Blood Brothers (Tiantang kou), lungometraggio d’esordio di Alexi Tan, prodotto da John Woo e Terence Chang, è il film di chiusura della 64. Mostra
Blood Brothers (Tiantang kou), lungometraggio d’esordio di Alexi Tan, prodotto da John Woo e Terence Chang, è il film di chiusura della 64. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. (...) Con la scelta di aprire la sua 64. edizione con Atonement, opera seconda del regista trentacinquenne Joe Wright, e di chiuderla con Blood Brothers (Tiantang kou), lungometraggio d’esordio di Alexi Tan, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica conferma la propensione degli ultimi anni a scoprire talenti giovani e promettenti, in grado di offrire con le loro opere spunti inediti e nuove tendenze del cinema contemporaneo. Negli ultimi anni a Venezia hanno debuttato, con enorme successo, tra gli altri Santiago Amigorena, Allen Coulter, Aleksey German Jr, Miyazaki Goro, Ethan Hawke, Gregory Jacobs, Francesco Munzi, Fausto Paravidino, Liev Schreiber, Nomura Tetsuya, Piotr Uklansky, Ivan Vyrypaev.
Il film, una coproduzione Cina-Taiwan-Hong Kong, interpretato da Daniel Wu, Chang Chen, Shu Qi, Liu Ye, Tony Yang, Sun Honglei, Lulu Li, è un noir dal respiro epico e ricco di azione. (...)
Blood Brothers (Tiantang kou) è ambientato nella Shanghai degli anni ’30, una città nel pieno del suo splendore, una fiorente Babilonia dei tempi moderni, popolata da “signori della guerra”, politici, ricchi industriali, concubine e gangster. Kang (Liu Ye), Fung (Daniel Wu) e Hu (Tony Yang), tre innocenti giovani ragazzi, sono arrivati in questo falso paradiso in cerca di una vita migliore. Con il passare del tempo, ognuno di loro segue una strada diversa ma si trovano tutti davanti ad una vita all’insegna del crimine. Kang, assetato di potere è il più ambizioso. Fung, appagato dalla sua vita semplice al villaggio in cui viveva, ma obbligato a cercare rifugio a Shanghai, viene spinto dentro un mondo di violenza dove scopre sorprendentemente un lato eroico del suo carattere per poi innamorarsi della bellissima Lulu (Shu Qi), splendente spirito libero che sogna la celebrità. Hu è il più innocente e estroverso dei tre, in cieca ammirazione di suo fratello Kang, che seguirebbe fino in capo al mondo. In seguito, Fung incontra Mark (Chang Chen), un personaggio carismatico, che è in cerca della strada giusta, ma è tormentato dal suo passato. In una cornice di decadenza, la vita dei protagonisti prende una piega pericolosa quando una proibita relazione amorosa diviene di dominio pubblico. Gli amici si rivoltano contro gli amici, i fratelli contro i fratelli. I giorni dell’innocenza sono finiti, si devono affermare come uomini e fare le loro scelte. (Ufficio Stampa Fondazione La Biennale di Venezia)
Il cast è da urlo, e la trama, ispirata a Bullet in the Head, promette bene.
