Beasts Clawing at Straws
ji-pu-ra-gi-ra-do jab-go sip-eun jib-seung-deul
지푸라기라도 잡고 싶은 짐승들
iZON3 / NonDRM
Dopo il fallimento della sua attività di famiglia, Joong-Man (Bae Sung-Woo) lavora part-time presso una sauna. È in difficoltà economica. Sua moglie (Jin Kyung) è costretta a fare la donna delle polizie presso il porto e la figlia non ha i soldi per pagare le tasse universitarie. Come se non bastasse, sua madre (Youn Yuh-jung) ha l’Alzheimer. Qualcuno lascia una borsa piena di soldi dentro un armadietto della sauna e Joong-Man la nasconde in magazzino dopo averne scoperto il contenuto che potrebbe cambiargli la vita.
Tae-Young (Jung Woo-Sung) lavora come doganiere al porto. Ha chiesto in prestito una grossa somma di denaro allo strozzino Park Doo-man (Jung Man-sik), ma Yeon-Hee (Jeon Do-Yeon), la sua ragazza, è svanita nel nulla con il malloppo. Park Doo-man, che è intanto subentrato nella direzione del night club gestito da Yeon-hee, comincia a minacciare Tae-Young per riavere indietro il suo denaro.
Mi-Ran (Shin Hyun-Bin) ha perso tutti i suoi soldi dopo essere stata coinvolta in una truffa e lavora come intrattenitrice presso il locale di Yeon Hee per recuperare il denaro. Inoltre deve subire gli abusi del marito che torna sempre a casa ubriaco. Un giorno Jin-Tae (Jung Ga-Ram), un cliente del locale invaghitosi di Mi-ran, si offre di ucciderle il marito per farle riscuotere il premio assicurativo che risolverebbe tutti i suoi problemi.
Genere
Dark Comedy
Regia e Sceneggiatura
Kim Yong-hoon
Interpreti
Jeon Do-yeon, Jung Woo-sung,
Bae Sung-woo, Yoon Chan-young,
Youn Yuh-jung, Jung Man-sik,
Jin Kyung, Shin Hyun-bin,
Jung Ga-ram, Park Ji-hwan,
Yoon Je-moon, Heo Dong-won,
Bae Jin-woong, Kim Joon-han
Corea del Sud, 2020, 108'
Dark comedy in 6 capitoli dalla struttura complessa, che si sviluppa in tre segmenti narrativi con relativi personaggi dialoganti tra loro, distribuiti su tempi sfasati e uniti da una borsa piena di soldi che è principio e fine, filo conduttore e motore delle tre storie partorite da una truffa che scatenerà un effetto domino sugli eventi.
Tutti i personaggi, chi più chi meno, sono “bestie che si scannano per niente” e a spuntarla alla fine sarà proprio
Da notare i veri e propri omaggi a No Blood No Tears, non solo per la borsa piena di soldi e la trama comune, ma per fotogrammi che vedono Jeon Do-yeon ripetere 16 anni dopo le stesse identiche scene in cui era protagonista.
Il cast stellare dà una grande prova corale e mette in risalto il lato ironico del film, mentre il meccanismo narrativo pecca di un montaggio frettoloso che si perde alcuni punti per strada.
Esordio alla regia per Kim Yong-hoon e vincitore del Premio Speciale della Giuria al Festival Internazionale del Cinema di Rotterdam del 2020.
Sottotitoli
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