Crazy Thunder Road
- Kuruizaki sanda rodo -
(1980)
'97
Regia: Sogo Ishii
KYOEISHA/DYNAMITE Production
I bikers della città, sempre più schiacciati dalla presenza della Polizia, decidono di coalizzarsi in un'unica alleanza (La Elbou) rinunciando a comportamenti da teppisti, in particolare all'uso delle moto, simbolo stesso di libertà. Come spiega uno dei capi banda, diventeranno dei "loveable" riders.
In particolare, il leader massimo tra le gangs cittadine (I Maboroshi Kamikazes), Ken, si lascia trascinare dall'amore per una ragazza perdendo di vista i suoi doveri nei confronti dei compagni.
Una frangia dei Maboroshi si dimostra l'unica non favorevole allo scioglimento e all'armistizio con le rivali. Cosicché Jin, figura carismatica, scontrandosi contro il volere di tutti, prosegue con i Maboroshi ma scatenando una caccia all'uomo contro di lui. Verrà salvato dall'arrivo di Takeshi, un vecchio membro fondatore dei Maboroshi, che ha istituito una fantomatica forza militare nella quale riuscirà a convogliare i
membri delle gangs mediante lavaggio delle loro giovani menti prospettando loro l'obiettivo idealistico della difesa nazionale. Jin inizialmente cederà ma la propia indole lo porterà ad abbandonare presto le regole e la disciplina ritornando sulla strada. Questo porterà a conseguenze di violenza sempre maggiori.
Il film fa parte del primo periodo di Sogo Ishii, quello più riottoso ed anarchico. Girato a soli 23 anni, biker e membro lui stesso di una band punk.
Se il successivo "Burst City" era più esplicito nella denuncia contro il potere, in "Crazy Thunder Road" questo è raccontato sottoforma di metafora.
Ci sono tre elementi in questo film: la rinuncia alla propia libertà, la negazione del potere e l'istituzione militare.
Jin è una figura disperata e destinata all'autodistruzione pur di restare libero col suo stile di vita.
Non sembra avere paura di niente, perennemente rabbioso come il vulcano che si staglia coi suoi fumi ad avvolgere la carcassa di una misteriosa moto nei primi istanti del film.
Jin ormai abbandonato si rifugerà in luoghi sempre più ai margini come scheletri di enormi edifici abbandonati e sarà pronto alla vendetta finale aiutato dai fantasmi che vi dimorano.
La figura militare è mostrata in modo grottesco, gli addestramenti a colpire il nemico raffigurato da un fantoccio, le marce sotto la neve, la bandiera giapponese che si staglia imponente...tutto questo per tenere sotto controllo le nuove generazioni prive di ideali e per questo illuse.
Le musiche punk-rock sono un altro emblema della libertà che cozza volutamente con le immagini militar-fasciste e sono ancora queste musiche ad accompagnare l'ultimo viaggio di Jin lontano dalla città in direzione di quel vulcano.
La dedica finale a tutti i "crazy bikers" è un esplicito e preciso attacco contro il potere.
Messaggio modificato da fabiojappo il 05 June 2014 - 07:11 PM