Holy Flame of the Martial World
Titolo originale: Wu lin sheng huo jin
Nazione: Hong Kong
Anno: 1983
Durata: 85 minuti
Regia: Lu Chin-Ku (Tony Liu)
Cast: Max Mok, Leanne Lau, Yung Jing-jing, Jason Pai
Traduzione: Kasumi
Revisione: fabiojappo
Trama. Fratello e sorella vengono separati ancora in fasce dopo che i loro genitori sono stati uccisi nel tentativo di difendere il segreto della Fiamma Sacra, arma leggendaria del mondo delle arti marziali. Lui viene allevato da un maestro giusto e saggio mentre lei, a sua insaputa, da una degli assassini dei genitori. Diciotto anni dopo arriva il momento della resa dei conti.
Recensione di Stefani Locati (Hong Kong Express)
Tony Liu (Liu Jun-guk nella traslitterazione cantonese) non si ferma di fronte a nulla pur di intrattenere. A guardare la storia nuda e cruda, non parrebbe discostarsi troppo dall'usuale mix di incomprensioni, vendette incrociate e lealtà messa in dubbio. Fratello e sorella vengono separati fin da piccoli. I loro genitori, che cercavano di difendere il segreto della holy flame, l'arma più potente del mondo delle arti marziali, sono stati brutalmente uccisi. Diciotto anni dopo, i due ormai cresciuti, è fissato un duello che ripari i torti subiti. Solo che il ragazzo, Tien Sau, è allevato da un maestro giusto e saggio, pur se eccentrico, mentre la ragazza, Dan Fung, è custodita a sua insaputa da una degli assassini dei genitori. Quando arriva il giorno dello scontro, i due si ritrovano dunque relegati in fazioni opposte.
Fosse tutto qui, "Holy Flame of the Martial World" si ridurrebbe alla solita variazione sull'eterno tema dei fratelli costretti dagli eventi a confrontarsi, con la forza dei legami familiari a fare da incognita per l'esito della lotta. Lo standardizzato contenitore è però riempito di tali e tante invenzioni da far strabuzzare gli occhi, fin quasi a far cadere la mascella per lo stupore. In effetti nulla può preparare alla debordante catena di geniali assurdità che si riversano sullo schermo con una esuberanza e una gioia fuori controllo. Lotte all'ultimo sangue contro ideogrammi giganteschi fosforescenti, risate mortali, cadaveri di demoni verdi (dall'improbabile accento inglese) prontamente resuscitati, dipinti giganteschi che si animano per dar battaglia, fantasmi volanti assetati di sangue, membri del clan del sangue con le braccia dipinte nei colori più improbabili, ragazze che infilando un dito nel torace morto di serpenti ottengono poteri incredibili.
Un guazzabuglio stordente, ma dotato di una sua coerenza interna, acuito dai toni generali da commedia, come rivela già l'incipit, in cui le otto principali scuole di arti marziali inseguono il miraggio della holy flame quasi siano un branco di lupi assetati di potere. Il tutto è inframmezzato da abbondanti dosi di duelli acrobatici (troppo) velocizzati e zeppi di wire work. Il limite è purtroppo insito nella formula: tutte le trovate più divertenti si esauriscono nella prima, frenetica mezz'ora. La seconda parte mantiene alto il ritmo, ma si adegua a tirare le fila della vicenda senza ulteriori sbavature. Gli effetti speciali sono risibili anche per l'epoca, ma svolgono egregiamente il loro compito primario: divertire. Per questo, pur nelle sue imperfezioni, e nonostante le numerose zone d'ombra della storia, la recitazione sopra le righe, i costumi stravaganti, "Holy Flame of the Martial World" è film da riscoprire, godere, gustare - pervaso com'è da un sense of wonder ingenuo, forsennato, intramontabile.
Commento di Kasumi
Condivido in toto quanto detto dall'ottimo Stefano Locati, ma mi sento di consigliare questo film esclusivamente ad un pubblico di appassionati del genere, gli altri potrebbero restare molto delusi.Ha sicuramente qualche punto di forza: a partire dalla simpatica musichetta iniziale troveremo il classico film ShawBros anni 70-80 con scenografie oniriche, costumi sfarzosi dai colori accesissimi, super maestri di Kung Fu magico un po' strampalati, ma che quando entrano in scena fanno la loro figura e risultano simpatici e ben caratterizzati. Tra i difetti: un montaggio dei combattimenti spesso troppo veloce, effetti speciali di serie C, alcune trovate veramente pacchiane che scadono nell'umorismo demenziale e a volte persino becero, una certa ridondanza nei fittissimi dialoghi che a dispetto della storia abbastanza semplice arrivano a sfiorare le 1400 battute. La partenza del film è sicuramente discreta, ma poi pian piano si va un po' arenando verso il prevedibile finale e raggiunge come valutazione personale una sufficienza molto striminzita.
A chi è interessato a questo curioso lavoro, auguro una buona visione.
SOTTOTIOLI
(versione BFRip)
Holy.Flame.Of.The.Martial.World.AsianWorld.zip 32.68K
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Messaggio modificato da fabiojappo il 14 June 2012 - 10:54 AM