Devil's Temple
Titolo originale: Oni no Sumu Yakata 鬼の棲む館
Titoli alternativi: Le Temple du Diable, The Devil's Temple
Nazione: Giappone
Anno: 1969
Durata: 76'
Regia: Misumi Kenji 三隅 研次
Sceneggiatura: Shindo Kaneto 新藤 兼人
Cast: Katsu Shintarō 勝 新太郎
Takamine Hideko 高峰 秀子
Aratama Michiyo 新珠 三千代
Satō Kei 佐藤 慶
Basato sul racconto "Mumyo e Aizen"(無明と愛染) di Tanizaki Jun’ichiro 谷崎潤一郎.




Trama
Mentre Giappone è sconvolto da guerre intestine, Kaede (Takamine Hideko) cerca di riprendersi il marito Taro (Katsu Shintarō), conosciuto come il bandito Mumyo, rifugiatosi in un tempio abbandonato con la sua amante, Aizen (Aratama Michiyo). Un giorno al tempio si presenta l'abate superiore del tempio Ichijo-in (Satō Kei), chiedendo riparo per la notte. Kaede si confida con il monaco e gli chiede di liberare il cuore del marito dal demone della lussuria.




Simboli
La trasposizione cinematografica dell’opera di Tanizaki presenta il tema più peculiare dello scrittore, quello della femme fatale. Ma non è solo questo. Viene rappresentata la guerra tra il Buddha e i desideri terreni. Aizen in più scene viene mostrata davanti alla statua di Fudō Myō, Kaede accanto al bodhisattva Nyoirin Kannon, al centro invece Taro prende il posto della statua del Buddha che non è presente. Nel Buddhismo, Mumyo significa “ignoranza” e Aizen “lussuria”. Mumyo è così simbolicamente schiavo dei desideri di Aizen, l'ignoranza asservita alla lussuria. Più avanti sarà sempre Aizen a mostrarsi con la statua del divinità dietro di lei e il monaco prenderà il posto della statua dell'altro bodhisattva (che verrà tagliata durante il film). Aizen, la lussuria e i desideri umani che essa rappresenta affronteranno il monaco, la legge del Buddha, in una continua lotta che accompagna l’essere umano in tutta la sua esistenza terrena.



Il Buddhismo esoterico (Mikkyō 密教 o vajrayana)
Fu introdotto in Giappone dai monaci Kūkai e Saichō dalla Cina nei primi dell’800 d.c. . Quest’ultima fase esoterica del buddhismo mahayana considerava l’intero universo come una manifestazione di energia emanante dalla sua divinità centrale: il Buddha Dainichi, “il grande illuminatore”, ritenuto presente dappertutto, in ogni pensiero, azione e parola. Tutti gli altri Buddha e bodhisattva erano considerati parte di questo dio supremo. Il mikkyō, la più occulta di tutte le sette buddhiste, è così denominata in quanto i suoi insegnamenti vengono rivelati solo a coloro che sono propriamente iniziati ai suoi numerosi segreti e alla sua elaborata liturgia. Per la dottrina mikkyō era fondamentale la credenza secondo cui l’illuminazione sarebbe raggiungibile sulla terra e il mondo potrebbe inoltre essere il vero paradiso del Buddha. A questo scopo, l’individuo si sottoponeva a rituali elaborati, svolti in piccole stanze semibuie. La liturgia comprende incantesimi fatti di formule magiche e la bruciature di legni su cui sono tracciate delle iscrizioni magiche, allo scopo di provocare nell’iniziato uno stato di trance e indurlo a sperimentare l’unione mistica con i Buddha. A dispetto della rigida necessità di pratiche e rituali occulti, la dottrina mikkyō attirava i nobili del periodo Heian (794-1185), in quanto aveva qualcosa dell’arcano della religione indigena e prometteva la felicità su questa terra in termini mondani quali il successo in amore e nella carriera. Il mikkyō e i suoi mistici rituali furono largamente propagandati per tutto il paese da gruppi di asceti solo vagamente collegati tra loro, che praticavano il severo e rigoroso ascetismo dello shugendō, che imponeva loro di viaggiare costantemente per le regioni montuose. I templi infatti sono disseminati attraverso le più remote regioni del Giappone, accessibili, prima dei tempi moderni, esclusivamente a chi era provvisto di totale abnegazione e incrollabile determinazione.


Fudō myōō (Acala)
Fudō “inamovibile”, era in origine un modesto messaggero hindu, ora è una delle principali divinità della setta Shingon[1]. Con la sua espressione feroce e il suo volto minaccioso cerca di spaventare la gente ad accettare gli insegnamenti del Buddha Dainichi. Porta la "kurikara", la spada per soggiogare il diavolo nella mano destra, rappresenta anche la sapienza che “taglia” l’ignoranza ed è utilizzata anche per combattere i tre veleni (avidità, rabbia, ignoranza). Nella mano sinistra tiene la corda per catturare e legare i demoni e il male. Ha spesso un terzo occhio sulla fronte (che tutto vede). È rappresentato in piedi o seduto su una roccia (perché Fudō è "immobile"nella sua fede). Fudō è anche una delle 13 divinità (Jūsanbutsu) della setta Shingon del Buddhismo Esoterico (mikkyō 密 教) in Giappone. Viene spesso rappresentato nel gruppo dei “Cinque grandi myōō” (“re luminosi”, i protettori della nazione).


Nyoirin Kannon
È uno dei sei Kannon che presiedono i sei regni della rinascita karmica. Nella statuaria, la versione a sei braccia (una per ogni reame karmico) è la più diffusa, anche se ci sono a due, quattro, otto, e dodici. Immagini di Nyoirin hanno cominciato a comparire in Giappone durante il periodo Heian (794-1185). La statua più antica esistente ancora oggi è datata ca. 840 d.c.e si trova presso il tempio Kanshin-ji 観 心 寺 a Osaka. Gli attributi che definiscono Nyoirin sono il gioiello, desiderio di concessione e la ruota ad otto raggi, Dharma, che porta sempre con sè. La ruota simboleggia gli insegnamenti del buddhismo e l’ottuplice sentiero. Il nome della divinità è quindi comunemente tradotto come "Bodhisattva del gioiello e della ruota", un’altra meno comune è "Onnipotente Kannon". La maggior parte delle volte è spesso seduto su un loto o in cima a una roccia che sorge dal mare (indicando il paradiso di Kannon, il Fudarakusen). In Giappone Kannon è spesso raffigurato in versione femminile.


Contestualizzazione storica
Il periodo storico Nanbokuchō 南北朝, “Periodo delle Corti del Nord e del Sud”, si colloga tra il 1336-1392 agli inizi dell’epoca Muromachi (1336-1573), il governo degli Ashikaga. Come si evince dal nome c’erano due fazioni che si contendevano il potere imperiale: la corte del nord appoggiata dal bakufu Ashikaga con sede a Kyoto; la corte del sud con sede a Yoshino, a sud di Nara, guidata dall’imperatore Go Daigo 後醍醐天皇. Entrambe leggittimavano la propria dinastia imperiale ma in tanti anni di guerra civile si sarebbe combattuto invano se il vero proposito fosse stato quello di risolvere il problema della leggitimità. In realtà non era stata solo una guerra fra le due corti, ma anche e soprattutto fra fazioni militari.
[1] Scuola giapponese del buddhismo tantrico, tutt’oggi una delle più diffuse e longeve.
Nota di Cignoman:
Ho voluto tradurre questa pellicola anche per rendere omaggio alla grande attrice recentemente scomparsa, Takamine Hideko. Ringrazio ancora una volta Picchi per il supporto, la revisione e l'approfondimento culturale proposto qui sopra, indispensabile per "leggere" il significato di questa pellicola.
SOTTOTITOLI
The.Devil\'s.Temple.ITA.AsianWorld.zip 18.96K
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Messaggio modificato da fabiojappo il 06 June 2014 - 02:37 PM