Exte: Hair Extensions
# Ekusute #
(2007)
'108
Regia: Sion Sono
Versioni: ekusute 2 CD
(Per la versione VELOCE mandatemi un PM)
Exte Hair Extensions.AsianWorld.rar 26.8K 183 Numero di downloads
Due storie si contrappongono l'una sull'altra fino ad incrociarsi e a scontrarsi.
Con un'alternarsi di emozioni di diversa narrazione e confezione, la regia tocca i nostri cuori sentimentali da una parte e dall'altra la follia e l'esplosione di capelli incontrollati che schizzano, lacerano, distruggono e soprattutto crescono...crescono...crescono furiosamente andando alla pari con la collera di chi ne è la proprietaria.
Parte il prologo e veniamo messi in guardia sulla minaccia che aleggerà sulle nostre teste, anche su quelle calve.
Il dopo incipit ha il sapore idilliaco che solo due graziose rappresentanti del sesso femminile possono regalare con una sapiente fotografia in stile Shunji Iwai.
Yuko (Chiaki Kuriyama) divide una simpatica casetta con l'amica Yuki, aspirante ballerina hip-hop.
Yuko ha un'altra aspirazione: diventare una parrucchiera professionista e sono soprattutto i suoi capelli i protagonisti assoluti: fitti, lunghi, che scendono come una cascata. Saranno, loro malgrado, partecipi nella narrazione.
Ma per ora può solo accontentarsi di lavorare come allieva in un salone.
È lei che in una bella sequenza ci parla di sé rivolgendosi alla telecamera mentre si reca a lavoro in bicicletta per le stradine della sua località.
Ma i problemi non tardano a compiersi in mezzo a tanta pace: al suo ritorno a casa, vi trova la piccola Mami, la figlia della sua sorellastra, letteralmente scaricata davanti all'uscio di casa sua.
Da qui nascerà la parte parallela all'orrore "fantastico" dei capelli assassini, contrapponendosi a quello casalingo di matrice familiare, perché il vero elemento spaventoso è la sorella(astra) di Yuko, dotata di una cattiveria in grado di mettere a disagio lo spettatore. Una donna che picchia pesantemente, soprattutto la figlia e certi schiaffi non mi sembrano finzioni.
L'altra vicenda che si rincorre è appunto quella di Yamazaki, un mentecatto feticista dei capelli interpretato dal veterano Ren Osugi, dipendente dell'obitorio che non esita a compiere una pratica alquanto odiosa, ossia portarsi a casa i capelli delle defunte con le quali s'imbatte nella morgue. Un giorno gli portano il cadavere di una ragazza trovata in un container stracolmo di capelli. Questa ragazza ha una particolarità; i capelli le rinascono e con una rapidità incredibile nonostante non abbia più un solo alito di vita: le crescono ovunque, anche sulla lingua. E questo basta per convincere l'eccitato Yamazaki a portarsi a casa non solo i capelli ma l'intero cadavere. Scopo? Ricavare delle extensions da diffondere nei vari saloni di bellezza, ma neanche lui può immaginare cosa questo comporterà.
Chi vuole vedersi un horror nudo e crudo dovrebbe rivolgersi altrove, perché sono maggiormente presenti i connotati di una favola, con il lupo vestito da nonnina. Certo, quando ci si mettono, questi capelli non danno scampo e gli effetti speciali fanno quello che vogliono, si sbizzarriscono, esagerano compiacenti. Yamazaki è caratterizzato più come un'innocua macchietta che non come uno spietato serial-killer. Si prova più un senso di pietà per lui, perché il male proviene dall'ira che i capelli sfogano fuori controllo e quando lo fanno neanche il loro tutore è in grado di controllarli.
Tuttavia il "buon" Yamazaki nasconde uno sgradevole segreto...
Messaggio modificato da fabiojappo il 06 June 2014 - 03:24 PM