
Il maestro della notte, di Bai Xianyong. Nel Parco di Taibei esiste un vero e proprio mondo a parte, ritrovo di giovani emarginati che per povertà o attitudine scelgono la strada da "ragazzi di vita", concedendosi a uomini ricchi e facoltosi. Tra di loro vi sono Aqing, cacciato di casa dal padre e ancora scosso dalla recente morte del fratello minore; Xiaou, svelto e ribelle che sogna di andare a Tokyo per conoscere il genitore mai conosciuto; Wu Min, appena reduce da un tentativo di suicidio; il Sorcio, un impertinente ladruncolo vittima delle violenze del fratello maggiore. Sotto la guida del rispettato Yang (di mezz'età), conosciuto come il Maestro, questo gruppo di giovani potrà contare solo sulla propria amicizia in un mondo duro e ricco di insidie. Censurato a lungo dal regime comunista, Il maestro della notte (scritto negli anni '80 e ambientato nel decennio precedente) è un romanzo che pur scandagliando un tema difficile e controverso non scade mai nello scabroso ma anzi si intinge di un'avvolgente tenerezza in questo percorso di formazione di un gruppo di ragazzi perduti in quel di Taiwan. Personaggi memorabili a cui si finisce per affezionarsi e un lirismo narrativo che emerge sontuoso in più passaggi fanno dimenticare il non completo sviluppo di alcune sottotrame interessanti (il primis il rapporto figli - genitori) e mettono in risalto le contraddizioni e i lati nascosti di una società.