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[CINEMA] Diamante nero


1 risposta a questa discussione

#1 Shimamura

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Inviato 18 June 2015 - 10:57 AM

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Di Cèline Sciamma avevo già parlato qui, a proposito del suo bellissimo Tomboy. Torno ora a parlarne in occasione dell'uscita del suo ultimo film, altrettanto bello: Bande de filles, stuprato in Diamante nero, secondo una perversa prassi italiana che presto diverrà talmente radicata da meritarsi la protezione dell'UNESCO...

Mariame vive in quartiere dove per quelle che hanno un colore diverso e sono nate donne le aspettative di emergere son quasi pari a zero. Forse impegnandosi nello studio riuscirebbe a fare qualcosa, ma a Mariame non va di avere un'unica scelta.
Un giorno Mariame incontre tre ragazze, tre teppiste di quartiere, e si unisce a loro...

Cécile Sciamma parte da alcuni spunti biografici, quelli del passato della sua compagna, l'attrice Adèle Haenel, per raccontare di nuovo una storia sulla crescita e la crisi di identità generazionale di un gruppo di ragazze. Non è stato un lavoro facile. Nessuna agenzia è riuscita a trovare attrici di colore così giovani e brave da soddisfare la regista, che così è andata a raccoglierle per strada, tramite audizioni improvvisate.
Ha avuto pure fortuna la Sciamma, perché ne ha trovate alcune davvero brave, forse perché in parte lì, in quel film che dovevano interpretare, c'era anche un pezzo della loro vita quotidiana.

È un film fatto di carne questo, dove ci sono corpi che si scontrano tra di loro, picchiandosi, abbracciandosi, facendo l'amore, attraendosi e respingendosi. Ci sono identità velate e svelate, e c'è la telecamera della Sciamma, come in Tomboy, a seguire in spalla la protagonista, poi gli altri, allontanandosi e poi prendendo la rincorsa per non lasciarli andare, quasi a cercare lo scontro.
La giovane Karidja Touré, prima Mariame, poi Vic, è magnifica nel ruolo della protagonista. Tecnicamente il film è quasi superbo nell'alternare scene da videoclip a scene di altissimo cinema, quasi da certa Novelle vague.

Tra gelatine blu e canzoni di Rihanna (bellissima la scena in cui le quattro danzano sulle note di Diamonds, per i cui diritti la Sciamma è stata in forse fino all'ultimo, dato che la cantante voleva prima vedere il risultato, poi autorizzarne l'uso...) Cècile Sciamma riesce a creare un film meraviglioso e dimostra senza dubbio di essere una delle maggiori cineaste contemporanee.

Da vedere.

see ya soon!


Messaggio modificato da Shimamura il 18 June 2015 - 11:55 AM

Hear Me Talkin' to Ya




Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).

#2 JulesJT

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Inviato 18 June 2015 - 11:47 AM

Visualizza MessaggioShimamura, il 18 June 2015 - 10:57 AM, ha scritto:

Bande de filles, stuprato in Diamante nero, secondo una perversa prassi italiana che presto diverrà talmente radicata da meritarsi la protezione dell'UNESCO...

:em16:
...e l'Italia si aggiudica anche quest'anno l'award per il "Titolo più Vomitevole e Insensato" detto anche "Premio WTF? O.o".

Visualizza MessaggioShimamura, il 18 June 2015 - 10:57 AM, ha scritto:

...e canzoni di Rihanna (bellissima la scena in cui le quattro danzano sulle note di Diamonds, per i cui diritti la Sciamma è stato in forse fino all'ultimo, dato che la cantante voleva prima vedere il risultato, poi autorizzarne l'uso...)

Quoto. Sono un amante del movimento Hip Hop (underground, è giusto specificare) e la deriva moderna che va per la maggiore (Radio, TV) mi lascia inorridito, Rihanna compresa, of course. Tuttavia - considerando il contesto del film - ho trovato che quella scena fosse particolarmente azzeccata e rappresentativa di quella generazione.

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Direi convincente. Sono presenti tutte quelle dinamiche di gruppo, ingenuità e turbamenti tipici dell'età adolescenziale conditi con situazioni familiari penose e inseriti in contesti sociali che lo sono ancora di più. Not bad. Solo il finale l'ho trovato un po' telefonato e volutamente drammatico ma il processo di cambiamento di Mariem/Vic (se vogliamo possiamo definirlo "coming-of-age di periferia") è stato ben rappresentato senza cercare facili scorciatoie così come il rapporto d'amicizia tra le giovani fanciulle.

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Drama: Oshin, Going My Home
Focus: AW - Anime Project 2013, Sull'Onda di Taiwan, Art Theatre Guild of Japan, Allan King, Jonas Mekas,





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