The love of Siam
รักแห่งสยาม
director's cut/proper
Titolo Originale: Rak Haeng Sayam
Regista: Chookiat
Paese: Thailandia
Anno: 2007
Interpreti: Witwisit Hiranyawongkul (Mew), Mario Maurer (Tong),Kanya Rattanapetch (Ying)Aticha Pongsilpipat (Donut), Chermarn Boonyasak (Tang/June) Sinjai Plengpanich (Sunee) Songsit Rungnopakunsri (Korn)
Genere: Drammatico
.:TRAMA:.
Bangkok. Mew e Tong sono vicini di casa e migliori amici: il primo vive da solo con la nonna, dopo il trasferimento della famiglia a Rayong, il secondo vive con i genitori e la sorella. Le loro starde si separano quando la sorella di Tong, Tang, si sperde nella giungla durante una gita a Chiangmai e la famiglia, dopo vani tentativi di ricerca, decide di trasferirsi.
Alcuni anni dopo i due ragazzi si rincontrano e si riavvicinano. Mew è il leader di una band musicale la cui manager si da il caso somigli in modo spropositato alla dispersa sorella di Tong. Tra drammi familiari, amicizie e note musicali, i due ragazzi si accorgono di provare dei sentimenti l'uno per l'altro e si trovano costretti a darne conto alle famiglie, agli amici e a se stessi.
.:NOTE:.
Quarta prova registica di Chookiat Sakveerakul dopo l'indipendente "The Passenger of Li", l'horror del 2004 "Pisaj(evil)" (al momento, almeno per me, introvabile) e il bel "13 beloved" con cui ha conosciuto la fama in patria e nelle platee internazionali.
The love of Siam è stato un piccolo caso cinematografico in Thailandia nel 2007. Ottimo incasso al box-office, generale apprezzamento della critica e conseguenti riconoscimenti in molti festival nazionali e asiatici di cinema in svariate categorie (in particolare film, regia, sceneggiatura, protagonista maschile (Mario Maurer - Tong), co-protagonista femminile (Sinjai Plengpanich - Sunee, la madre di Tong) e colonna sonora). È stato inoltre il candidato della Thailandia agli Oscar di quest'anno. Interessante anche l'operazione di marketing e il lancio promozionale della pellicola, fin dal principio pubblicizzata (si nota anche dalle immagini promozionali e dai video musicali, nonché dalla stessa locandina) come commedia sentimentale "normale" (genere molto di moda in thailandia) per poi spiazzare il pubblico con un'intensa ,anche se profondamnete pudica, storia d'amore tra i due protagonisti maschili. Dalle reazioni in sala e sulle web-boards pare che parecchio pubblico non abbia gradito, o sia rimasto addirittua scandalizzato da questa svolta improvvisa della trama. Ciò non ha tolto al film di guadagnarsi l'aurea di "cult" tra i giovanissimi che hanno affollato le sale per la versione director's cut (con mezz'ora di scene aggiuntive), ridistribuita un anno dopo la versione commerciale.
.:COMMENTO:.
Nonostante le profonde e ovvie differenze con il suo lavoro precedente ("13 beloved"), lo stile di Chookiat Sakveerakul è perfettamente riconoscibile e apprezzabile anche in questo nuovo lavoro, nel quale oltre alle solite regia e sceneggiatura firma anche alcune canzoni (e ne canta due: "Ticket", sui titoli di testa e "Gun lae Gun" su quelli di coda) e ha un piccolo ruolo tra i personaggi (è il fratello antipatico di Ying). Dicevo: ottima sceneggiatura, regia molto equilibrata e sempre al servizio della storia (alcune banalità registiche sono state tra le critiche più frequenti al film). La realtà è che Sakveerakul ha perfettamente in mente la storia da raccontare, la sua storia, e i passaggi, chiamamoli così, ingenui, sono perfettamente funzionali alla trama e necessari per espandere la ricerca di un minimalismo romantico ed emozionale che è alla base dell'atmosfera di tutto il racconto. Questo minimalismo si ritrova anche e soprattutto nei temi prinipali, la sussurrata storia d'amore tra Tong e Mew ,il dolore della famiglia in seguito alla scomparsa di Tang e le incomprensioni amorose con le co-protagoniste femminili. Il regista ha anche una grande padronanza dello strumento musicale, le canzoni-dichiarazioni d'amore sono orecchiabili, romantiche, profondamente significative per alcuni personaggi, e oltretutto protagoniste di alcune delle sequenze più riuscite (i meravigliosi titoli di testa sulle note di "ticket", che chiudono l'incipit infantile e aprono quello adolescienziale, o il piano sequenza sui personaggi durante la pausa della bellissima "Roo suek barng mhai" ("endless night"). La tematica omosessuale è trattata con delicatezza, in una maniera decisamente lontana dalla tradizione cinematografica thai, in cui i gay vengono perlopiù rappresentati come travestiti, transessuali o comunque, (non che le cose siano collegate) macchiette comiche. Un bel passo avanti per un prodotto commerciale di questo paese. Buono il cast attoriale, anche se i due giovani protagonisti sono emergenti e si vede.
SPOILER SUL FINALE
C'è il rischio che il finale possa essere confuso con un giudizio morale negativo del regista sulla storia tra i due ragazzi e quindi con un riappacificamento con il pubblico generalista (che, ricordiamoci, si aspettava una commedia romantica etero...), ma io penso si sia voluto rendere chiaro il contrario. Le lacrime di Mew sono di felicità perché è convinto che nel mondo in cui vive la consapevolezza di essere ricambiato sia quanto di meglio lui possa sperare. Il rifiuto di Tong è condizionato dalle aspettative egoistiche della madre e dalla sua fede cristiana, sebbene lui ne sembri convinto alla fine non è certo una sua scelta. Per i due ragazzi c'è ancora la possibilità di ritovarsi e la speranza che questo succeda è ancora viva nelle ultime note del film.
Versione REVISIONATA dei sub, con traduzione, timing e grammatica migliorate. Ho anche fatto un resynch per la theatrical version (quella uscita al cinema), nel caso abbiate problemi a procurarvi la director's cut. Contattatemi pure in privato per dritte su una delle due versioni.
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Messaggio modificato da fabiojappo il 23 April 2013 - 12:23 PM