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[NEWS] Far East Film Festival 15 (19-27 aprile 2013)


53 risposte a questa discussione

#28 lordevol

    Turbo Pucci Love Suntory revolution®

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Inviato 19 April 2013 - 03:21 PM

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il 06 April 2013 - 09:57 PM, ha scritto:

Quest'anno, per la prima volta dal 2006, non potrò venire a Udine. Rosico abbestia e già so che mi mancherete.
Con il feff cmq è un arrivederci al 2014:-)

NO! Non puoi farci questo!
Ora, davvero, Giovane® momoko, tacco 12, assolutamente.
Non che un tacco dodici possa far dimenticare il paolone. O che paolone ci assomigli. O che esso stesso porti i tacchi. O che li pretenda a letto dalle sue amanti. Comunque non lo spiffererei in giro.

A dopo, fascinosi amichetti di cinema!

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#29 Tanaka

    L'uomo che non ride mai

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Inviato 20 April 2013 - 02:01 AM

Travolto dalle pecorelle.

A domani mentre pascolano..

#30 Tanaka

    L'uomo che non ride mai

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Inviato 20 April 2013 - 10:25 AM

Ecco il vostro pastore preferito a rapporto.

Arrivo in affanno, grazie a Trenitalia, persi premiazione e corto (Jury) di Kim Dong-ho, raggiungo l'irreprensibile Lord, già ben posizionato in zona cosciottona britannica.

Sullo schermo, il fracassone The Berlin File del coreano Ryoo Seung-wan.
Spie e controspie tra Corea del Nord e quella del Sud in campo neutro berlinese. Tradimenti e avidità tra uomini, senza implicazioni politiche. In pratica si narra la storia della lotta per il controllo del traffico d'armi che transita per l'ambasciata nord-coreana. Il traffico è illecito e offre cospicui guadagni ma, per poterlo continuare in santa pace, c'è bisogno di silurare le oneste figure presenti in ambasciata tra cui l'eroe e la sua bella mogliettina. Scontati gli sviluppi tra inseguimenti, ammazzamenti, combattimenti e tutto l'armamentario abituale di action similari.
Il film è senza dubbio ben realizzato. Tecnicamente ineccepibile e con una sequenza d'azione che, tra ideazione, realizzazione e montaggio serratissimo, vale da sola la visione.
Però non coinvolge.
Colpa di alcune grossolanità (il cellulare che si autodistrugge dopo la lettura del messaggio, il siringone da veterinario per l'interrogatorio) o scarsa definizione dei rapporti tra i personaggi dovuta al'eccesso di scene d'azione, alla fine di chi vive o muore e come ci frega poco.

Due pecorelle distratte, più che addormentate

Il gregge si scatena col successivo It's me, It's me di Miki Satoshi con la superstar Kazuya Kamenashi.
Commediola tra il surreale e grottesco, che non diverte, irrita e genera sopori irresistibili.
Un giovane sfigatello (ma toh), dopo un furtarello, si trova coinvolto in una serie di scambi identità, duplicazioni di sè e lotte contro oscuri personaggi.
Il film non diverte.
Ogni tanto sento qualche risata che mi riporta alla dura realtà ma il più delle volte, quando la palbebra si risolleva, scopro che niente è successo perchè tutto succede: ci sono sempre più duplicati del protagonista, sempre più oscuri malvagi malconci, sempre più cambi d'identità. Ha un senso tutto questo? Non lo so e non mi frega.
Lord è già fuori che chatta con la cosciottona britannica e l'affascinante Sobek al mio fianco esce inveendo contro regista e produttori.

Dieci pecorelle

Messaggio modificato da Tanaka il 20 April 2013 - 10:30 AM


#31 Tanaka

    L'uomo che non ride mai

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Inviato 21 April 2013 - 10:10 AM

La seconda giornata parte saltando a piè pari, raccogliendo il saggio parere di Lord, Angel Home, storia di diversamente abili che, trattata in salsa teriyaky, poteva risultare letale.
Come disse il saggio: 'Non 'ho visto e non mi piace'.

Affrontiamo, invece, il police action Cold War dell'hongkonghese Longman Leuk.
Scordiamoci Dante Lam.
Questo action parte, prosegue e finisce liscio liscio, senza emozioni particolari, con un particolare chiave della storia che è talmente idiota da farmi calare ulteriormente l'interesse: dei ricattatori chiedono un riscatto alla polizia, la polizia gli mette a disposizione una somma, loro gli chiedono un terzo. La polizia non si insospettisce...
C'è di mezzo una lotta per il potere all'interno della polizia, la talpa corrotta, i figli degeneri e esplosioni ingiustificate.
Cosa sta succedendo al cinema di Hong Kong?

Quattro pecorelle e un agnellino noioso.

Dopo l'insalatona Lila, storica e rituale, riusciamo a vedere Raining in the mountain di King Hu. Nè film, nè regista hanno bisogno di commenti: mistica e wuxia per amanti del genere, del cinema, del buddhismo e della pennichella postprandiale. In quest caso è lecita perchè il film è onirico e le pecorelle ambigue: da zero a dieci, in base alle difficoltà digestive e alle capacità immaginative.

Il film successivo è il migliore, tra quelli proposti fin'ora: Lost in Thailand di Xu Zheng.
Girato con budget modesto, sembra abbia incassato 'più di qualunque altro film nella storia del cinema cinese'.
Si tratta di una commedia, un buddy movie, nel quale vediamo un giovane inventore\businessman, interpretato dallo stesso regista, andare in Thailandia a caccia del presidente della compagnia per cui lavora, al fine di farsi approvare il proprio piano di ricerca prima che il suo rivale in azienda faccia lo stesso. Nel corso del viaggio fa conoscenza con uno svalvolato fornaio, in gita per realizzare una serie di fantasie turistiche legate a quel paese. L'incontro tra i due, inseguiti dal rivale di Zheng, genererà una serie di disavventure comiche e surreali nella migliore tradizione del genere 'strana coppia' che ha il suo apice, per il vostro affezionatissimo, nell'antico Il rompiballe di E. Molinaro, con il compianto Lino Ventura.
Pur non essendo un capolavoro, il film ha un grande ritmo e ottime trovate comiche.

Pecorelle in vacanza.

Per chi suona la campanella? Ma per G'mor Evian!
A dopo...

Messaggio modificato da Tanaka il 22 April 2013 - 01:16 AM


#32 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 21 April 2013 - 12:18 PM

FAR EAST FILM FESTIVAL 15

- Programma di domenica 21 aprile -



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Sul palco del FEFF 15

la bellissima diva cinese Qin Lan

con il capolavoro shakespeariano

The Last Supper

In programma anche lo sconvolgente National Security

e la prima mondiale di Maruyama, The Middle Schooler.



comunicato stampa del 20 aprile 2013

UDINE – Dopo il pop idol giapponese Kamenashi Kazuya, che ha reso effervescenti la vigilia e l’opening night del FEFF 15, un’altra superstar è pronta per salire sul palco del Teatro Nuovo: stiamo ovviamente parlando della bellissima diva cinese Qin Lan, a Udine domenica 21 aprile con il regista Lu Chuan (entrambi molto amati dal pubblico del festival perThe City Of Life and Death).
La coppia presenterà, in prima nazionale, l’atteso kolossal storico The Last Supper, un capolavoro tenebroso e carnale in equilibrio fra Shakespeare e Kurosawa. Un grande film epico che, riflettendo sulle nefandezze del potere, affonda le radici nella storia della Cina imperiale…
Qin Lan, scelta da Lu Chuan per il ruolo della macbethiana imperatrice Lu Zhi, è sicuramente uno dei volti forti del panorama orientale contemporaneo: non solo attrice, sia per il grande schermo sia per la televisione, ma anche modella e cantante. Un talento multiforme che non smette di essere premiato e che vede aumentare, senza battute d’arresto, la sua meritatissima popolarità!
Oltre a The Last Supper, la seconda e ricca giornata del FEFF 15 offrirà al pubblico due film-evento: lo sconvolgente dramma sudcoreano National Security, che ci riporta ai durissimi anni del regime di Chun Doo-hwan (dal 1980 al 1988), e la stravagante commedia nipponica Maruyama, The Middle Schooler, al festival in prima mondiale.

Ore 9.15
Istanbul Here I Come
di Bernard CHAULY
Malaysia, 2012, 99’, romance

Dian desidera sposarsi con il fidanzato Azad, impegnato a Istanbul con gli studi. Per bruciare le tappe la ragazza lo raggiunge… Una commedia romantica che fa sua, con intelligenza, la splendida location turca.

Ore 11.00
FAR EAST TALKS
Il grande Kim Dong-ho e altri sudcoreano incontrano il pubblico e la stampa. Coordina: Darcy Paquet.

Ore 11.25
G’mor Evian!
di YAMAMOTO Toru
Japan, 2012, 106’, punk family comedy

Hatsuki è una teenager piena di dubbi. Ma di una cosa è sicura: in casa lei è la più responsabile! Sua madre è una donna in carriera, suo padre un rocker giramondo. Tre personaggi straordinari per una frizzante commedia!

Ore 14.00
National Security
di Chung Ji-young
South Korea, 2012, 106’, human rights drama

Definito «il più doloroso racconto cinematografico degli ultimi trent’anni di cinema coreano» è anche un profondo spunto di riflessione sul totalitarismo. Tratto da una storia vera, il film ricostruisce il rapimento e le torture subite dall’attivista democratico Kim Geun-tae in 22 giorni di prigionia durante il regime di Chun Doo-hwan.

Ore 15.50
Will You Still Love Me Tomorrow?
di Arvin CHEN
Taiwan, 2013, 104’, romance
L’ottico Wei-chung, guardando negli occhi un cliente, avverte uno sussulto romantico. Contemporaneamente sua sorella viene assalita da un brutto attacco di ansia prematrimoniale, scarica il fidanzato e si rintana a casa. Ed è il caos!

Ore 17.40
All About My Wife
di MIN Kyu-dong
South Korea, 2012, 121’, comedy-romance

Se tua moglie fosse una vera rompiballe cosa saresti disposto a fare per sbarazzartene? Per Doo-hyun la risposta è accettare un lavoro lontano da casa. Quando però arriva nella nuova città, trova lei ad attenderlo! Sconvolto dalla sorpresa, assolda un Casanova affinché la seduca…

Ore 20.15
The Last Supper
di LU Chuan
China 2012, 110’, historical drama

In equilibrio fra Shakespeare e Kurosawa, un grande film epico che affonda le radici nella storia della Cina imperiale. Una riflessione drammatica e spettacolare (pensiamo alla scena della battaglia di Gaixia!) sul potere e sulle nefandezze che, in nome del potere, vengono compiute. Nel ruolo della macbethiana imperatrice Lu Zhi la bellissima diva Qin Lan, super ospite del FEFF 15 assieme al regista Lu Chuan.

Ore 22.20
Maruyama, The Middle Schooler
di KUDO Kankuro
Japan, 2013, 119’, self fellatio-comedy

Maruyama, 14 anni, vive la pubertà con una fantasia irrefrenabile: la sua massima aspirazione è quella di riuscire a praticarsi una fellatio da solo, fellatio che simbolicamente - e in modo divertito - raffigura la sua personale prova di maturità! Visionario e trasgressivo, il film (a Udine in anteprima mondiale) è uno splendido delirio anarchicamente pop.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#33 AsianPat

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Inviato 21 April 2013 - 12:31 PM

Grandissimo Tanaka, tagliente come sempre e come pochi, capace di accrescermi il rosicume per non essere lì ad Udine a godere di cotanto pascolo e cotanti pastori, nel bene e nel male :em66:

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il 21 April 2013 - 12:18 PM, ha scritto:

Japan, 2013, 119’, self fellatio-comedy

:em88:
stanno aggiornando i generi cinematografici?
Chissà come verrà catalogato su IMDB... :em15:
Inclinazione Orientale -> HK:50%; JP:45%; KR:5%
Vantaggi ad essere smemorati: ti rivedi un bel film e te lo gusti (quasi) come la prima volta :)
AW subs: Tsubaki Sanjuro, My Young Auntie, Invincible Shaolin (\w Tiz)
AW rece: Martial Club, The Lady Hermit, The Five Venoms, Shaolin Mantis, The Avenging Eagle, Yes Madam, A Chinese Odyssey, Force of The Dragon, In the Line of Duty 4, On The Run
AW DVD: Il Buono, il matto, il cattivo, A Hero Never Dies, The Beast Stalker, The Longest Nite, Detective Dee, La congiura della pietra nera, One Nite in Mongkok, Fire of Conscience, Bullets Over Summer, Castaway On The Moon, The Man From Nowhere

Maestro dello stile multiplo del TORNEO di KUNG FU di AsianWorld

Tutti sono fan di Jackie Chan, solo che alcuni ancora non lo sanno...
intellettualità e cazzeggio, in complementarietà e non in opposizione, sono il pane delle community. (cit. Magse)

#34 Tanaka

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Inviato 22 April 2013 - 01:14 AM

Seconda parte della seconda giornata.

The Winter of the Year Was Warm di David Cho è un film altamente sofisticato.
Si racconta la storia di due estranei, un uomo e una donna (guarda un po'), che abitano in due città diverse, hanno un po' di problemi economici e trascorrono i fine settimana uno nella città dell'altro. Un amico comune li fa incontrare e propone loro di scambiarsi gli appartamenti nel we.
Cosa c'è di sofisticato? Gnurànt! Litor che ni conosce la vit, vi avrebbe risposto Andrea Pazienza.
Il sofi è che non succede niente, la storia interessa poco, è tutto normale che pare un documentario, che invece è fiction e che quindi è sofisticato.
Io, che sono ignorante come te, prima ho cercato di pisolare ma la frustrazione per non essere in grado di capire quest'opera così sorprendente mi ha fatto uscire a metà.

Sei pecorelle analfabete e stolide.


Il successivo Finding Mr. Right di XUE Xiaolu è la madre di tutte le commedie romantiche. Dura oltre due ore e ci racconta il tenero rapporto che s'instaura a Seattle tra una giovane amante che vi giunge per partorire il figlio illegittimo e l'autista ex medico che la trasporta e l'assiste per conto della casa che la ospita.
Grossa produzione curata, ben scritta (forse troppo) e bene interpretata.
Tutto già visto e svolto senza pietà per l'inespresso, il film ha la sua unica ragione d'essere in LEI:


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Quattro pecorelle vecchie e insensibili.


Il thailandese The Gangster di Kongkiat KHOMSIRI ci trasporta negli anni '50, dove i thai si imbrillantinano come Elvis, sognano l'America e si affrontano ai coltelli come compare Turiddu e Alfio. Il protagonista è il sosia giallo di Christian Bale, un gangster cavaliere, leale e coraggioso che, benché superiore in tutto al suo boss, non lo vuole tradire fino a che questi non gli chiede di uccidere i suoi amici che, per lui, sono sua famiglia.
Il racconto è espresso in forma molto libera, utilizzando fotografie diverse, alternando il documentario delle interviste ai protagonisti originali con la fiction, montando le vicende con sequenze non ben ordinate temporalmente.
Difficile raccontare storie di gangster senza cadere nella retorica del genere. Khomsiri c'è riuscito, anche se il risultato non è poi un capolavoro.

Merita, nonostante l'ora e qualche cedimento personale due pecorelle smunte.

Chiude la serata, a orario da supereroe, l'indonesiano Shackled di UPI, horror psichico dalle buone intenzioni ma con poco inferno lastricato. Si cita molto Lynch e anche il Maestro® Kawasaki. Ci sono un coniglione assassino e un giovane con incubi, visioni orrifiche e fantasmi e, purtroppo, una spiegazione che avviene troppo lentamente per essere rivelatoria e troppo esplicita per conservare la paura del mistero.

Le pecorelle, già quasi incontenibili nel film precedente, qui saltano steccati come Nino Castelnuovo nell'olio Cuore. Le conto e sono più di cinque...

Messaggio modificato da Tanaka il 22 April 2013 - 01:19 AM


#35 sobek

    雪狐

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Inviato 22 April 2013 - 02:01 AM

Rapido rapido , vista l'ora :) soprattutto per saziare la fame di notizie su questa fantomatica self fellatio comedy (la cui visione ha costretto il buon Lord a mettersi in viaggio in ore draculiane fra pericoli e trappole varie): un 14 enne ha come scopo nella vita quello di praticarsi una fellatio autoindotta; questa è la tematica madre intorno alla quale ruota una demenzialità che si nutre di tutto(manga, dementi rockettari, ragazzini idioti e genitori anche peggio, pistoleri idioti anch'essi), alla fine l'operazione riesce e fa cadere il mito della costola asportata che , soprattutto i meno giovani, ricorderanno come uno dei topoi più famosi delle chiacchiere adolescenziali, e non solo, degli ultimi 80 anni; questo, e la notizia che compare Lord è arrivato sano e salvo alla base, è bastato a farci andare a letto tranquilli :)
Come il tempo tiranno lo permette vi propino anche io un bel polpettone di diario :D

PS Le pecorelle tanakiane sono ormai leggenda, ma sto meditando una classificazione che credo inaugurerò presto qui: i chiodi nelle chiappe, quelli che ti fanno dimenare sulla poltrona quando del film non ne puoi proprio più :D

Messaggio modificato da sobek il 22 April 2013 - 02:04 AM


#36 Tanaka

    L'uomo che non ride mai

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Inviato 22 April 2013 - 10:58 AM

Grazie a François per avermi tolto il peso del riassunto della trama.

L’ultima mia giornata del FEFF si apre tirando tardi, scrivendo le note per voi che siete in questo bar e aspettando la commedia nipponica G’mor Evian! di YAMAMOTO Toru.
Non so con che criterio sia stata scelta, se per i buoni sentimenti, se per la frase antiborghese della madre all’insegnante inquadrata, se per la canzone da GEN rosso, versione punk, del finale. So che senza un notevole sforzo mnemonico non sarei riuscito a ricordare nemmeno questi particolari e li ho già dimenticati dopo averli scritti.
Film “carino” che non sporca e disturba. Divertente e garbato, quasi privo di difetti. Le due signore giapponesi dietro di me ridono come matte specialmente quando si parla di cacca e forse si commuovono pure (non per la cacca ma per il testo della canzone Gen punk).
Io che sono un cuore di pietra piango perché ho dormito troppo poco.

Quattro pecorelle mi ronzano intorno impigrite e poco concilianti.

Tosto il film seguente, National Security di CHUNG Ji-young, sulle simpatiche torture che la polizia politica del regime militare sudcoreano praticava sugli esponenti dei movimenti di opposizione.
Le morbose sequenze delle torture sono sapientemente amplificate dalla descrizione della normalità un po’ squallida delle vite degli aguzzini. Si ascolta la radio mentre applicano le scariche di corrente, si sognano premi e promozioni quando il torturato impara a memoria la finta confessione, si scarica l’aggressività per un amore respinto prendendo a calci la vittima.
A capo della squadra dei torturatori c’è ‘Il becchino’, freddo e sadico come ci si aspetta dal suo ruolo.
Un film crudo, coinvolgente e, a suo tragico modo, spettacolare.

Le pecorelle sono tutte scappate impaurite.

Chiudo la mia giornata al FEFF con pochi minuti della gay comedy taiwanese Will you still love me tomorrow? di Arvin CHEN. Che dire? Che Taiwan dev’essere una neo-Sodoma, visto che non riesco a vedere una commedia senza che la tematica gay non sia protagonista o, almeno, fortemente rappresentata.
Non che io abbia niente contro i froci. Parafrasando il salomonico Cassano, è un problema loro. :D
E’ che ‘sti film sono tutti mosci, senza palle. Così politicamente corretti e delicati da apparentarsi alle commedie etero Disney, dove ogni sensualità è esclusa e dove sembra che tutte le protagoniste non ce l’abbiano o, se ce l’hanno, sia profumata come un Arbre magique.

Le pecore mi hanno trascinato a forza con loro al treno.


A presto, spero, da questi luoghi.

Se non riuscissi a tornare, comunque, vi lascio nelle ottime mani dell’affascinante Sobek e dell’aidoru Lord, nonché delle ancora silenti ma sicuramente reportanti Smilla, che suppongo si iberni tra un FEFF e l’altro, e la sempre giovane® Momoko che non ci ha voluto deliziare con tailleur e tacco 12 ma che è sempre bello incrociare tra i velluti e taffetà del teatro Giovanni. Ah, c’è pure il fedelissimo Barone, attento e vigile.
Insomma, non credo resterete orfani di narrazioni.

Mandi

Messaggio modificato da Tanaka il 22 April 2013 - 11:02 AM






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