...scusa yotsuya-san, io ti rispondo perché mi fa piacere chiarire ciò che ho scritto. Però, senza che andiamo oltre come tono e come argomento. Se no, probabilmente è meglio sentirci in privato. Io adesso ci provo qui sotto:
yotsuya-san, il Mar 24 2008, 07:14 PM, ha scritto:
Basta leggere le interviste del regita riguardo al film. E' tutto già perfettamente spiegato, e senza giri di parole.
...perché, dire "che è girato con il cuore e si vede che nasce dal personale" va contro le parole del regista? Le conferma, mi pare, e io quello volevo dire: che si capisce benissimo che il film lui l'ha vissuto dal vivo, niente di meno e niente di più...
yotsuya-san, il Mar 24 2008, 07:14 PM, ha scritto:
E perchè mai Jang Sun-woo avrebbe dovuto girare un documentario? La prossima volta che mi vedo un film che non mi prende allora dirò "Mah, io l'avrei girato come black comedy con Di Caprio come protagonista, faccio morire la protagonista femminile a metà film poi metto un flash back. Il lieto fine non mi è piaciuto, io avrei preferito che morissero tutti".
Un film si giudica per quello che è, non per quello che sarebbe-stato-se o sarebbe potuto essere.
...ma io mica ho detto che quel regista avrebbe fatto meglio a girare un documentario. Il mio parere è semplicemente che forse con un approccio documentaristico (invece che incentrato sulla storia della ragazza, simbolica quanto si vuole, ma personalmente molto connotata) il pubblico avrebbe capito meglio i fatti di Kwangju. Perché a me interessa di più la Storia che il dramma di una sola persona. Sul fatto che un film si giudichi per quello che è il discorso sarebbe lungo (e non so mica se sono tanto d'accordo), ma in questo caso quel che dicevo è proprio che ho sofferto l'approccio personalistico alla vicenda, e ne che avrei preferito uno più storico. A me dire che in un film avrei preferito che questo e quest'altro fossero stati fatti diversamente non pare un crimine, ma solo l'opinione, sacrosanta, di chi il film lo ha guardato...
yotsuya-san, il Mar 24 2008, 07:14 PM, ha scritto:
Hai visto un altro film, allora.
Idem come sopra. Con che arroganza il pubblico si permette di stabilire se il regista ha fatto bene o no a fare un film? Non hai visto quello che volevi vedere? Guardati un altro film. Non è il pubblico il datore di lavoro del regista.
...ecco, questo non lo so, di fatto per me ci sono un sacco di domande sull'evento al centro del film che non vengono nemmeno affrontate (per via dell'approccio personale di cui dicevo). In questo senso, mi mancano alcuni riferimenti che giudico importanti, e prima di tutto alcune risposte alle domande "chi erano i manifestanti?" e "perché manifestavano?", o "qual è stata la dinamica degli scontri con l'esercito?".
Questo non è un problema in sè, perché come ho scritto l'approccio del film è un altro. E io quest'altro approccio (più personale) non l'ho gradito in pieno. Ne avrei preferito un altro. Non mi sembra arroganza, ma anche qui solo un parere. Sul resto sorvolo, non mi sembra proprio il caso visto che se non vedo un film come faccio a sapere che non mi piace?
yotsuya-san, il Mar 24 2008, 07:14 PM, ha scritto:
Beh, allora tutti i film organizzati a flashback sono "confusi" solo perchè bisogna aspettare la fine per capire il film...maddai...
...ma no, perché generalizzare? Mi riferivo semplicemente al fatto che nella prima parte del film ho fatto fatica a distinguere il racconto della ragazza nella casa dell'operaio e quello dei quattro amici del fratello alla sua ricerca. I flashback non c'entrano, è proprio la parte in presa diretta (divisa in due) che mi ha un po' confuso. Sarà stato un problema solo mio, boh...
yotsuya-san, il Mar 24 2008, 07:14 PM, ha scritto:
Questa è veramente buona, il "merito" (e pure grande!) di aver fatto un film corto. Sentiamo, dove lo avresti tagliuzzato un altro po', magari per far spazio a qualche scena di tuo gradimento? Ci avresti messo una scena in cui un narratore esterno (magari lo stesso regista) avrebbe spiegato o inquadrato meglio i personaggi?
...ma qui volevo rendere merito al film secondo me, mica demerito
...non avrei tagliato niente, proprio perché la lunghezza va bene così. Il fatto è che ultimamente vedo molti film che mi sembrano troppo lunghi, e giudicavo che in un film come A Petal una lunghezza superiore a quella reale avrebbe fatto davvero male. Non è questo il caso. La lunghezza va bene, che devo dire di più?
yotsuya-san, il Mar 24 2008, 07:14 PM, ha scritto:
Io nelle mie considerazioni, non conoscendoti, ho valutato quello che hai scritto e come lo hai scritto. E non sono d'accordo nè con l'uno nè con l'altro, e per questo sono giunto alla conclusione (personale, ovviamente) che o non l'hai capito o non l'hai voluto capire, partendo dal pregiudizio di VOLER vedere un film e senza avere la capacità di apprezzare l'astrazione dal contesto storico. Se in più ci aggiungo la tua preventiva difesa del 6 di Envy e la tua presa di posizione PRECEDENTE alla visione del film sul fatto che non fosse a priori un film da voto alto, il risultato è la mia critica.
...ma tu fai benissimo a valutare secondo le tue opinioni. Il fatto è che ognuno ha le sue, e io ho postato il mio commento proprio perché credevo potesse servire a discutere (magari un po' più pacatamente) del film e del suo contenuto. Per quel che vale, io di pregiudizi, prima di guardare il film, non ne avevo. O se li avevo, nel caso erano al contrario rivolti a considerarlo un capolavoro assoluto, visti i commenti e i voti di chi l'ha visto prima di me. E' proprio per questo che ho voluto vederlo. Però mi aspettavo di meglio e secondo me invece non è risultato un grande film. Che ci posso fare?
...infine, giusto una puntualizzazione cui tengo: non credo di esser mai stato a sindacare sui voti degli altri ai film in archivio, se non per scherzo. Quando tu hai "attaccato" il voto di un utente su A Petal, io sostenevo che ognuno (anche quell'utente) può avere diritto a considerare un film da 6, anche se valutato molto meglio da altri, e che speravo "di non essere obbligato a priori a dargli un voto sopra l'8 solo perché altri l'hanno fatto"; il che mi sembra molto differente da dire che "quel film non merita un voto alto, a priori". Infatti l'ho guardato, ci ho pensato e ho scritto il mio parere e il mio voto.
Giusto per la cronaca, quando un utente ha dato un 1,5 (non un 6, eh) a un film che invece io giudico un capolavoro, City of Sadness, io ho difeso il suo diritto a esprimere il suo parere anche con un voto così basso. E quel film è pure una mia traduzione
Messaggio modificato da paolone_fr il 24 March 2008 - 09:24 PM