione degli spazi - di fattura quasi inusuale per lui, ancor più attenta, elevata. E non era, forse, mai stato così incline alla contaminazione di generi: da commedia a commedia nera, thriller, horror, dramma esistenziale.
Leggevo in una rece un'affermazione molto giusta: "Chi sta peggio diventa vittima designata di chi sta appena meno peggio o sa semplicemente darsi da fare". In effetti, oltre che una parabola di classe pura e semplice, è un film sull'individualismo imperante dell'uomo, specialmente contemporaneo: cane mangia cane, anche tra familiari.
E finalmente Gianni Morandi utilizzato bene in un film!


Uno di quei film che iniziano, finiscono e manco te ne sei accorto. Si sono fatti dei paragoni tra le famiglie di questo film e quella di Shoplifters di Koreeda: be', la mano leggera, anzi molle, del secondo è uno dei motivi per cui quel film mi era piaciuto poco. In Parasite, invece, c'è tutto il nichilismo e la carica dell'artista che vuole smuovere qualcosa, o perlomeno farlo presente in maniera davvero personale.
ps. per chi volesse, è disponibile un'ottima versione HD.