Sento appiccicaticcio sotto la suola durante la proiezione e penso: "Una gomma! Maledetti critici canuti maleducati coi denti farciti e l'alitosi".
Poi, una volta accese le luci in Sala Grande, guardo bene e cos'era? Una pallina di cacca di pecora schiacciata!
Dannato naso rotto: è da una settimana che non sento odori, ora capisco anche perchè attorno a me si era fatto il vuoto in sala.
Guardo come d'abitudine con attenzione quella poltiglia e capisco che si tratta di un messaggio in codice fecale della pecorella Nerina!
Che ingenuo sono stato, dovevo aspettarmelo: ero alla proiezione che segue quella nostrana diretta da tale Francesco Munzi:
Anime nere
Io, per razzismo e per non soffrire più (ho finito col masochismo), tendo a scegliere altro rispetto ai film italiani. Ma, traducendo al meglio che potevo il messaggio di Nerina, scopro che Lei® ha avuto il coraggio di vedere questo Mafia-movie: dopotutto è in concorso, non potrà essere poi tanto male
Ne leggo invece un giudizio non lusinghiero:
"Il malumore serpeggia tra le pecorelle che, al mio ordine, si sono liberate senza ritegno delle loro palline maleodoranti prima di addormentarsi.
Ne io ne il resto del gregge vogliamo sapere di chi sia figlio, amante o protetto questo Munzi. Se vuole dirigere i Montalbano, lo faccia. Invitarlo in concorso a Venezia è un insulto al nostro paese e alla nostra intelligenza."
Coraggio Italia! ti rimangono sempre la pizza ed il mandolino, non disperare.
Il peggio non è mai morto, diceva la nonna. E per vedere il film più brutto in assoluto (ad oggi) mi sono pure svegliato alle 6 di mattina. Ovviamente anche questo in concorso :
3 coeurs di B. Jacquot
Irrealismo al massimo, è praticamente un film di fantascienza.
Squallidi amori senili spacciati per profondi.
Un uomo incontra una donna, poi si danno appuntamento ma lui ha un malore e deve rinunciarci, così si perdono di vista.
Poi ne incontra un'altra, si sposano, ma poi scopre che è la sorella della prima.
Questo è il DRAMMA! XD
Io mi chiedo: e allora? Dov'è il problema? Perchè quella colonna sonora da tragedia mentre lui prende il caffè o guida? E' proibito farsi la sorella di una donna con cui hai parlato un paio d'ore una sera? Senza poi nemmeno sapere che lo fosse?
L'unica soluzione possibile è: il regista è un Nerd Grasso di Internet®, e non ha idea di cosa siano le relazioni tra le persone.
Dopo 5 anni, dopo averci fatto un figlio, l'uomo si fa pure l'altra sorella ed in ultima ha di nuovo un malore. Fine.
la Gainsbourg sprecatissima in un film senza nerbo, vecchio, tonto e superfluo. Immagino sia tratto dalla famosa serie si libri per vedove: "Harmony".
E, poi, diciamolo, cribbio: due donne che non cambiano pettinatura in 5 anni è un'assurdità totale
Manglehorn di D. Gordon Green (quello del bel Joe di due anno fa qui al Lido) e con la vecchia signora delle pulizie che si è sostituita ad Al Pacino
Per la seconda volta qui al Lido il Pacino che gioca la svilente carta della carineria dei vecchi. Un film che non ha nessun motivo di interesse.
Ero più attratto da twitter che dal film. E di twitter praticamente me ne frego.
Sarebbe questo il riscatto senile dell'attore dopo i fasti di un tempo? Fare sempre lo stesso vecchio gobbo in ogni singolo film in cui recita?!
Da ricordare la scena del vecchio rintronato che racconta la sua storia ad altri suoi simili: la perfetta metafora che descrive l'intera pellicola.
Ich seh ich seh di Severin Fiala, Veronika Franz
Un film horror della moglie di Ulrich Seidl, un uomo dal talento contagioso capace di creare una vera e propria scuola.
Seidl è oggi quello che Tarantino è stato negli anni 90. Cioè la più grande mente cinematografica vivente del momento.
Un film praticamente perfetto. Incredibilmente angosciante, imprevedibile e violentissimo. Anche senza le scene efferate basterebbe la storia a lasciare un segno indelebile.
Fare un horror che funzioni, oggi, è una sfida persa in partenza, questo film non solo la vince ma si impone come secondo grande capolavoro visto qui alla Mostra, di nuovo fuori concorso
Sono impressionato dalla potenza artistica di questa corrente austriaca.
Imperdibile!
Metamorphes di Christophe Honoré
Mera sequenza casereccia di rivisitazioni in chiave sexy prevalentemente omo-erotiche di alcuni racconti dell'omonimo poema mitologico di Ovidio.
Qualche Tetta®, un paio di full frontal maschili e soprattutto la ressa per uscire di sala dopo solo pochi minuti di proiezione. Davvero, tra il buio e la porta stretta la gente si accumulava e sgomitava per andarsene. Tra quella scenetta comica e le immagini a video mi sono divertito molto.
Al posto di perdere tempo guardando questi miti greci in chiave gay con attori amatoriali che regalano più che altro tragici momenti di comicità involontaria consiglio un paio paio di podcast di Eva Cantarella, in 40 minuti più classe e più arte di quanto questo film non potrà mai avere.
Loin des hommes di David Oelhoffen con Viggo Mortensen
Medioriente, rivolte e lunghe caminate nel deserto. Viggo Mortensen deve accompagnare un prigioniero verso la città dove verrà giudicato. Nel lungo cammino dovrà scontrarsi con tutto l'orrore della guerra.
Suona già visto e sentito ma il regista riesce in qualche modo a conservare un ermetismo sia di immagine che di azione capaci di rendere interessante un'avventura altrimenti molto facile da sbrodolare.
Uno dei migliori in concorso, vista la qualità media, ahinoi.
Messaggio modificato da lordevol il 01 September 2014 - 10:22 AM