Titolo originale: "Tomogui"
Regia: Shinji Aoyama
Paese: Giappone
Anno: 2013
Genere: Drammatico
Durata: 102'
Lingue: Giapponese
Interpreti: Yuko Tanaka (Jinko), Masaki Suda (Toma), Ken Mitsuishi (Madoka)
Trama e commento: Un lavoro davvero singolare, quello in questione, almeno tanto quanto lo è il regista nipponico stesso. Il racconto si sviluppa attorno alla figura di un ragazzo(Toma), che vive con il padre(Madoka), il quale però ha un'influenza decisamente anomala sul figlio. La natura fredda, selvaggia, quasi animalesca, di Madoka, sembra avere continue ricadute su Toma; capiamo fin da subito che il ragazzo è preda di un passato travagliato, sua madre perse la mano in un incidente domestico e dovette subire gli abusi di Madoka per molti anni. Purtroppo però, l'atteggiamento violento e sadicamente soverchiatore di questi nei confronti delle donne non è cambiato, e la depravazione del padre influisce ogni giorno sempre di più sul figlio, che sembra impossibilitato a slegarsi da questa tremenda eredità. La storia è tutta qui, una voragine incontrollabile di violenza e sesso morboso è la vera protagonista del film. Ma ancora di più forse lo è il ritmo incalzante, spasmodico ed ossessivo con il quale Aoyama dirige il tutto, da un punto di vista(quello di Toma) che è costantemente sospeso sul filo della pazzia. Il film è un'analisi diretta e disillusa dell'uomo affetto da un implacabile e sfrenata smania di erotismo sfociante irrimediabilmente nel sadismo più perverso, ma il respiro è soffocante(figlio di una prospettiva troppo viscerale) e la monotonia del soggetto non riesce a sostenere appieno l'intera opera, che nel complesso appare forse troppo piatta e sterile. Si tratta comunque di un film discreto che non mi sento di sconsigliare, a mio parere non pienamente riuscito ma per molti versi interessante, merita pertanto una visione.
Traduzione: paxy
Revisione: JulesJT
Messaggio modificato da JulesJT il 08 July 2015 - 07:55 PM