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[NEWS] Fumetti razzisti in Giappone


37 risposte a questa discussione

#1 Akira

    Undertaker

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Inviato 03 December 2005 - 03:01 PM

Tokyo - Nel fumetto "Odio la Korean Wave" una ragazza giapponese esclama: "Non è esagerato dire che è stato il Giappone ad edificare la Corea del Sud odierna!". In un altro punto, qualcuno dichiara: "Nella cultura coreana non c'è niente di cui si possa andare fieri".
Nel fumetto "Introduzione alla Cina", che ritrae i cinesi come un popolo depravato ossessionato dal cannibalismo, una donna di origini giapponese dice: "Prendete la Cina di oggi, i suoi principi, il pensiero, la letteratura, l'arte, le scienze, le istituzioni. Non c'è niente di interessante".

Questi due fumetti, che descrivono cinesi e coreani come popoli incivili e raccomandano un atteggiamento intransigente nei loro confronti, sono diventati un successo clamoroso in Giappone negli ultimi 4 mesi. La poco lusinghiera raffigurazione dei vicini asiatici e i contenuti indelicati, spesso offensivi, sono un segnale del peggioramento delle relazioni tra Giappone e il resto dell'Asia.
Questi fumetti evidenziano anche le antiche difficoltà dei cittadini dell'impero del Sol Levante nei rapporti con gli altri Paesi asiatici e col proprio senso di identità, assimilabile all'estraneità percepita dai britannici nei confronti dell'Europa continentale. La storia giapponese, per gran parte dell'ultimo secolo e mezzo, è stata guidata dall'obiettivo di diventare più simile all'Occidente. Oggi la sfida di Cina e Corea del Sud alla posizione di Tokyo come leader economico, diplomatico e culturale dell'Asia, sta ispirando sussulti xenofobi.
Kanji Nishio, studioso di letteratura tedesca, è presidente onorario della Società giapponese per la riforma dei libri di storia scolastici, l'organizzazione nazionalista che si batte per far eliminare i riferimenti alle atrocità commesse dal Giappone durante la guerra dai libri di testo per la scuola media inferiore. Nishio dice che niente è cambiato dal 1885, quando uno degli intellettuali più importanti del Paese, Yukichi Fukuzawa, disse che il Giappone doveva emulare le nazioni occidentali più avanzate e prendere le distanze dagli arretrati Paesi della regione, in particolare Cina e Corea.
"Mi chiedo perchè non abbiano fatto nessun progresso", dice Nishio. "Non cambiano. Mi chiedo perchè Cina e Corea non abbiano imparato nulla".
Nishio, che ha scritto un capitolo dell'albo a fumetti sulla Corea, dice che il Giappone dovrebbe cercare di tagliare i ponti con Cina e Corea del Sud, come raccomandava Fukuzawa. "Attualmente, non possiamo ignorarle", dice. "Economicamente è difficile. Ma nei nostri cuori, psicologicamente, dobbiamo rimanere sereni e mantenere quell'atteggiamento".
La realtà di una Corea del Sud capace di competere col Giappone ha colpito con forza il Paese nel 2002, quando le due nazioni organizzarono congiuntamente la Coppa del Mondo di calcio e la nazionale di Seul fece più strada nella competizione. Contemporaneamente, arrivò la cosiddetta Korean Wave (onda coreana), che travolse il Giappone e il resto dell'Asia, invadendo tutto il continente con film, musica e sceneggiati televisivi sudcoreani. Questa moda ha fatto nascere una controtendenza, in particolare su internet. Sharin Yamano, il fumettista autore di "Odio la Korean Wave", diede il via allora alla sua striscia, sul suo sito web.

Fino a quel momento i due albi, ognuno dei quali lungo più o meno 300 pagine e dal costo equivalente a circa 8,5 euro, non hanno ricevuto grosse critiche da parte di funzionari pubblici, intellettuali o grandi mezzi di informazione.
In molti dei nuovi fumetti, i personaggi giapponesi hanno fattezze occidentali, come in "Introduzione alla Cina", che ha venduto 180.000 copie.
Ko Nunyu, 66 anni, scrittore nato a Taiwan e fieramente filogiapponese, che ha realizzato la sceneggiatura del fumetto, dice: "La sola cosa interessante che abbia da offrire la Cina è il Cibo".

articolo scritto da Norimitsu Onishi per il New York Times, tradotto in italiano da "La Repubblica"

#2 polpa

    It’s Suntory Time!

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Inviato 03 December 2005 - 03:10 PM

... che teste di minchia...

#3 mizushima76

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Inviato 03 December 2005 - 03:57 PM

polpa, il Dec 3 2005, 04:10 PM, ha scritto:

... che teste di minchia...

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Quoto ;) ...

Notare la professione di Kanji Nishio ---> Studioso di letteratura TEDESCA . Con tutto il rispetto per la grande letteratura dei nostri amici teutonici, in questo caso, il suo interesse mi sembra un po' sospetto.

----> VicePresidente del Comitato per il Ritorno alla Gloria del Forum di Asianworld <----
----> Co-fondatore del Comitato contro Cecilia Cheung e Kelly Chen <----
----> Vicepresidente orgoglioso e alla pari del "Ken Matsudaira and family fan club" <----
DANDY GAY LOVER
Suntorizzato il 23/03/2007


#4 Netstorm

    Operatore luci

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Inviato 03 December 2005 - 05:21 PM

Mah...quanta tristezza!
Grazie Akira per la new
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Carpe diem, quam minimum credula postero.

.:In Work: Kuchu Teien (Hanging Garden):.

#5 TomFrost2

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Inviato 03 December 2005 - 05:30 PM

I giapponesi sono sempre stati un po cosi'.
E sarà sempre peggio visto che la Corea del Sud e anche la stessa Cina stanno andando come treni praticamente in tutti i campi.
Spero sempre che l'intelligenza metta pero' fine a questa triste cosa ma non vedo la voglia di cambiare le cose nel governo di Tokyo, purtroppo (vedi il revisionismo storico davvero vergonosco che è in atto nel Sol levante sui libri di testo scolastici).

;)

#6 TheReal O

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Inviato 03 December 2005 - 06:34 PM

Ma perché vi stupite di queste cazzate? Parlo dell'articolo, non vi accorgete quanto è maledettamente politicizzato. non vi accorgete quanto veramente questa moda pro-cino, pro coreana, stia portando queste cazzate mediatiche di cui riempiono d'inchiostro i giornali. I giapponesi razzisti? Lo sono sempre stati e sempre lo saranno (ma badate bene che non è il razzismo che conosciamo noi occidentali, come tenta di farlo passare quel coglione di giornalista), non è certo perché ora la corea ha un buon sviluppo che questo sentimento aumenta. Raga, aprite un po' gli occhi e non fatevi imbambolare da questi articoli scritti da coglioni che non sanno minimentante di cosa stanno parlando. Ho letto questo articolo sul giornale, vedete le didascalie sotto le foto (c'è l'immagine del video dei daft punk, quello a cartone animato con sotto scritto che si tratta di un fumetto razzista. Non solo non è razzista quel video, ma non è neanche un fumetto!) per capire che non hanno senno di causa. Basta prima che sbrocco, ma ci sarebbe ancora tanto veleno da sputare. Ricordate che i giornalisti cono la peggiore categoria e sono le ultime persone di cui fidarsi. Ma voi fate come volete!
O

EDIT: riguardo al revisionismo, non vedo come possiamo criticarlo noi, la nostra condizione è ancora peggiore, non abbiamo un'identità nazionale e le balle che stanno scritte sui libri nostri non gli viene in mente a nessuno di smentirle. Abbiamo ancora un partito con sopra disegnata falce e martello (simbolo che è stato portavoce di stragi gravi quanto le bandite croce celtiche o svastiche). Quando una mia amica rumana ha visto quel simbolo è sbiancata dall'orrore. Il revisionismo giapponese è giusto e legittimo, perfettamente in linea con la loro cultura e storia, messa a repentaglio dagli americani. Scusate lo sfogo ma ste cose me fanno incazzà troppo!!!

Messaggio modificato da TheReal O il 03 December 2005 - 06:49 PM


#7 TomFrost2

    Cameraman

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Inviato 03 December 2005 - 07:08 PM

Mbho', falce e martello qui in Italia hanno contribuito alla nostra liberazione ma qui si va a fare discorsi un po troppo politici, mi sembra e si finirebbe sempre in una bella rissa :em16:

Su una cosa si puo' essere tutti daccordo : che molti giornalisti dei nostri tempi sono davvero "imbarazzanti" per non dire di peggio ;)

#8 _Benares_

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Inviato 04 December 2005 - 10:04 AM

mah... sinceramente non mi stupisco poi tanto, casi più o meno simili di manga e anime ultranazionalistici c'erano già stati, tipo Silent Service o Zipang di Kaiji Kawaguchi

certo la cosa resta comunque deprecabile, IMHO.

#9 sonoro

    Nippofilo

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Inviato 04 December 2005 - 12:11 PM

quoto Real O. E' vero si che i giapponesi si dimostrano spesso razzisti ma non bisogna neanche fare di tutta l'erba una fascio.
Per quanto riguarda l'articolo mi sembra palese che sia scritto dal solotio americano a cui prude ancora il culo per la questione Pearl Halbour .E vi assicuro che ne ho sentiti ancora oggi tanti, rispoleverare quella faccenda quando si parla di Giappone.
NICKMATTEL E' UN NANO SFIGATTO





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