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[NEWS] Far East Film Festival 15 (19-27 aprile 2013)


53 risposte a questa discussione

#1 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 08 February 2013 - 06:45 PM

19/27 aprile 2013 - Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” & Visionario


FAR EAST FILM FESTIVAL 15



IL FESTIVAL UDINESE PREMIA

IL GRANDISSIMO KIM DONG-HO!


Immagine inserita

Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e

una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo

sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia.



UDINE – Lo sguardo puntato sul presente e sul futuro del cinema asiatico, attraverso 60 titoli che attingono alle migliori produzioni degli ultimi mesi, e un omaggio all’alfiere mondiale della cultura coreana: il grandissimo Kim Dong-ho! Ecco la quindicesima – attesissima – edizione di Far East Film. Ecco la finestra che si spalancherà, dal 19 al 27 aprile prossimi, sul lontano est

Dopo i premi alla carriera al maestro della risata Michael Hui e aun regista ormai leggendario come Johnnie To, icone tanto popolari quanto autorevoli, il festival udinese ha dunque deciso di assegnare il Gelso d’Oro 2013 al più grande ambasciatore artistico della Corea del Sud. Un simbolo di gratitudine e di rispetto con cui il Centro Espressioni Cinematografiche (C.E.C.),che organizza il FEFF, intende celebrare l’instancabile e inestimabile azione propulsiva di Kim Dong-ho.
Regista, attore, storico direttore del Festival di Busan (lo ha fondato nel 1996 e fatto crescere fino a trasformarlo nell’appuntamento festivaliero di punta dell’Estremo Oriente), Kim ha infatti diffuso in tutto il mondo il verbo creativo della sua terra quando ancora era in massima parte sconosciuto agli occhi occidentali.
Quest'azione costante, non a caso, ha coinciso con lo straordinario rinascimento del cinema coreano, dalla fine degli anni Ottanta agli anni Novanta, poi culminato nella consacrazione di autentiche eccellenze come i tre acclamatissimi registi Park Chan-hook, Kim Jee-woon e Bong Joon-ho.
Cinque anni fa – ricordiamo – fu inoltre proprio Kim Dong-ho, attento e lungimirante, a premiare il FEFF con il Korean Cinema Award al Festival di Busan (di cui era ed è direttore): un enorme ventaglio effigie dell’amicizia che all’epoca già legava, e adesso lega sempre più saldamente, le due manifestazioni.

Anche nel 2013, del resto, Far East Film riconfermerà quello che ha sempre voluto essere, una festa del cinema, e quello in cui il pubblico, i giornalisti, gli addetti ai lavori l’hanno rapidamente trasformato: un vero e proprio cult internazionale!
Un punto d’osservazione esclusivo e strategico sulle tendenze, gli stili e il mercato del lontano est, nato per impavido azzardo nel 1998 (contando il numero zero dell’Hong Kong Film Festival) e diventato una delle più massicce roccaforti occidentali.
Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Malesia, Indonesia, Filippine, Singapore, Taiwan: tra anteprime europee e internazionali, tra potenti blockbuster e preziosi outsider, la mappa è completa. Ed entrare al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” (con i suoi 1.200 posti sempre gremiti) sarà, ancora una volta, come frequentare una sala di Tokyo, Manila o Seul!

In attesa di poter applaudire la consegna del Gelso d’Oro (realizzato dall’azienda friulana Idea Prototipi) e l’apertura del sipario, non resta che innescare il countdown.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#2 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 27 February 2013 - 07:36 PM

FAR EAST FILM FESTIVAL 15



Immagine inserita


GIRLS FOR KEEPS:

piccole (grandi) donne

crescono… a Tokyo-City!

Tra i 60 titoli selezionati per la quindicesima

edizione, un’originale e delicata commedia che

racconta il Giappone di oggi e i suoi standard sociali.


UDINE – Quattro amiche, quattro diverse way of life e una megalopoli. Cosa fa venire in mente? Seguendo l’istinto, è quasi impossibile non rispondere Sex and the City! Ma se la megalopoli di cui stiamo parlando non fosse New York? E se le quattro amiche non fossero neanche americane?
Ambientata a Tokyo, una Tokyo tanto moderna quanto inflessibile dove Carrie Bradshaw e le sue compagne d’avventura si sentirebbero sicuramente strette, Girls for Keeps di Fukagawa Yoshihiro si preannuncia come uno dei film più originali del quindicesimo Far East Film Festival di Udine.
Delicatissima commedia che racconta il sex ma soprattutto la city,e i confini tra uomo e donna disegnati dai rispettivi ruoli sociali, Girls For Keeps è tratto dal romanzo Girl di Okuda Hideo e descrive senza filtri il Giappone contemporaneo e gli standard imposti alle donne di oggi.Una storia di lacrime e di sorrisi, di vittorie e di sconfitte, di sessismo e di libertà. Una storia di piccole (grandi) scelte, di piccole (grandi) ambizioni, di piccole (grandi) donne.
Yukiko, Seiko, Yoko, Takako: una manager in carriera, una pubblicitaria, una madre divorziata e una single. Quattro amiche, quattro diverse way of life e una metropoli che non fa sconti. Quattro diversi temperamenti e un unico desidero di realizzazione (personale o professionale, non importa). Trent’anni. L’età decisiva, nella cultura nipponica ben più che nella Manhattan di Carrie e socie, per compiere passi decisivi. Per stabilire, con esattezza, il proprio ruolo e il proprio posto sul pianeta…
Il regista Okuda (di cui, al FEFF 2008, si era già visto Peeping Tom) ha girato un film «più vero del vero», citando la critica, lontano dalle formule e dai codici prestabiliti. Un’opera spiazzante (uscita in Giappone nell’estate scorsa con il marchio della TBS-Tokyo Broadcasting System Television), assieme sorridente e melò, solo in apparenza riservata al pubblico femminile…
Attesissimo, a Udine, dal 19 al 27 aprile prossimi, il Far East Film Festival edizione n. 15 punterà lo sguardo sul presente e sul futuro del cinema popolare asiatico, attraverso 60 titoli che attingono alle migliori produzioni degli ultimi mesi. Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Indonesia, Filippine, Taiwan: tra anteprime europee e internazionali, tra potenti blockbuster e preziosi outsider, la ricca mappa 2013 non deluderà certo le aspettative del vastissimo Far East people.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#3 Cignoman

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Inviato 28 February 2013 - 10:43 AM

TANTA ROBA ! ! !

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#4 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 28 February 2013 - 12:46 PM

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il 08 February 2013 - 06:45 PM, ha scritto:


inque anni fa – ricordiamo – fu inoltre proprio Kim Dong-ho, attento e lungimirante, a premiare il FEFF con il Korean Cinema Award al Festival di Busan (di cui era ed è direttore): un enorme ventaglio effigie dell’amicizia che all’epoca già legava, e adesso lega sempre più saldamente, le due manifestazioni.

insomma trattasi semplicemente di una restituzione di favori.
se la cantano e se la suonano da soli?

fortuna che dovrebbe esserci la retro su King Hu a dare un po' di interesse cinematografico alla manifestazione

#5 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 01 March 2013 - 05:19 PM

King Hu?! :em10:

Sbavo... Peccato non esserci.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#6 Akira

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Inviato 01 March 2013 - 11:05 PM

Ma come, quest'anno fai manca?

#7 François Truffaut

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Inviato 02 March 2013 - 06:18 PM

Eh, sì, ho avuto la fortuna di partecipare una sola volta, 3-4 anni fa. :(
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#8 Akira

    Undertaker

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Inviato 03 March 2013 - 12:13 AM

Mannaggia....

#9 François Truffaut

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Inviato 04 March 2013 - 04:15 PM

IP MAN - THE FINAL FIGHT:

alle radici del kung fu con Anthony Wong nei

panni leggendari del maestro di Bruce Lee!


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Il nuovo e attesissimo capitolo del biopic approderà

a Udine, in anteprima europea, subito dopo il debutto all’Hong Kong Film Festival – HKIFF del 17 marzo.


UDINE – Onore, coraggio, disciplina, rispetto: le profonde radici della cultura orientale ma anche le profonde radici del kung fu. Quello stesso kung fu di cui Ip Man, il leggendario maestro di Bruce Lee, è stato (ed è) icona universale. Un simbolo di forza, lealtà e saggezza che il cinema asiatico ha celebrato con due straordinari biopic e che ora si appresta a celebrare con un nuovo e appassionante capitolo!
Dopo Ip Man e Ip Man 2, entrambi firmati da Wilson Yip e applauditi al Far East Film Festival di Udine (rispettivamente nel 2009 e nel 2010), ecco dunque Ip Man – The Final Fight, distribuito worldwide dalla Emperor Motion Pictures di HK. Un’opera davvero attesissima che, subito dopo aver aperto l’Hong Kong International Film Festival (evento previsto per il prossimo 17 marzo), approderà in anteprima europea sul grande schermo del quindicesimo FEFF.
Dietro la macchina da presa, a garantire continuità e qualità, c’è il versatile Herman Yau, vecchia conoscenza del pubblico udinese (e già regista del prequel The Legend is Born), mentre nei panni dell’indimenticabile mister Ip, precedentemente indossati dal bravo Donnie Yen, c’è un’altra vecchia conoscenza del pubblico udinese: il superdivo Anthony Wong (spalleggiato, ricordiamo, dall’Asian Joe Pesci Eric Tsang).
Proprio come Ip Man, scomparso nel 1972, ha gloriosamente attraversato la storia delle arti marziali, così Anthony ha gloriosamente attraversato (e continuerà ad attraversare) la storia del cinema hongkonghese. E chiunque abbia visto capolavori assoluti come The Mission di Johnnie To o Infernal Affairs di Andrew Lau e Alan Mak, tanto per citare due capisaldi storici del Far East Film Festival, sa di cosa stiamo parlando!
Ip Man – The Final Fight descrive l’ultima parte della vita di mister Ip ma anche la vita della comunità hongkonghese, letta attraverso i decenni (dal ’49 al 1972), e alterna preziose coreografie action a dolci palpiti crepuscolari, combattimenti pubblici a dolori privati, configurandosi come un film dentro il kung fu e non semplicemente sul kung fu.
Siamo nel Dopoguerra, a Hong Kong (il meticoloso lavoro di ricostruzione scenografica meriterebbe un approfondimento a parte!). Il grande maestro di Wing Chun è ormai restio ad entrare in azione ma, per difendere l’onore dal potere della Triade, non ha scelta: deve combattere per l’ultima volta e la sfida finale si svolgerà, durante un tifone, dentro le mura proibite di Kowloon City…
Facile previsione: un film destinato a lasciare il segno! I due precedenti capitoli, del resto, sono stati e ancora sono particolarmente cari agli spettatori del FEFF,e anche nei passaggi su Rai 4, nell’ambito di Missione: Estremo Oriente (ciclo che del FEFF è figlio), hanno fatto scintille. Una fortuna cinematografica e televisiva che adesso, appunto, non vedrà solo aggiungersi Ip Man – The Final Fight ma pure l’Ip Man 3D messo in cantiere per il 2014 con la coppia Donnie Yen-Wilson Yip (senza ovviamente dimenticare The Grandmaster di Wong Kar Wai)!
Non resta che innescare il conto alla rovescia e darsi appuntamento a Udine, nella sede storica del Teatro Nuovo (1200 posti sempre affollatissimi dal popolo del FEFF), dal 19 al 27 aprile prossimi. (Comunicato stampa)
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)





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