Genroku Chushingura
Durante il periodo Tokugawa (1603 - 1868) era costume che alcun inviati della corte imperiale di Kyoto facessero annualmente visita al palazzo dello shogun di Edo, l'attuale Tokyo, in occasione delle festività di fine anno. Nel 1701, Asano Naganori, signore del dominio di Ako, fu incaricato di ricevere gli invitati in veste di rappresentante dello shogun. A capo delle cerimonie protocollari era invece Kira Kozunosuke, che, si ritiene, trattò Asano con arroganza ed evitò di istruirlo a dovere sugli aspetti meno familiari del protocollo. Durante il terzo giorno del ricevimento, Asano, probabilmente provocato dall'atteggiamento di Kira, estrasse la spada e si lanciò contro il maestro cerimoniere... Ad Asano venne così ordinato di fare "seppuku" e le sue proprietà furono confiscate. Quarantasette suoi samurai, guidati da Oishi Kuranosuke , giurarono però vendetta[...]
l'evento si trasformò subito in leggenda e i samurai guadagnarono immediatamente lo statuto di veri e propri eroi [...].
Il successo della storia dei 47 'ronin' è proseguito ininterrotto fino ai giorni nostri attraverso il moltiplicarsi delle versioni drammatiche, delle rappresentazioni teatrali - immancabile l'appuntamento annuale ai 'Kabuki-za' di Tokyo - delle ricerche storico-critiche, degli innumerevoli adattamenti cinematografici. Le ragioni di una tale popolarità, che si protrae da più di due secoli, vanno probabilmente rinvenute nella capacità del 'Chushingura' di far affiorare alcuni archetipi dell'inconscio collettivo giapponese: il senso della fedeltà, il conflitto tra 'giri' e 'ninjo' [...] e la solidale appartenenza a un gruppo attraverso cui l'azione del singolo si giustifica e trova forza.
Nel clima di guerra del 1941 la Shochiku, casa di produzione che nel complesso meno di altre si era allineata alle esigenze del regime, decide che è venuto il momento di farsi più compiacente rispetto a tali esigenze e mette in cantiere - col totale appoggio delle autorità - una nuova versione del 'Chushingura', che annuncia come la più spettacolare di tutti i tempi e che affida alla Koa, una casa di produzione formata per l'occasione [...].
La Shochiku voleva un 'Chushingura' spettacolare, popolare e tradizionale; Mizoguchi, invece, propose l'adattamento di un testo assai austero, dall'andamento quasi filosofico, fatto di lunghe scene di dialogo [...].
La lavorazione si protrae per otto mesi, dal luglio 1941 al febbraio dell'anno successivo. Le spese superano di molto il bilancio previsto [...]. All'epoca anche un film di grande sforzo produttivo non costava più di 100.000 yen, la prima parte di 'Chushingura' ne era costata 530.000 [...].
Il film piace all'autorità, solleva però un debole interesse critico [...] e, quel che è peggio, viene ignorato dal pubblico.
Le ragioni dell'insuccesso di 'La vendetta dei quarantasette ronin' sono abbastanza evidenti, nascono dalla scelta più clamorosa compiuta dal regista, quella di mettere in ellissi il vero e proprio climax spettacolare della vicenda: l'assalto al palazzo di Kira [...]. Le circa quattro ore di film rifiutano quasi del tutto azioni di tipo spettacolare, lo spirito e il ritmo del racconto sembrano più vicini all'andamento del 'noh' piuttosto che a quello del 'kabuki', i toni sono austeri e ieratici, gravi e solenni [...]. La scelta di non mostrare la vendetta assume nei fatti un'esplicita connotazione politica.
Sato Tadao sottolinea come estraneo a Mizoguchi fosse anche il tema della fedeltà del samurai. Tuttavia, continua acutamente lo studioso giapponese, se mutiamo prospettiva e definiamo lo spirito del samurai come uno spirito che consiste nel saper vivere la propria fortuna come il proprio declino, mantenendo costantemente una ferma attitudine conforme a certi modelli di comportamento - quali la dignità, l'eleganza della forma, il contegno, la risolutezza interiore - ebbene Mizoguchi è riuscito, tramite l'eleganza stessa del proprio stile, a rappresentare compiutamente e con grande intensità quello che è uno degli aspetti chiave del 'bushido'[...].
Ciò che poi nel film evidenzia in modo esplicito la poetica mizoguchiana è, come nota Keiko McDonald, l'importanza che assume il sacrificio femminile. Tre sono le donne della storia: la signora Asano, la moglie di Oishi e Omino, la fidanzata di Isogai, un giovane samurai unitosi anche lui alla vendetta [...]. Tre donne dunque, che pur divise da classi sociali diverse, esprimono uno stesso senso del sacrificio e di abnegazione, un'eleganza e un contegno pari a quelli prescritti dal codice del samurai. Ma nel contempo anche tre donne sofferenti e vittime di assurde regole feudali che antepongono a ogni cosa un astratto e assurdo senso del dovere.
Con le sue tre ore e trentacinque minuti i centosessanta piani che lo compongono e una durata media di ogni inquadratura pari a un primo e venti secondi 'La vendetta dei quarantasette ronin' è il film in cui Mizoguchi porta all'estremo la sua pratica del 'one scene, one shot' e, più in generale del 'long take'. Alcuni di essi possono essere letti come veri e propri vertici espressivi dell'intero cinema del regista [...].
(Dario Tommasi, Kenji Mizoguchi, Il Castoro Cinema, pp. 84-90)
Per tutti coloro che, come me, amano tantissimo questo genio del cinema del XX secolo, consiglio caldamente la monografia di Dario Tommasi, dalla quale ho preso questi estratti: agile, completa, informata e a prezzo decisamente conveniente.
Titolo originale: Genroku Chushingura
Regia: Mizoguchi Kenji
Anno: parte I (1941) - parte II (1942)
Nazione: Giappone
Genere: Drammatico
Durata: 241m
Sceneggiatura: (da un'opera di Mayama Seika) Hara Kenichiro, Yoda Yoshikata
Prodotto da: Shirai Shintaro (Shochiku)
Musiche originali: Fukai Shiro
Fotografia: Sugiyama Kohei
Scenografia: Mizutani Hiroshi
Assistente alla regia: Kaneto Shindo
Interpreti: Arashi Yoshizaburo (Asano Takuminokami), Ichikawa Uteimon (Tokugawa Tsunatoyo), Kawarasaki Chojuro (Oishi Kuranosuke), Kawarazaki Kunitaro (Isogai Jurazaemon), Kawazu Seizaburo (Hosokawa Etchumori), Mimasu Mantoyo (Kira Kozunosuke), Miura Mitsuko (La moglie di Asano), Nakamura Kanemon (Tomimori Sukeimon), Takamine Mieko (Omino);
Altri film di Mizoguchi presenti in archivio:
Vita di Oharu, Donna Galante (1952)
I Racconti della Luna Pallida d'Agosto (1953)
L'Intendente Sansho(1954)
Gli amanti crocifissi(1954)
Spero che sarete indulgenti con la mia traduzione, perché i sottotitoli inglesi erano un po' imprecisi e lacunosi. Ne approfitto per ringraziare Yamaarashi, per avermi fornito i sottotitoli mancanti della prima parte del film e Polpa, per avermi ceduto questa traduzione che sono felicissimo di presentare.
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Loyal 47 Ronin, The - La Vendetta dei 47 Ronin
Messaggio modificato da Kiny0 il 24 October 2012 - 10:15 AM