Ho atteso pazientemente e mi sono gustato la versione Blu-ray targata
Criterion....

Mah.... come ha scritto il prode
polpone...
polpa, il 14 October 2007 - 06:39 PM, ha scritto:
....questo è innanzitutto un film sul dolore (quello grande) e sulla solitudine di chi soffre.
Dell'impossibilità di condividere davvero una sofferenza con qualcuno.
ESATTO. Della "questione divina" poco mi importa... quella fa parte del processo di elaborazione del lutto vissuto dalla protagonista.
Il film srotola perfettamente un tappeto di dolore, angoscia, solitudine, smarrimento, rabbia e impotenza sul quale cammina faticosamente la bravissima protagonista. Davvero esemplari gli sforzi che la donna compie nel cercare di soffocare o - quantomeno - lenire l'inferno che cova interiormente. Ci ha provato ma...... non può farcela, è troppo grande, troppo intenso... le fa bruciare la pelle, le chiude lo stomaco, le toglie il respiro, le strappa l'anima con violenza e la corrode fino alla radice del suo essere.
L'unico modo per cercare di ritrovare parte della serenità ed equilibrio mentale perduti, è quello di esternare questa afflizione senza fine.... e così è successo. Lo si evince chiaramente osservando la parte finale della pellicola, dove la donna - finalmente - si lascia andare e diventa più disinibita.... ma per necessità! Ne ha un estremo bisogno, non può permettersi di fingere, di mostrare alla gente del luogo (quasi tutti dei bigotti che conducono un'esistenza davvero squallida, falsa, prestampata, "di comodo") dei sentimenti che non le appartengono....
E, paradossalmente, l'unica figura che alla fine riesce (apparentemente) a sopportare è quest'uomo che ha cercato (in maniera più o meno velata) di tenere a distanza per tutta la durata del film.
I due hanno in comune la "non-accettazione", seppur per motivi completamente differenti:
- La donna non vuole arrendersi all'idea della tragedia appena vissuta (considerando anche che la persona che le ha arrecato così tanta pena sembra aver ottenuto la pace interiore, che poi era ciò a cui lei stessa aspirava al fine di fuggire dal dolore che la divorava... insomma, un'autentica beffa!).
- L'uomo, invece, si ostina nell'inseguire il sogno di avere una relazione con questa donna completamente distrutta dagli ostacoli che la vita le ha piantato lungo il cammino. Non si ferma nemmeno di fronte all'evidenza, neanche quando viene palesemente ridicolizzato dalla protagonista stessa. In effetti ha fatto un po' di tenerezza anche a me.... ma non solo, ho altresì provato un sentimento di rabbia mista a rispetto per la figura di un uomo deciso a continuare imperterrito per la sua strada, non importa quanto sia inutile, stupida.
È questo il genere di film che cerco, cribbio!
Splendido.
Messaggio modificato da JulesJT il 06 November 2013 - 03:16 AM