41 risposte a questa discussione

[Akira]

A quanto pare basta cercare al momento giusto!

[koroshiya 1]

Akira, il Aug 27 2007, 07:48 PM, ha scritto:

A quanto pare basta cercare al momento giusto!

[paolone_fr]

...e va bene, a questo punto non mi posso tirare indietro: avrete sia Final Victory che Nomad - a suo tempo, naturalmente...


EDIT: grazie a tutti per le indicazioni!

Messaggio modificato da paolone_fr il 28 August 2007 - 11:19 AM

[Smilla]

Grande e gustosissimo Tam, visto in sede Far East qualche mese addietro.
Un super grazie ragazzi per la release, davvero gradita.

Adesso aspetto con gioia le prossime promesse da Paolone

[koroshiya 1]

Bellissimo wuxia dove le donne hanno un ruolo fondamentale, che fa rifelttere sulla crudeltà del destino, girato da un autentico maestro della new wave hkonghese... complimenti al subber e al revisore, un film che non poteva (e non doveva ) assolutamente mancare su questi lidi

VOTO: e mezzo

naturalmente mi unisco a smilla nell'attesa di altre succose release di film dell'immenso patrick

[polpa]

Drammatico, rovente, romantico: il wuxia "eretico", come piace a me.

[François Truffaut]

Fondamentalmente è una parabola venata di confucianesimo su un uomo di spada che brama la gloria, il prestigio, la fama, per poi arrivare a scoprire che non valgono la vita di sacrifici e di pene (sentimentali in primis) che comportano. E' un po' la metafora del percorso di annullamento a cui va incontro a spada del titolo, esemplare prezioso che finisce per ritorcersi contro chi la possiede: da oggetto di vanto a fardello di cui disfarsi per evitare l'autodistruzione e quindi la perdizione.
Difficile esordire con un wuxiapian negli anni Ottanta, quando il genere aveva già dato il meglio con King Hu, Chang Cheh ed altri ancora. Eppure Tam è riuscito ad imbastire un prodotto degno di nota sul piano formale e dei contenuti, dove l'intrattenimento di grana fine viaggia di pari passo con una ricerca stilistica mai banale. Anche se le vicende del racconto ricalcano forme e situazioni trite e ritrite, per non dire alquanto consunte, Tam riesce a dare ad esse un nuovo smalto, finanche un inaspettato vigore, grazie ad uno stile non convenzionale, il cui punto di forza sta - come sempre nel cinema del regista - nella sintassi del linguaggio filmico, nel modo in cui le scene prendono vita, sono costruite al loro interno e vengono concatenate. E' un cinema quindi che si rifà al passato (non per nulla produce la gloriosa Golden Harvest...), ma che cerca di rinnovarne le basi. Niente a che vedere col post-modernismo, però. Mi è venuta la pelle d'oca in due o tre punti del film (soprattutto quelli girati in interni) in cui Tam rivela una capacità ammirevole per come ripropone i soliti cliché del genere con un gusto del tutto originale, che non è mai fine a se stesso perché ha il potere di creare suspense e sorpresa in chi guarda: spesso si ha la sensazione di assistere a qualcosa, se non di nuovo, di diverso. C'è da dire che una parte del merito spetta all'apporto dato dall'action director Ching Siu-Tung.
Tutto sommato, mi sembra che The Sword sia un wuxiapian che può reggere il confronto con quelli di illustri maestri del genere.

Voto: 7,5

Grazie per la proposta.

[kunihiko]

Patrick Tam, nel suo esordio cinematografico, confeziona un wuxia molto dinamico e moderno, uscendo dallo stereotipo del vecchio registro honkonghese, (del quale non sono un grande appassionato)
Toglie le ragnatele e la polvere della tradizione, donando al suo wuxia, una maggiore fisicità, senza perdere d'occhio gli aspetti melodrammatici.
Cupo ma non cupo come The Blade di Tsui Hark, drammatico ma senza scadere nella melassa.

[Blindevil]

"Wuxia intenso ed avvincente, che oltre a delle spettacolari scene d'azione non lesina una forte introspezione dei personaggi. Un percorso morale in cui si trova il protagonista, che dall'ossessione per diventare il più forte comprende il reale valore della vita, tra inganni, tradimenti, vendette in un'avventura dal sapore poetico che, nonostante i trent'anni dall'uscita, si difende ancor'oggi più che bene. Affilato."