Non e' un'opinione che perfino sul bacchettone TG5 siano circolati filmati di reporter inglesi inerenti tibetani e cristiani inginocchiati e fatti fuori con una pistolata in testa da soldati cinesi nei Longai (o come stracazzo li chiamate), non parliamo poi della criminale giunta militare birmana (stragi su stragi) che dalla Cina (ma anche dall'India) ha sempre ricevuto un fortissimo sostegno tramite armamenti, investimenti e aiuti di ogni tipo.
I cinesi onesti ma per vari motivi d'accordo con il regime cinese non hanno la minima idea di cosa siano i diritti umani (lo capiscono solo nel caso ci debbano mettere il naso personalmente) e quindi per quanto mi riguarda sono di diritto inseribili in una specifica categoria che andrebbe trattata in altra sede
In rete ci sono migliaia di filmati che testimoniano questo e quell'altro (anche se non trovo ancora certi filmati trooooppo autoesplicativi mandati in onda quando su Internet mancava tutta 'sta multimedialita'). Sono ANNI che girano servizi piu' o meno informativi, le Olimpiadi sono solo state occasione per allargare una platea che, strumentalmente o meno, doveva essere allargata per farla partecipe, successivamente con il proprio senso critico, a tali obrobri scansati/evitati perfino da chi si riempie la bocca di "forze del male" e "democrazia" (uno tra tanti: Giorgineee, un uomo, un "mito").
I reportage, anche se non troppo autoesplicativi, perfino dei nostri TG (perche' quelli dell'info UK, per esempio, sono moooolti di piu') non sono stati pochi (uno pescato a caso: Dossier TG ) e all'estero sono molti di piu' e soprattutto piu' crudelmente documentati.
Per quanto mi riguarda, non credo certo ai "comunisti che mangiano i bambini", credo invece che, visto quello che combina ancora oggi il regime cinese, Jasper Becker (corrispondente Eng di un giornale di "sinistra", The Guardian) non abbia detto balle quando denuncio' che, tra il 1959 e 1962, ci fu l'uccisione di bambini messi a bollire per concimare i campi durante il fallimento del grande balzo in avanti dell'economia voluto da Mao e che determino' una carestia con decine di milioni di morti.
I "fanatici spettatori" si trovano ovunque, sia tra i pro-tibet, sia tra i cinesi. dIE ha fatto un esempio di uno pro-tibet, io potrei farne altri tra certi cinesi nella mia facolta' che, complice il periodo mediatico tibet-olimpiadi sui nostri media, si sono spesso lasciati andare nelle aule studio (in uno stentato italiano e chissa' perche' volevano far sapere a voce alta le loro "sagaci" opinioni, poveri dementi...) a commenti di sterminio/sterilizzazione di Tibet e contestatori della Cina in generale.
Sinceramente ho iniziato con antipatia quando mi sono imbattuto in certe situazioni tipo quella in cui tre di loro sono arrivati in netto ritardo ad alcuni esami, facendoli ritardare (anche perche' con documenti non a posto), senza conoscere minimamente l'italiano e soprattutto fare pure gli incazzati con borbottiii/accuse di razzismo (termine in Italia sempre piu' abusato: molte leggi perfino dei governi inglesi laburisti, centro-sinistra, da noi sarebbero viste come un allarme razzismo nazionale) nei confronti di chi si stava spazientendo in aula, professori inclusi, visto che non parlavano nemmeno una virgola di inglese. Dover assistere sui treni all'uso della tenda verde parasole come un fazzoletto Tempo (questa mi si e' troppo inculcata, non potro' mai dimenticarla). Dover pazientare lasciando correre alcune discussioni inerenti arti marziali dove si incazzavano (pur non praticando loro alcuna arte marziale) se solo ci si azzardava a dire che in certi frangenti, specifiche arti marziali giapponesi e/o israeliane sono piu' idonee delle cinesi e bla bla.
Se in Paesi come Germania e Scozia (parlo di quelli che frequento/frequentato maggiormente, anche se va detto che con i pochi cinesi conosciuti in questi Paesi non ho mai avuto particolari problemi) io mi comportassi come i cinesi che ho conosciuto a Milano (o come altri extracomunitari presenti sul nostro territorio nei quali mi sono imbattuto), sarei stato immediatamente emarginato e sicuramente ci sarebbe scappato anche qualche calcio nel deretano.
Fortunatamente riesco ancora a stare calmo e a non generalizzare in negativo sui cinesi vedendo un cinese, ma le mie esperienze milanesi con loro e le loro opinioni ottenebrate su questa faccenda ormai mondiale, mi rendono il compito sempre piu' arduo.
Tu dIE dici che c'e' troppo un clima di moda anti-Cina, io invece dico che di incazzatura ce n'e' ancora pochissima, non nei confronti della nazione Cina, ma nei confronti di chi la governa (e che di fatto calpestano la storia millenaria di tale paese) e di chi acconsente al tutto.
Se solo la Cina non fosse di cosi' enorme interesse economico per tanti altri Paesi, ci sarebbero ferocissime critiche (e boicottaggi, embarghi, ecc.) anche da parte di quelli che oggi condannano a spada tratta quei paesi, pero' di scarso interesse economico, che compiono un decimo di quello che viene commesso dal regime altamente criminale cinese.
Che pena...
Comunque, per la cronaca, sono insolitamente d'accordo con i vari giornalisti sportivi Rai quando dicono che la cerimonia di apertura di questi giochi non e' stata all'altezza (pur partendo bene e con un bel finale/accensione fiamma olimpica) di quella di Seoul 88 (meno tecnologica, per forza di cose, ma con una migliore e piu' "sentita" rappresentazione di storia e tradizioni). Tramite loro (durante la cerimonia, mi pare tramite Ongarato) ho poi scoperto che quel regime patetico sta cercando di spingere anche un "Wu Shu comunista".
Messaggio modificato da Casval_Deikun il 19 August 2008 - 06:07 AM