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[NEWS] Pyongyang minaccia ancora Seoul


20 risposte a questa discussione

#10 calimerina66

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Inviato 09 April 2013 - 09:56 AM

Ho sentito stamattina che la Corea del Nord ha consigliato gli stranieri presenti in Corea del Sud di preparasi a evacuare il Paese.
Ma faranno sul serio? Intanto con questo comunicato mirano a procurare un danno economico, la fuga di aziende e turisti...

Sottotitoli in italiano di film giapponesi e note storico-culturali

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#11 Kta

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Inviato 09 April 2013 - 11:14 AM

Corea del Nord: “Guerra termonucleare” e il Giappone schiera i patriot a Tokyo


La Corea del Nord minaccia una guerra termonucleare e il Giappone schiera i patriot. Gli ultimi sviluppi della crisi nella penisola asiatica portano a un ulteriore innalzamento del livello di tensione nella penisola. Pyongyang ha anche rinnovato la richiesta alle ambasciate straniere di evacuare.

Pyongyang: “Azioni ostili di Seul e Washington. Verso guerra termonucleare”. “La situazione nella penisola coreana va verso una guerra termonucleare” a causa delle azioni ostili da parte di Usa e Corea del Sud. E’ la dichiarazione del portavoce del Comitato per la pace nell’Asia Pacifico della Corea del Nord che continua a esortare gli stranieri che si trovano in Corea del Sud a preparare piani per lasciare il Paese in caso di guerra. L’attuale situazione, ha poi aggiunto, “sta avendo effetti seri sulla pace e sulla sicurezza non solo nella penisola ma nel resto dell’area dell’Asia-Pacifico” e il governo nordcoreano “non vuole vedere stranieri in Corea del Sud vittime della guerra”. Secondo il portavoce nordcoreano Seul e Washington stanno cercando di “sfruttare l’occasione” di iniziare una guerra contro la Corea del Nord introducendo “armi di distruzione di massa” in Corea del Sud.

Missili nel centro di Tokyo. Il premier Abe: “Ogni misura per proteggere i giapponesi”. Il Giappone aveva annunciato che avrebbe messo in atto un piano preventivo di difesa contro le provocazioni nordcoreane e così è stato. Il ministero della Difesa nipponico ha ordinato lo schieramento di batterie anti-missile Patriot Advanced Capability-3 (Pac3) nel quartier generale di Ichigaya, nel centro di Tokyo, e in altri punti dell’area metropolitana, Asaka e Narashino. Una mossa, decisa dal ministro Itsunori Onodera, che punta a “neutralizzare” eventuali lanci balistici da parte della Corea del Nord, possibili – secondo Seul – intorno al 10 aprile, data dell’ultimatum alle ambasciate straniere di evacuare il paese. Tokyo ha anche posizionato due cacciatorpedinieri con standard Aegis, dotati di missili intercettori, nel mar del Giappone. Proprio nei giorni scorsi il Paese del Sol Levante aveva fatto sapere che avrebbe abbattuto i missili nordcoreani qualora la Corea del Nord li avesse lanciati. Il Giappone ”farà quello che c’è bisogno di fare con calma, collaborando con gli alleati” ha detto il premier, Shinzo Abe, secondo cui il governo prenderà “ogni misura possibile per proteggere la vita delle persone giapponesi e la sicurezza”. Abe ha criticato la Corea del Nord per il comportamento tenuto e per le ripetute provocazioni fatte e potenziali, inclusa quella sull’ipotetico lancio balistico (possibile per Seul “intorno al 10 aprile”) che ha spinto il Giappone a prendere le contromisure anti-missile. L’ordine di abbattimento di un vettore nordcoreano, disposto domenica dal ministro della Difesa Itsunori Onodera, è il primo del suo genere, deciso in anticipo rispetto al formale annuncio da parte di Pyongyang sulle sue intenzioni, come è infatti avvenuto negli altri tre lanci precedenti. Abe ha invitato la comunità internazionale a prendere in modo deciso e determinato le ulteriori sanzioni contro il regime comunista, in linea con le ultime risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu approvate in risposta al terzo test nucleare del 12 febbraio.

L’irritazione di Pechino. La Cina, che teme che la crisi possa far finire l’area sotto la tutela Usa, continua a manifestare irritazione e nei giorni scorsi i messaggi di Pechino a Pyongyang erano stati chiarissimi: ”Il governo cinese ha chiesto alla Corea del Nord di garantire immediatamente la sicurezza dei diplomatici cinesi, conformemente alla convenzione di Vienna, al diritto e alle pratiche internazionali” recitava una nota del portavoce del ministro degli esteri Hong Lei. E per la prima volta aveva parlato anche il presidente: ”Nessun paese dovrebbe essere autorizzato a far precipitare nel caos una regione e a maggior ragione il mondo intero, per egoismo” aveva detto Xi Jinping, intervenendo al Forum economico annuale di Boao, anche se senza fare esplicito riferimento alla situazione nordcoreana. “Dobbiamo agire insieme per risolvere le difficoltà e garantire la stabilità dell’Asia”, aveva concluso, invitando la comunità internazionale ad avere una “visione comune e cooperativa per difendere la sicurezza globale”.

Il 10 aprile scade l’ultimatum alle ambasciate. Manca un solo giorno alla scadenza dell’ultimatum alle ambasciate straniere e l’avvertimento è chiaro: evacuare. La Corea del Nord ha nuovamente ammonito gli stranieri presenti nella Corea del Sud a prepararsi a lasciare il Paese. “Non vogliamo fare del male agli stranieri in Corea del Sud nel caso ci fosse una guerra” si legge nella nota riportata dall’agenzia Kcna che cita il portavoce del comitato nordcoreano per la pace in Asia-Pacifico. Il comitato “esorta tutte le organizzazioni straniere, le imprese e i turisti, a mettere a punto misure per l’evacuazione”. La Russia solo ieri aveva fatto sapere che non intendeva rimpatriare lo staff della sua ambasciata proprio come Cina, Cambogia e Gran Bretagna; anche se il presidente Vladimir Putin ha evocato lo spettro di Chernobyl in caso di deflagrazione di una crisi che ormai va avanti da giorni. La notizia di un quarto test nucleare in preparazione era stata però ridimensionata: “Non è imminente” aveva fatto sapere Seul anche dopo aver monitorato un aumento dei movimenti di veicoli e personale nel sito di prova di Punggye-ri, provincia di Hamgyong del Nord, utilizzato per i test finora effettuati, di cui l’ultimo il 12 febbraio, condannato con forza dagli Stati Uniti.

Il G8 dei ministri degli esteri contro le provocazioni nordcoreane. Il G8 dei ministri degli esteri di domani e dopodomani a Londra, respingerà il comportamento provocatorio della Corea del Nord fa sapere il portavoce del ministero degli Esteri russo Alexander Lukashevich sottolineando che Mosca condivide le preoccupazioni dei partner. “Siamo solidali con gli altri partner nel rifiutare la linea provocatoria e bellicosa di Pyongyang”, ha spiegato in un’intervista all’agenzia di stampa statale Ria, pubblicata sul sito web del ministero. “Allo stesso tempo – ha aggiunto – non dobbiamo rinunciare agli sforzi politici e diplomatici”.

I lavoratori nordcoreani hanno disertato Kaesong. Intanto a dimostrazione che le provocazioni di Pyongyang proseguono arriva la notizia che i lavoratori nordcoreani del distretto coreano a sviluppo congiunto di Kaesong non si sono presentati al lavoro. Ieri il governo aveva detto di voler temporaneamente sospendere le operazioni nella zona, ultimo progetto di cooperazione congiunta tra i due paesi. Un funzionario governativo, interpellato, però non ha immediatamente confermato la circostanza, precisando che le autorità stanno verificando la situazione. La scorsa settimana le autorità nordcoreane avevano impedito l’ingresso nell’area industriale ai lavoratori provenienti dal Sud, permettendo loro solo di lasciare Kaesong ed impedendo l’ingresso di rifornimenti per gli impianti. Ad oggi sono circa 300 i lavoratori sudcoreani che sono rientrati nel Sud, mentre ancora 500 rimangono nell’area industriale. La decisione di Pyongyang di non far andare al lavoro nordcoerani, bloccando così la produzione, è stata giustificata come una risposta alle provocazioni del Sud contro la dignità del Paese.

La presidente sudcoreana: “La Corea del Nord deve finirla con il suo comportamento sbagliato”. “La Corea del Nord deve finirla con il suo comportamento sbagliato e fare la scelta giusta per l’interesse del futuro dei coreani” ha affermato la presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye, durante una riunione dell’esecutivo, definendo come molto negativa la decisione di Pyongyang di bloccare le attività nell’area industriale comune con la Corea del Sud di Kaesong. La Park, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, ha aggiunto che nessuna nazione al mondo sarà disposta ad investire nella Corea del Nord se il Paese trasgredisce le norme e le promesse internazionali. “E’ molto deludente – ha detto la presidente – che la Corea del Nord ieri, all’improvviso, abbia detto che sospenderà temporaneamente il funzionamento del complesso industriale di Kaesong che opera senza problemi”. “Per quanto tempo – si è chiesta la Park – dovremo vedere questo infinito circolo vizioso della Corea del Nord di creare la crisi prima di raggiungere compromessi in cambio di aiuti e, di nuovo, creare la crisi prima di compromessi e aiuti?”. Se le attività del complesso non verranno normalizzate, ha spiegato la Park, la Corea del Sud dovrà utilizzare i fondi statali stanziati per gli scambi inter-coreani e per i progetti di cooperazione, così da compensare alle imprese i danni derivanti dall’attuale sospensione. Il portavoce della presidente, Yoon Chang-jung, ha negato le congetture di alcuni media locali, secondo cui la Corea del Sud si sta preparando a qualsiasi possibilità sul destino di Kaesong, compresa la sua chiusura. “Il governo – ha ribadito Yoon – rimane fermo sulla posizione: il complesso industriale di Kaesong dovrà continuare la sua normale attività”.

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Fonte: ilfattoquotidiano.it

#12 YìdàlìRén

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Inviato 09 April 2013 - 08:37 PM

Visualizza Messaggiocalimerina66, il 09 April 2013 - 09:56 AM, ha scritto:

Ma faranno sul serio? Intanto con questo comunicato mirano a procurare un danno economico, la fuga di aziende e turisti...
Bah, io ho amiche e colleghi sudcoreani e nessuno di loro sta "cagando" più di tanto le abbaiate dei capoccia della DPRK. I commenti vanno dal "è da 60 anni che abbaiano ogni volta che hanno bisogno di aiuti dalla comunità internazionale" al "ogni volta che viene eletto un nuovo presindente in Corea del Sud (casualmente la Park è stata appena eletta) cercano di aumentare la tensione" passando per "si, ma continuiamo a vivere come il giorno prima". I fatti finora gli danno ragione.
Avranno anche l'atomica ma, nel caso una guerra iniziasse, non avrebbero nessuna possibilità di vincerla.

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#13 JulesJT

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Inviato 09 April 2013 - 10:57 PM

Visualizza MessaggioYìdàlìRén, il 09 April 2013 - 08:37 PM, ha scritto:

Avranno anche l'atomica ma, nel caso una guerra iniziasse, non avrebbero nessuna possibilità di vincerla.
:em66: :em66:

Messaggio modificato da JulesJT il 10 April 2013 - 10:37 PM

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#14 paolone_fr

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Inviato 10 April 2013 - 10:22 AM

Visualizza MessaggioYìdàlìRén, il 09 April 2013 - 08:37 PM, ha scritto:

Bah, io ho amiche e colleghi sudcoreani e nessuno di loro sta "cagando" più di tanto le abbaiate dei capoccia della DPRK. I commenti vanno dal "è da 60 anni che abbaiano ogni volta che hanno bisogno di aiuti dalla comunità internazionale" al "ogni volta che viene eletto un nuovo presindente in Corea del Sud (casualmente la Park è stata appena eletta) cercano di aumentare la tensione" passando per "si, ma continuiamo a vivere come il giorno prima". I fatti finora gli danno ragione.
Avranno anche l'atomica ma, nel caso una guerra iniziasse, non avrebbero nessuna possibilità di vincerla.
e infatti, come al solito, dopo le sparate di un qualche presidente nordcoreano, non si fanno attendere mai le reliche scandalizzate di buona parte delle comunità internazionali, nè il relativo mostrare i muscoli sia della corea del sud che degli stati uniti. compreso di missili schireati a tokyo.
un copione già scritto, appunto, da ambo le parti.
del resto, a quanto mi risulta la stragrande maggioranza degli aiuti alla corea del nord vengono dalla cina e non da altre parti internazionali, cina che non è afatto favorevole alla crisi nell'area...

forza sempre kim!

#15 giorgiolx

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Inviato 10 April 2013 - 05:01 PM

mi facevano notare come dopo ogni elezione nel sud, il nord mette un po di pressione e smuove un po le acque.
La volta scorsa bombardarono delle isole al confine...speriamo, confermo che non mi paiono molto preoccupati...

#16 YìdàlìRén

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Inviato 10 April 2013 - 10:18 PM

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il 10 April 2013 - 10:22 AM, ha scritto:

e infatti, come al solito, dopo le sparate di un qualche presidente nordcoreano, non si fanno attendere mai le reliche scandalizzate di buona parte delle comunità internazionali, nè il relativo mostrare i muscoli sia della corea del sud che degli stati uniti. compreso di missili schireati a tokyo.
un copione già scritto, appunto, da ambo le parti.
del resto, a quanto mi risulta la stragrande maggioranza degli aiuti alla corea del nord vengono dalla cina e non da altre parti internazionali, cina che non è afatto favorevole alla crisi nell'area...

forza sempre kim!

Ooooo la Madonna...parli dell'esibizionismo dei muscoli del sud mostrati anche in occasione dell'affondamento della Cheonan e del bombardamento su Yeonpyeong. La loro reazione sta ancora facendo tremare l'estremo oriente asiatico...brrrrrr.

Dalla Cina arrivano grandi aiuti alla Corea del Nord; uno di questi è il rimpatrio forzato dei profughi che scappano dal "paradiso in terra" e qualche armamentario di scarto che poi verrà riverniciato dalla possente, magna et invincibile armata popolare coreana.

Tralasciamo i soldi che entrano a Kaesong dalle aziende sud coreane (sfruttando la servitù della gleba, per carità, ma sono soldi che poi finiscono tutti nell'apparato del partito dei lavoratori) e le esportazioni di cibo (soprattutto mele): meglio venderle all'estero che tenere il tutto per sfamare un popolo allo stremo. Tanto per il popolo c'è sempre la corteccia degli alberi da far bollire: il brodino che ne esce è fantastico.

La Cina, come nessun altro, è favorevole alla crisi nell'area. Lo sfaldamento della DPRK provocherebbe un afflusso di profughi mostruoso. Soprattutto in una popolazione che in 60 anni di lavaggio del cervello è stata convinta che Cina e Corea del Nord siano i posti migliori al mondo, nonostante il secondo sia l'unico paese extra africano dove si muore di inedia (forse forse anche ad Haiti, ma non sono molto informato e comunque avrebbe le sue ragioni). In secondo luogo una riunificazione sotto l'egida di Seoul porterebbe ad un maggiore accerchiamento americano ai danni della Cina, che manterrebbe come ipotetici alleati solo Myanmar (che piano a piano sta disgelando i suoi rapporti con gli USA) e Pakistan (in uno storico rapporto i chiave anti indiana). Lo stesso Vietnam, che di bandiera è teoricamente comunista (come teoricamente lo è la Cina) ha fatto esercitazioni congiunte con gli USA ed ha forti screzi sui confini navali con i cinesi (come Giappone e Filippine, senza contare il fratello/nemico Taiwanese). La stessa Corea del Sud, conscia di ciò che è accaduto in Germania, è giustamente preoccupata dei risvolti economici dell'assorbimento di 25 milioni di potenziali disoccupati e dallo squilibrio tra una parte del paese con tenori di vita tra i più alti al mondo e uno tra i più bassi al mondo. Soprattutto contando che il divario tra Germania Est e Ovest era nettamente inferione a quello tra Corea del Nord e del Sud. Tutto questo gioca a favore del governo di Pyongyang: loro lo sanno e fin quando riusciranno a tirare la corda, continueranno a tirarla.

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#17 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 11 April 2013 - 10:14 AM

Visualizza MessaggioYìdàlìRén, il 10 April 2013 - 10:18 PM, ha scritto:

Ooooo la Madonna...parli dell'esibizionismo dei muscoli del sud mostrati anche in occasione dell'affondamento della Cheonan e del bombardamento su Yeonpyeong. La loro reazione sta ancora facendo tremare l'estremo oriente asiatico...brrrrrr.
mah non lo so... praticamente la corea del sud è disseminata di basi americane e costantemente in stato di esercitazione in vista di un bel posizionamento degli amichetti usa in estremo oriente. forse la corea del nord non dovrebbe considerare la cosa una minaccia, chissà, ma visto che una guerra gli alleati occidentali-ammeregani gliel'hanno già fatta...

Visualizza MessaggioYìdàlìRén, il 10 April 2013 - 10:18 PM, ha scritto:

Dalla Cina arrivano grandi aiuti alla Corea del Nord; uno di questi è il rimpatrio forzato dei profughi che scappano dal "paradiso in terra" e qualche armamentario di scarto che poi verrà riverniciato dalla possente, magna et invincibile armata popolare coreana.
francamente mi risulta che senza gli approvvigionamenti di generi energetici ed alimenatri dalla cina in corea del nord si starebbe pure peggio. il commercio con la corea del sud invece è più o meno qualcosa di simbolico ma economicamente ben poco sostanziale, se non ricordo male (e anzi in calo costante negli ultimi anni: http://ifes.kyungnam...=FRM130131_0001).
http://www.cfr.org/c...tionship/p11097



Visualizza MessaggioYìdàlìRén, il 10 April 2013 - 10:18 PM, ha scritto:

La Cina, come nessun altro, è favorevole alla crisi nell'area.
volevi scrivere sfavorevole, immagino. che è la stessa cosa che ho scritto io. con meno chiacchiere. visto che alla cina fa comodo un cuscinetto pur piccolo tra se e la potenza miliater almericana.
quelli favorevoli sono come sempre gli usa che non vedono appunto l'ora di fare un passetto vicino alla cina in caso di "unificazione" sotto seul (dopo aver mosso una guerra apposita e sanguinosa per impedire che la corea stesse appunto unita ma sotto la bandiera del "comunismo".

#18 Shimamura

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Inviato 11 April 2013 - 10:34 AM

Ma oggi come oggi credo che seppur Kim decidesse di suicidarsi difficilemente si parlerebbe di unificazione tra le due Coree. economicamente il Sud ci andrebbe solo a perdere. Sicuramente ci sarebbe una fase di transizione e solo dopo molto tempo e dietro dio solo sa quanti soldoni da parte della comunità internazionale si potrebbe pensare ad una riunificazione. E non credo neanche nel suicidio di Kim, che se partisse con una guerra si ritroverebbe solo, dato che anche la Cina ha condannato le sue minacce, peraltro un bel po' paraculistiche.
La crisi tra le due coree, che peraltro sono di nuovo formalmente in stato di Guerra, esiste da oltre 60 anni (la fine della guerra del 6-25 risale al 1953), e durerà ancora un po', almeno finché kim non sclererà del tutto e allora o la popolazione o le potenze straniere gli faranno il culo...

Messaggio modificato da Shimamura81 il 11 April 2013 - 10:34 AM

Hear Me Talkin' to Ya




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AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
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