Mission Istaanbul, di Apoorva Lakhia (India, 2008)
Vikas (
Zayed Khan) è probabilmente il giornalista più bravo nel panorama televisivo indiano. Le sue capacità vengono notate anche dai vertici della prestigiosissima Al Zohar, una emittente turca con sede a Istambul, nota per la puntualità delle notizie di atti di terrorismo e per il coraggio dei suoi inviati, sempre in prima linea. In vista della prossima apertura di una sezione di Al Zohar in India, Vikas vola in Turchia e ha modo di stare con i professionisti migliori nel suo campo. Una lunga serie di morti e strane coincidenze lo portano però a sospettare di quell'agenzia di stampa all'apparenza così perfetta e invidiabile. E quando la sua stessa vita sarà in pericolo, troverà un aiuto inaspettato in Rizwan (
Vivek Oberoi), veterano di guerra che ha dei conti da regolare con la potente Al Zohar...
Con una locandina così cool, non potevo non vederlo. Che vi devo dire? Non mi ha fatto così pena come si dice in giro, le idee (ottime) sono portate fino in fondo, il resto è stato pescato da molti altri film (James Bond, Mission Impossible, Infernal Affairs, Die Hard, Ronin, giusto per citarne alcuni), le scene d'azione non sono granché; è un film che si basa molto sulla presenza fisica degli attori, talmente sopra le righe che a volte sembra che siano i personaggi a recitare nella parte degli attori.
Se si sopravvive alla canzone d'amore nostalgico a due voci e al ballo in discoteca sulle note del remix indiano di World, Hold On, si può anche passare una serata allegra...
- Hai paura?
- Oltre la paura si trova la vittoria.
- Rompiamogli il culo, fratello!