COMMENTO
Liu Chia-liang (conosciuto anche come Lau Kar-leung), è stato un grandissimo attore di gongfu film HK-esi, già negli anni '60, e ancora adesso continua su questa strada (qualcuno forse lo ricorda in Seven Swords di Tsui Hark, dove curava pure le coreografie dei combattimenti). Allievo niente meno che della scuola del leggendario Wong Fei Hung - o almeno così si tramanda - Liu Chia-liang approda alla regia sotto l'ala della mitica Shaw Brothers production, per la quale sforna parecchi ottimi film a cavallo degli anni '70 e '80, spesso in collaborazione con il fratellastro Liu Chia-hui (meglio noto come Gordon Liu, l’ormai mitico monaco Shaolin San Te, e non solo; rivisto recentemente nei due episodi di Kill Bill).
Meno noto internazionalmente di Chang Cheh (Zhang Che), e regista dal tocco certo un poco più ruvido, Liu Chia-liang è un virtuoso delle scene di combattimento che è giusto definire artistiche, progettate come una danza e spesso svolte tra avversari a distanze davvero ravvicinate: seduti su due sedie adiacenti, brindando con buon vino, mentre sotto al tavolo partono calci e risposte.
Nei film di Liu Chia-liang non mancano i momenti di commedia, quelli di divertita riflessione socio-economica, quelli più drammatici e un pizzico di intreccio amoroso (limitato a fugaci sguardi, però); il tutto è mischiato, ma forse meglio sarebbe dire centrifugato, e accompagnato con salsa di spettacolari combattimenti a mani nude e non, che rendono il cinema di Chia-liang piacevolissimo intrattenimento e monumento alla concezione popolare dell'arte cinematografica, lontana anni luce dagli onanismi cerebrali di tanto post-modernismo.
Dirty Ho è forse la vetta dei primordi della commedia di gongfu, il film che fa da precursore alle pazze avventure di Stephen Chiau dagli anni novanta in poi.
Il gran bell'intreccio della storia di Dirty Ho – dal quale si nota una cura per la sceneggiatura non comune in gran parte dei film marcati Shaw Brothers - tiene in sospeso la reale trama del film per mezz'ora buona, tra combattimenti mascherati da degustazione di vini e spassose umiliazioni del poco sveglio Ho (alle prese, tra l'altro, con un gruppo di invalidi che gli richiedono la consegna di roba che il nostro (anti)eroe avrebbe rubato loro). Il finale, come al solito solo abbozzato, tronca una buonissima ora e mezza di meraviglioso cinema popolare…
..::BUONA VISIONE::..
...un grazie sincero ad AsianPat, senza l'aiuto del quale questi sottotitoli avrebbero fatto molta più fatica a venire alla luce...
SOTTOTITOLI RIMOSSI SU RICHIESTA DEL SUBBER
Messaggio modificato da fabiojappo il 24 December 2014 - 12:27 PM