Loft
"Volevo Fare un Horror, ma al contempo distruggere i film horror"
(Kiyoshi Kurosawa)
Titolo: Loft
Titolo Originale: Rotufo
Titolo Alternativo: Shi No Otome
Genere: Horror
Produzione: Giappone, 2005
Regia: Kiyoshi Kurosawa (Cure, Pulse, Barren Illusions, Retribution, Tokyo Sonata)
Con: Miki Nakatani (Ring, Ring 2, Densha Otoko, Memories Of Matsuko)
Etsushi Tokoyama (The Great Yokai War, Undo, Face),
Suzuki Sawa (Karaoke Terror, Dog In A Sidecar),
Hidetoshi Nishijima (Su-Ki-Da, Dolls, Love/Juice),
Ren Osugi (Achille E La Tartaruga, Exte, Sabu, Takeshis, Audition, Crazy Lips),
Noriko Eguchi (All About My Dog, In The Pool, The Call- Non Rispondere),
Yumi Adachi (The Boy Who Saw The Wind)
Durata: 118'
Imdb: 5.6/10 (273 voti) http://www.imdb.com/title/tt0443231/
Traduzione: battleroyale
Revisione: Dan
Versione: Edizione 1: Loft Kurosawa, 1.37 - Edizione 2: Rofuto WRD
Haruna Reiko è una scrittrice di successo, che deve completare il suo nuovo romanzo d'amore, ma è affetta da blocco dello scrittore.
Su consiglio dell'editore Kijima, Reiko si trasferisce in una grande casa di campagna dove ritrovare l'ispirazione e la quiete, lontano dalla frenetica vita della metropoli in cui viveva.
Arrivata sul posto trova un manoscritto, che si pensa appartenga alla precedente inquilina della casa, anch'ella scrittrice e scomparsa in circostanze misteriose. La sera, la giovane Reiko, attraverso la finestra riesce a vedere il vicino di casa, l'antropologo Yoshioka, trasportare qualcosa che pare assomigli ad un corpo umano, ma che in realtà si rivela essere una mummia millenaria...
Kurosawa immerso nel suo fango.
Il fango delle colpe.
Kurosawa che dirige un horror genuino, costruito magnificamente e solo all'apparenza cervellotico, confuso. Servono più visioni per godere di questo fascinoso incubo Kiyoshiano, dove tornano i fantasmi, i revenant e la morte.
Ancora una volta, il geniale regista nipponico riesce a creare con il semplice ausilio del fotogramma e della sua regia un film inquietante, angosciante, bellissimo.
Ancora, una volta, senza l'ausilio di colonne sonore assordanti e improvvise, senza il bisogno di spargimenti di sangue, Kurosawa riesce a mettere in piedi sequenze che afferrano la gola, come delle fauci. Sono immagini inquietanti e poetiche allo stesso tempo.
L'orrore di "Loft" è un orrore che viene dalle colpe, dai sogni, dalle proprie insicurezze... le insicurezze di una anti-eroina completamente apatica rispetto al mondo in cui vive, stressata (le sigarette accese e spente in continuazione) e fuori dal contesto sociale-urbano.
E' una ragazza che fugge, ma che al contempo si lascia trasportaredalla curiosità e finisce per innamorarsi.
Kurosawa, in questo film, riesce a costruire un'intrigante analisi psicologica dei suoi personaggi, che si muovono tra luoghi di rarefatta bellezza, ma anche di orrore. Il film riesce a costruire sapientemente la paura attraverso lo sguardo, spingendo il nostro occhio passivo a diventare attivo e analizzare ogni inquadratura, scoprendo che c'è sempre un'insidia nei film di Kurosawa, nascosta, pronta per prendere il sopravvento e scatenare il terrore puro.
Sottovalutato dai più, "Loft" è un lavoro che funziona in modo sconvolgente e soprattutto dal lato psicologico.
E' un film diretto divinamente (vabbè...Kurosawa non è un pinco pallino qualunque), con richerche stilistiche davvero eccezionali: le due brevi sequenze girate con la telecamera in verticale anzichè nel solito orizzontale mi hanno esaltato non poco.
Buona anche la recitazione. Se la cava la Nakatani, con il suo sguardo da lolita e una interpretazione che trasuda la timidezza e la fragilità di un personaggio interessante e fascinoso. Gradito cameo di Ren Osugi.
A me, personalmente, il film è piaciuto. Eppure ha deluso parecchia gente.
QUindi io ve lo consiglio. Guardatelo senza troppi pregiudizi.
Kurosawa è il nuovo maestro dell'horror.
BUONA VISIONE!
Allega File(s)
Messaggio modificato da Kiny0 il 17 October 2012 - 10:47 PM