voto 1
In sintesi verbale:
Immondizia televisiva sul grande schermo
In sintesi verbale un po' romanzata:
Claudia Gerini diretta dal suo compagno Federico Zampaglione in un film fatto in casa che avrebbero dovuto riporre nel cassetto assieme ai vecchi album fotografici subito dopo averlo visto montato
Non in sintesi:
Una donna in carriera passa il giorno sui tacchi alti avvolta da vestiti firmati, e la notte tra le gambe di sconosciuti in preda all'impeto di esaudire ogni perversione sessuale. La vita scorre sempre uguale fino a quando le persone attorno a lei iniziano a morire, ammazzate nei modi più sadici possibili.
L'idea di base è tutto tranne che nuova, ma si tratta di un difetto col quale gli amanti del genere horror sono scesi a patti da sempre.
Il problema del film è ben altro.
Il prodotto è di qualità puramente televisiva, il vero orrore è portare questa immondizia sul grande schermo. Se proprio si volesse assistere ad interpretazioni vergognose, accenti dialettali, espressioni melodrammatiche e banalità verbali basterebbe accendere la TV su Canale 5 il pomeriggio. Diciamo pure che è una fiction che, al posto dei regolari intervalli pubblicitari, ha delle scene sanguinolente. Robuste, discretamente realizzate e coraggiose, certo, ma del tutto superflue e che, da sole, non riescono a dare un'impronta meno pornografica e volgare a questo omaggio al peggiore dei classici thriller all'italiana. Sembra, purtroppo, un Dario Argento degli ultimi tempi.
Ma come poteva essere altrimenti? Con attori da fiction (Gerini e Placido in primis), dialoghi da fiction, luci da fiction, investimento da fiction, tematiche da fiction, che altro poteva venire fuori?
Spesso, in sala, il pubblico pagante ha sbeffeggiato le interpretazioni degli attori, ho visto battere il record di sbadigli anche durante le scene cruente, ho sentito il dolore di quelle mani sulla faccia che maledicevano il momento in cui avevano afferrato il biglietto. Tanti sguardi persi nel vuoto, troppo tirchi per uscire di sala a metà film. Ottantadue minuti che la noia ha fatto sembrare il doppio.
L'apoteosi di risate, poi, è stata con la rivelazione dell'assassino. A quel punto mi son personalmente sentito male per il chi ha investito soldi in quest'opera. Ma se proponi, oggi, un assassino in giacca di pelle nera e guanti in tinta, te le vai a cercare. La scusa della citazione fa solo soffrire di più.
Da uno come Zampaglione, leader dei Tiromancino, ci si aspettava almeno una colonna sonora ricercata o potente, capace di dare un sapore meno amatoriale o banale alle immagini. Musica in grado di far compensare con le orecchie lo strazio che subiscono gli occhi e la mente, ma - tranne in una scena - non si salva nemmeno quella. C'è addirittura il sax che introduce le fintissime, ininfluenti, risibili e tutto tranne che sensuali scene di sesso. Meno scandaloso di così il club di scambisti "Tulpa" non si poteva rappresentare. Non saranno contenti nemmeno i ragazzini traboccanti di ormoni perchè della Gerini che, a 42 anni sfodera un fisico da urlo, si vedono forse la schiena ed un mezzo capezzolo.
Di gran lunga il peggiore film della stagione. Un enorme passo indietro rispetto al promettente Shadow.
Messaggio modificato da lordevol il 24 June 2013 - 08:09 PM