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[RECE][SUB] Himizu
Iniziato da moonblood, Jan 15 2013 12:52 AM
36 risposte a questa discussione
#28
Inviato 23 January 2013 - 04:22 PM
Sì, la scena è proprio quella.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)
#29
Inviato 25 January 2013 - 05:41 PM
uno dei miei registi giapponesi preferiti, non vedo l'ora di vederlo! vi ringrazio tantissimo per i subs, vi darò la mia recensione appena visto
#30
Inviato 14 February 2013 - 12:32 PM
Scrivo questo commento a freddo, avendo visto il film una mesata fa, mi pare.
Sion Sono, ormai lo so, mi piace a singhiozzo. Questo Himizu non mi è piaciuto un granché. Penso di aver capito, anzi sentito - per quanto sia possibile a un non giapponese - cosa volesse esprimere, quali emozioni e pensieri volesse incidere su pellicola. Però non mi ha coinvolto e mi ha esasperato, come spesso fa quando va fuori misura, soprattutto ripetendo e ripetendo ancora sempre gli stessi pattern - sia tematici che estetici - fino alla nausea. E' un suo vizio che per i suoi fan logicamente è proprio la sua cifra autoriale. Per onestà intellettuale e coerenza dovrei ora elencare quali ho ravvisato in quest'opera, ma sinceramente non ne ho voglia Magari in seguito...
Ecco, per me Sion Sono è uno di quei cineasti che sentono il bisogno di sottolineare sempre e comunque la loro presenza dietro al film, in ogni istante, come se non fosse abbastanza evidente - il suo stile è ormai riconoscibilissimo. Ed è questa sua invadenza che alla lunga mi annoia e mi distanzia dalle sue opere, che peraltro trovo sempre interessanti, nelle loro premesse.
Dunque lo svolgimento di Himizu, purtroppo, mi ha fatto proprio questo effetto, e credo che non lo rivedrei neanche sotto tortura (dico così, poi chissà...).
Infine, anch'io non ho potuto fare a meno di "associarlo" (un po' per il dramma urlato, un po' perché l'ho visto nello stesso periodo) a Kotoko di Tsukamoto. Che stava per mandarmi ai matti, anche quello, ma invece poi mi ha catturato, non mi ha mollato più. E l'ho amato e lo amo moltissimo.
Ma per me Tsukamoto è proprio su un altro orizzonte: come Sono, è un autore riconoscibilissimo MA, al contrario di Sono, più che invadente mi risulta invasivo, come fosse un virus che alla fine sei ben felice di beccarti e tenerti dentro.
Sion Sono, ormai lo so, mi piace a singhiozzo. Questo Himizu non mi è piaciuto un granché. Penso di aver capito, anzi sentito - per quanto sia possibile a un non giapponese - cosa volesse esprimere, quali emozioni e pensieri volesse incidere su pellicola. Però non mi ha coinvolto e mi ha esasperato, come spesso fa quando va fuori misura, soprattutto ripetendo e ripetendo ancora sempre gli stessi pattern - sia tematici che estetici - fino alla nausea. E' un suo vizio che per i suoi fan logicamente è proprio la sua cifra autoriale. Per onestà intellettuale e coerenza dovrei ora elencare quali ho ravvisato in quest'opera, ma sinceramente non ne ho voglia Magari in seguito...
Ecco, per me Sion Sono è uno di quei cineasti che sentono il bisogno di sottolineare sempre e comunque la loro presenza dietro al film, in ogni istante, come se non fosse abbastanza evidente - il suo stile è ormai riconoscibilissimo. Ed è questa sua invadenza che alla lunga mi annoia e mi distanzia dalle sue opere, che peraltro trovo sempre interessanti, nelle loro premesse.
Dunque lo svolgimento di Himizu, purtroppo, mi ha fatto proprio questo effetto, e credo che non lo rivedrei neanche sotto tortura (dico così, poi chissà...).
Infine, anch'io non ho potuto fare a meno di "associarlo" (un po' per il dramma urlato, un po' perché l'ho visto nello stesso periodo) a Kotoko di Tsukamoto. Che stava per mandarmi ai matti, anche quello, ma invece poi mi ha catturato, non mi ha mollato più. E l'ho amato e lo amo moltissimo.
Ma per me Tsukamoto è proprio su un altro orizzonte: come Sono, è un autore riconoscibilissimo MA, al contrario di Sono, più che invadente mi risulta invasivo, come fosse un virus che alla fine sei ben felice di beccarti e tenerti dentro.
#31
Inviato 14 February 2013 - 02:58 PM
per me il dualismo è molto chiaro.
la differenza è che - almeno in questi ultimi anni - sono ci fa, mentre tsuka ci crede.
e questo traspare dai loro film.
la differenza è che - almeno in questi ultimi anni - sono ci fa, mentre tsuka ci crede.
e questo traspare dai loro film.
#32
Inviato 24 April 2013 - 09:09 PM
ho scaricato i sub ita. e il film dove lo trovo?
#33
Inviato 24 April 2013 - 10:28 PM
jung, il 24 April 2013 - 09:09 PM, ha scritto:
ho scaricato i sub ita. e il film dove lo trovo?
Ti mando un MP
- T R A D U Z I O N I -
Giappone: Zero Woman: Red Handcuffs # Angel Guts: Nami # Crazy Thunder Road # Ecstasy Of The Angels # The Little Girl Who Conquered Time # Tree Without Leaves # Woman Of The Lake # Mandara # This Transient Life # Tokyo Trash Baby # Muddy River # Ramblers # Third # Exte: Hair Extensions # The Youth Killer # Himatsuri (Fire Festival) # No One's Ark # Asyl: Park And Love Hotel # Himizu # A Crowd Of Three
Cina: Yellow Earth
Filippine: Silip - Daughters Of Eve # Manila By Night
Brasile: Pixote: A Lei Do Mais Fraco
#34
Inviato 01 November 2016 - 12:45 AM
Ringrazio Moonblood per la recensione e la traduzione
Ganbare Valentino!...Ganbare!...in mezzo a tutte quelle urla ho sentito Keiko incoraggiare anche me...di finire di vedere questo film.
Himizu è un concentrato di insano dolore...urlato, esasperato, avvelenato...può catturarti e ammaliarti e farti gridare al capolavoro o disturbarti, invaderti sino al completo abbandono e farti gridare ad un immenso pippone (scusate il francesismo).
Adoro il Giappone, è una nazione in grado di sopportare qualsiasi prova e a qualsiasi prezzo...pagandolo sino all'ultimo.
In fin dei conti anche attraverso questo Sono e questo Himizu lo squarcio per intravedere lo spirito pulsante di questa nazione e questo popolo si apre molto di più che in altre opere...detto ciò non cambio idea...Himizu è un immenso pippone (ariscusate il francesismo) e solo grazie a Keiko e all'immensa inedia che caratterizza la mia regione glutea non ho spento il mio pc dopo un'ora.
Ganbare Valentino!...Ganbare!...in mezzo a tutte quelle urla ho sentito Keiko incoraggiare anche me...di finire di vedere questo film.
Himizu è un concentrato di insano dolore...urlato, esasperato, avvelenato...può catturarti e ammaliarti e farti gridare al capolavoro o disturbarti, invaderti sino al completo abbandono e farti gridare ad un immenso pippone (scusate il francesismo).
Adoro il Giappone, è una nazione in grado di sopportare qualsiasi prova e a qualsiasi prezzo...pagandolo sino all'ultimo.
In fin dei conti anche attraverso questo Sono e questo Himizu lo squarcio per intravedere lo spirito pulsante di questa nazione e questo popolo si apre molto di più che in altre opere...detto ciò non cambio idea...Himizu è un immenso pippone (ariscusate il francesismo) e solo grazie a Keiko e all'immensa inedia che caratterizza la mia regione glutea non ho spento il mio pc dopo un'ora.
#35
Inviato 01 November 2016 - 08:58 AM
Adoro i film di Sono e questo è un capolavoro, bellissimo.
Grazie mille per i sub
Grazie mille per i sub
#36
Inviato 09 January 2017 - 11:27 PM
greydeath, il 21 January 2013 - 03:52 PM, ha scritto:
spoiler, ma magari a qlc interessa:
la scritta sulla pelle della ragazza sadomaso che butta l'immondizia è メスブタ
forse si potrebbe tradurre come "maiala"... la cosa ha scioccato la ragazza giapponese che ha visto il film con me
fine spoiler
la scritta sulla pelle della ragazza sadomaso che butta l'immondizia è メスブタ
forse si potrebbe tradurre come "maiala"... la cosa ha scioccato la ragazza giapponese che ha visto il film con me
fine spoiler
Permettimi di aggiungere qualcosa, se a qualcuno dovesse interessare.
めす (hiragana) o メス (katakana) significa femmina
おす (hiragana) o オス (katakana) significa maschio
si usano entrambi riferiti agli animali.
Quindi "maiale femmina" il cui significato presentato in quel modo è proprio quello che hai detto tu.
Ciaoo.
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