Bello e soprattutto particolare, se non geniale.
Mi chiedevo...ha un nome la tecnica utilizzata per "animare" le foto usata da Iwai (e anche da altri, credo)? In pratica credo consista nello sfumare lo sfondo, "staccare" le persone anche applicando un filtro tipo sharpen e muovendoli tra di loro...somiglia a quella usata in Tachiguishi Retsuden (detta "superlivemation")?
ciao


[RECE][SUB] The Kon Ichikawa Story
Traduzione di _Benares_
Iniziato da mizushima76, Oct 14 2007 09:06 AM
21 risposte a questa discussione
#19
Inviato 28 October 2007 - 03:20 PM
#20
Inviato 14 February 2008 - 10:24 AM
Iwai è un regista assoluto, un autore che o ami od odi, è il regista più personale e poetico dell'Oriente, nel mio immaginario filmico lo accosto spesso a Tarkovskij.
Non ha mai fatto un passo falso, imho, e anche per Hana e Alice ha compiuto un lavoro secondo me meraviglioso, anche se forse con un po' meno ispirazione che nei film precedenti.
Qui Iwai è riuscito a rivoluzionare l'idea che abbiamo di "Documentario".
Non è un film: non ha una trama precisa, ci sono più scritte che immagini.
Non è un libro: le scritte sono messe in modo da risultare efficaci con la musica - meravigliosa, dello stesso Iwai - di sottofondo
Non è un diario personale: parla non solo di se stesso, ma soprattutto di Kon Ichikawa
Non è un documentario: è tutto troppo personale e quasi assente nella documentazione
È Cinema.
È un'opera di poesia. Come tutto il cinema di Iwai. È un'opera di poesia rivoluzionaria, perché per esprimere certi sentimenti Iwai va dritto a quello che vuole esprimere fregandosene delle regole cinematografiche. E quindi come al solito crea un'opera mai vista prima, reinventa il linguaggio cinematografico e lo piega alla sua sensibilità interiore.
Avete mai visto un documentario in cui il regista, parlando dell'amore che prova nei confronti di un certo modo di fare cinema o di una scena particolare, vi commuove fino alle lacrime grazie al montaggio di alcune scritte, foto e musiche? "The Kon Ichikawa Story" è questo. È l'ennesimo film di Iwai che racconta sé stesso con una poesia apparentemente incentrata su qualcun altro. Sublime.
Non ha mai fatto un passo falso, imho, e anche per Hana e Alice ha compiuto un lavoro secondo me meraviglioso, anche se forse con un po' meno ispirazione che nei film precedenti.
Qui Iwai è riuscito a rivoluzionare l'idea che abbiamo di "Documentario".
Non è un film: non ha una trama precisa, ci sono più scritte che immagini.
Non è un libro: le scritte sono messe in modo da risultare efficaci con la musica - meravigliosa, dello stesso Iwai - di sottofondo
Non è un diario personale: parla non solo di se stesso, ma soprattutto di Kon Ichikawa
Non è un documentario: è tutto troppo personale e quasi assente nella documentazione
È Cinema.
È un'opera di poesia. Come tutto il cinema di Iwai. È un'opera di poesia rivoluzionaria, perché per esprimere certi sentimenti Iwai va dritto a quello che vuole esprimere fregandosene delle regole cinematografiche. E quindi come al solito crea un'opera mai vista prima, reinventa il linguaggio cinematografico e lo piega alla sua sensibilità interiore.
Avete mai visto un documentario in cui il regista, parlando dell'amore che prova nei confronti di un certo modo di fare cinema o di una scena particolare, vi commuove fino alle lacrime grazie al montaggio di alcune scritte, foto e musiche? "The Kon Ichikawa Story" è questo. È l'ennesimo film di Iwai che racconta sé stesso con una poesia apparentemente incentrata su qualcun altro. Sublime.
Messaggio modificato da Senbee il 14 February 2008 - 10:25 AM
Il mio audioblog sulla Cina, le canzoni, le guide su Linux: www.stefanodroghetti.co.nr
#21
Inviato 14 February 2008 - 11:11 AM
Senbee, il Feb 14 2008, 10:24 AM, ha scritto:
Iwai è un regista assoluto, un autore che o ami od odi, è il regista più personale e poetico dell'Oriente, nel mio immaginario filmico lo accosto spesso a Tarkovskij.
Ellamadonna!

Comunque dev'essere proprio bello sto documentario e di certo invogli a vederlo ^^
#22
Inviato 14 February 2008 - 11:14 AM
polpa, il Feb 14 2008, 11:11 AM, ha scritto:
Comunque dev'essere proprio bello sto documentario e di certo invogli a vederlo ^^



@Senbee: grazie per il commento.
The Key to Joy is Disobedience
Sottotitoli tradotti per AW:
Postman Blues - Yukoku - Rito d'amore e di morte - Sada - Rubber's Lover - Kanzen Naru Shiiku: Akai Satsui - Death by Hanging - Labyrinth of Dreams - Pastoral - To Die in the Country (with c4fen01r) - The Crazy Family - Manji - Hausu - La principessa Arete - Kihachiro Kawamoto Film Works - TRAMONTO - The Kon Ichikawa Story - The Ghost Theater - Burst City - Shuffle - Il libro dei morti - Cycling Chronicles - Butta i libri, corri in strada - Devils On The Doorstep
Altro cinema:
Le avventure del principe Achmed
Nessuna commedia coreana tradotta dal 25/12/2003
Suntoryzzato ufficialmente in data 25/11/2007
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