Ki-Rei?- The Terror Of Beauty
Giappone, 2004. Di Katsuya Matsumura (All Night Long).
Yoko è un'avvenente chirurgo di successo, con una vera e propria ossessione del suo corpo. Esuberante, competitiva ed ambiziosa, Yoko si sconterà con Yoshie, una fanciullina che è esattamente il suo opposto: brutta, timida e priva di alcuna autostima. Una ragazza che afferma di aver smesso di guardarsi allo specchio da quando aveva dieci anni e che trova come unico sbocco la via dell'operazione chirurgica. Porge quindi, un bel gruzzolo di banconote a Yoko, obbligandola a farsi operare. Ma Yoko non sa che presto cadrà in un feroce incubo: Yoshie ad ogni operazione ne chiede subito una successiva, fino a rendere paranoica la dottoressa e a farla sprofondare in un circolo di morte e sangue...
Katsuya Matsumura, dopo l'infinita serie "All Night Long", tuttora inconclusa, ritorna con un horror interessante e polisemico: "Kirei?". Presentato come un futile gore di serie-z, "Kirei?" è in realtà un interessante film psicologico che si snoda solamente negli ultimi dieci minuti in un delirio gore nemmeno tanto disgustoso. Un po' come "All Night Long", anche "Kirei?", dunque, è più improntato sulla descrizione psicologica e caratteriale dei personaggi, più che sull'elemento horror. Proprio per questa sfaccettatura, sia che questo "Kirei" che la saga "All Night Long" non sono esattamente riconducibili al cinema di genere. C'è sempre un'impronta drammatica, cruda e sempre più vicina ad un Miike più timido ed incapace di osare, che si snoda in sceneggiature convulse, ma che non lasciano del tutto insoddisfatti.
A rendere perplessi è più che altro il corredo tecnico: la regia è quasi amatoriale, la fotografia inesistente e gli effetti splatter francamente poco riusciti. Per fortuna c'è la recitazione: se la protagonista recita in modo quasi insulso (perdoniamola, va! E' un'esordiente), il resto del cast è convincente e ricco di nomi affermati.
Asuka Kurosawa, ad esempio, è l'attrice che fece la sua porca figura nel capolavoro "Snake Of June", con miniminigonna attillatissima, tacchi a spillo e in grado di darsi piacere estremo sotto la pioggia: qui, appare invece decisamente abbruttita, per calarsi meglio nella parte. Probabilmente le avrebbe sicuramente calzato a pennello il ruolo della dottoressa, interpretato in modo pedestre dall'esordiente Miki Asakura.
Incredibile poi, per uno come Matsumura, il ricorso ad espedienti tipici dell'horror (tensione canzonata da violini impazziti, scatti improvvisi e rumori disturbanti) che mai prima d'ora e mai più ha sperimentato e sperimenterà.
Un film interessante, di certo non una cafonata come mi aspettavo che fosse prima di prenderne visione. Una visione acida sul potere della chirurgia estetica e sulla vanità femminile. Non male, di certo non un film memorabile, ma una visione la merita senz'altro.