Ghost Soup
directors cut 1992
AW ITA Fender
Regia: Shunji Iwai
Sceneggiatura: Shunji Iwai
Paese: Giappone
Anno: 1992
Genere: Commedia
Durata: 58'
Cast: Ranran Suzuki (Nanà), Hiroyuki Watari (Ichiro Suzuki), Dave Spector (Mel)
La Storia
Ichiro è un ragazzotto continuamente sballottato a destra e a manca a causa di indelicati padroni di casa che gli domandano continuamente "di cambiare aria";ed è per questo motivo che si ritrova a traslocare persino il giorno di Natale, in quello che dovrebbe essere finalmente il suo appartamento;ma appena preso possesso del locale si ritrova in casa (tra gli altri) una coppia strampalata di individui (accompagnati da un poco loquace trio simil-streets-rapper) che gli ordina letteralmente di sloggiare! e alla svelta, visto che l'appartamento, a quanto pare, "serve a loro"; Ichiro ovviamente non ne vuole sapere e manda letteralmente a quel paese lo strano duo che però non si arrenderà così facilmente:i due infatti hanno una missione da compiere...è una questione di vita...E di morte!
La Recensione
Questo medio metraggio di appena 58 minuti prodotto per la TV giapponese è uno dei lavori di Shunji Iwai pre-Fireworks, vale a dire realizzati prima dell'ingresso ufficiale nel mondo del cinema nipponico;potrebbe essere una favola natalizia per bambini;ma chi conosce bene Iwai sa che la storia è dedicata ai più grandi che tendono a dimenticare in fretta il loro passato;i primi 20 minuti sono di puro delirio carnascialesco;i personaggi dal primo all'ultimo sono delle macchiette;impareremo a conoscere il buon Ichiro, la terribile Nanà, l'ingenuo gaijin Mell, il soldato Sakata ed altri ancora, tutti più improbabili dell'altro;il sorriso stampato sul volto è assicurato dall'inizio alla fine e viene anche da chiedersi da dove sia uscita ad Iwai una accozzaglia così variopinta, raccontata poi in modo quasi grottesco;ma ovviamente (come il buon Ichiro scoprirà) tutto questo è solo l'inizio e le sorprese (tante) aspettano letteralmente dietro l'angolo...ad un tratto il film svolta, per prendere una piega dai toni più pacati ma allo stesso tempo coinvolgenti;è chiaro che i due pazzi protagonisti non sono quello che sembrano, ma si intuisce che anche Ichiro ha qualcosa a che fare con tutto quel trambusto...e se anche non si direbbe...lo strano incontro, forse, non era del tutto casuale...Iwai "unisce" i due momenti del film nel modo a Lui più congeniale:quello della poesia visuale presa in prestito dal sogno o dal ricordo sfuocato delle immagini sbiadite di un bambino che cammina in mezzo a tante persone...che solo Lui riesce a vedere;alla fine Iwai riesce anche a commuovere un attimo ma senza mai farci abbandonare il sorriso, regalandoci una storia dolce e divertente quanto i suoi personaggi;
Le Note
Il mio primo film tradotto ma il terzo in ordine di rilascio;l'idea della traduzione di questo medio nasce dalla volontà di regalare a tutti la possibilità di conoscere Shunji Iwai non solo attraverso le sue opere maggiori (Lily, Swallowtail e Love Letter per citare la top 3) ma anche tutto quello che c'è a priori;la prima volta che ho visto questo film sono rimasto a bocca aperta:fino a metà film mi domandavo come cavolo avesse fatto Iwai (IL NOSTRO IWAI!) a spararsi una roba del genere;ma come sempre dovevo aspettare di arrivare alla fine, quando il buon Iwai riesce a chiudere il cerchio toccando il cuore;ogni volta che lo rivedo mantengo per 58 minuti un larghissimo sorriso, anche quando Ichiro rivede il nonno (e penso al mio...che da poco non c'è più);da menzionare infine l'ottima prova di Ranran Suzuki che col personaggio di Nanà si è guadagnata un posto d'onore nel successivo Love Letter, interpretando l'irresistibile "ruffiana" Sanae;e di Hiroyuki Watari (Ichiro) e delle sue improponibili espressioni!
Messaggio modificato da fabiojappo il 08 June 2014 - 06:37 PM