33 risposte a questa discussione

[~Loony~]

Appunto dicevo che lo capisco. ^_-
La cosa mi riguarda MOLTO da vicino, in modo diverso.
Se domani dovessero dirci che scoppia il Vesuvio, credo che sarebbe più il caos generato dal panico della gente, che altro. So che nei comuni vesuviani stanno iniziando a fare proprio campagne del genere, per abituare le persone all'idea che è una cosa che potrebbe accadere, e sono importanti. Il problema è che con i vulcani il margine di tempo a disposizione per organizzare evacuazioni è più ampio che con i terremoti.
Ciò non toglie che la Cina ha sbagliato: ha iniziato a costruire tanti nuovi edifici, presa dal boom economico, senza preoccuparsi di renderli idonei a star su in una zona fortemente soggetta a questo tipo di fenomeni. Adesso che la possibilità di investimento è più ampia, potrebbero anche farlo in settori importanti come questo, così come avviene in Giappone... Insomma, è una disgrazia e ok. Ma ciò non toglie che esiste la prevenzionee che parlarne serve.

[Siwolae]

~Loony~, il May 15 2008, 02:05 PM, ha scritto:

Cosa c'entra?
La tecnologia e la scienza si usano spesso per cose inutili. Non ci vedo nulla di male nello sperare che possa servire per evitare catastrofi simili o per mitigarne gli effetti. Questo non vuol dire 'smuinuire' la disgrazia... semmai il contrario. Invece che studiare per migliorare certi sistemi, quando succede una tragedia dobbiamo restare tutti in silenzio solo perché è una disgrazia? Mah. O-o

Nun ce siamo capiti penniente, ma sta bene così

[paolone_fr]

...d'accordissimo sulle misure di prevenzione-consapevolezza del rischio-preparazione, ma putroppo ci sono eventi che hanno margini di previsione scientifica molto ridotti. Prendo il caso del Vesuvio, che cita Loony: purtroppo, per quanto ne so io, un eventuale risveglio della sua attività esplosiva darebbe segnali solo qualche ora prima, un lasso di tempo quasi inutile per evacuare una zona così ampia (per l'Etna, sempre rimanendo in tema, la cosa è differente). Purtroppo, minimizzare i rischi di morti in caso di eruzione del Vesuvio vorrebbe dire evacuare a priori gli abitanti delle pendici a rischio. La cosa non è evidentemente facile (cazzo, c'è gente che non abbandonerebbe casa sua nemmeno se gli dicono che arriva un meteorite...).

...comunque, dire "lo sapevamo ma non abbiamo voluto scatenare il panico" è un'emerita stronzata...

[asturianito]

Avete ragione, purtroppo, tutti quanti.
Le Norme antisismiche difficilmente vengono applicate nei Paesi in via di sviluppo perché decisamente onerose, fin troppo (senza contare coloro che le disattendono per guadagnarci su...).
Non si può comunque pensare al momento che ci siano criteri costruttivi che mettano al sicuro da questi eventi: un edificio può resistere a terremoti ordinari e più forti degli ordinari, ma non a eventi eccezionali, quelli che possono venire una volta ogni mille anni ad esempio (tecnicamente si parla di tempo di ritorno...).
Certo, nel tempo le cose miglioreranno, l'umanità sarà più preparata a superare eventi del genere, ma le disgrazie ci saranno sempre. Il problema è che il velocissimo sviluppo degli ultimi anni ci ha portato a credere che tutte le disgrazie si possano in qualche modo evitare, che abbiamo il quasi completo controllo degli eventi naturali. Non è così, e non lo sarà mai.
Ci potranno essere meno morti, questo sì, ma le tragedie sono tali anche se riguardano una sola famiglia, come ha detto kuni. E queste ci saranno sempre.

[baronebirra]

intanto un aggiornamento da REPUBBLICA.IT...

Potrebbero essere più di 50.000 le vittime del terremoto che ha colpito lunedì la Cina sud-occidentale. Lo ha reso noto l'agenzia Xinhua aggiornando il drammatico bilancio del sisma. I soccorritori, ormai impegnati in una lotta contro il tempo per salvare gli ultimi sopravvissuti, hanno estratto viva una ragazzina di 11 anni dalle macerie di una scuola crollata nella città di Yingxiu: è rimasta sepolta per 68 ore.
L'agenzia ufficiale cinese ha citato come fonte il centro di coordinamento governativo dei soccorsi. In precedenza la stessa agenzia aveva detto che il numero delle vittime accertate è salito a 19.500, quasi tutte nella regione del Sichuan. I dispersi sono fra i 30.000 e i 60.000, a seconda delle fonti; i feriti oltre 60.000, di cui 12.500 circa in gravi condizioni.
Il governo cinese ha intanto assicurato che per il momento non si sono registrati focolai di epidemia nelle zone più colpite. Il vice-ministro della salute, Gao Qiang, ha tuttavia assicurato che le autorità continuano a stare in allerta, perché il rischio di malattie è in agguato. Secondo Gao, a breve comincerà la disinfestazione dell'acqua potabile e del cibo; la disinfestazione riguarderà ceppi specifici di virus e batteri, e i sopravvissuti saranno anche vaccinati. Il governo ha deciso inoltre di imporre un blocco temporaneo sui prezzi degli alimenti, dell'acqua e dei trasporti nelle zone colpite dal sisma - Sichuan, Gansu, Shaanzi e municipalità di Chongqing - per evitare casi di speculazione.
Uno scenario da incubo si profila nel già devastante panorama lasciato dal terremoto; uno scenario sul quale gli ambientalisti, da tempo critici nei confronti dei mastodontici progetti idroelettrici del governo di Pechino, avevano più volte messo in guardia. Potrebbero crollare le dighe realizzate per creare riserve idriche per l'imponente programma idroelettrico nazionale: secondo il ministro competente, quelli che vivono nella zona colpita dal terremoto rischiano "ulteriori disastri" se non saranno adottate misure per fronteggiare l'emergenza.
Le autorità hanno già aperto le paratie della diga di Zipingpu, vicino all'epicentro del disastro, per proteggere la vicina città di Dujiangyan. Due migliaia di soldati sono già stati mandati nella zona e secondo la Xinhua i sopralluoghi effettuati dagli esperti hanno certificato che la diga tiene, ma la pressione delle acque è stata comunque alleggerita per evitare cedimenti strutturali. E le autorità hanno accertato "situazioni pericolose" in oltre 400 riserve idriche del sud-ovest della Cina. Timori anche per la diga delle Tre Gole perché un malaugurato cedimento strutturale spazzerebbe via milioni di persone.

[shinji80]

stamane c' è stata una nuova scossa di assestamento di 5.9 gradi Richter, ha provocato una frana e il crollo di altre case....

I terremoti non si possono prevedere in un tempo tale da permettere alle persone di fuggire, anche perchè sarebbe stato un problema e avrebbe generato caos a causa dell' allarme, ma alcuni valori fuori controllo, dal momento che prima di un terremoto c' è sempre un precursore (scossa più o meno piccola prima della scossa principale, lo so per esperienza dal momento che abito in Umbria) avrebbero dovuto mettere in allarme i sismologi, boh... certo non si poteva prevedere una catastrofe di questo genere.... che casino.....

[Zan]

Be', purtroppo c'è da dire che è successo in una zona dove di terremoti non ce n'erano mai stati. Sono stati colti impreparati.
Però i due panda si sono salvati! =)

Messaggio modificato da Zan il 16 May 2008 - 06:49 PM

[Magse]

sinceramente i panda sono 60.

inoltre era zona fortemente a rischio.
(but everybody knows che dove ci sono catene montuose, c'è movimento tettonico)

[Siwolae]

Magse, il May 16 2008, 08:35 PM, ha scritto:

inoltre era zona fortemente a rischio.
(but everybody knows che dove ci sono catene montuose, c'è movimento tettonico)

Dipende magsaccius (la formazione delle catene montuose potrebbe essere assi remota e su faglie non più attive o addirittura di natura vulcanica poi estinta...) , ma te la passo perché sei pucciosamente coinvolto

P.S.: end bicoz ai still lov ya!