" Il cimitero del sole e l’impero dei sensi "

Omaggio a Oshima Nagisa e Wakamatsu Koji, cineasti in rivolta, uomini che hanno lasciato le loro volontà nei film
a cura di Giampiero Raganelli
«I film di Wakamatsu Koji offrono ai loro spettatori un’esperienza che non ha equivalente alla luce del sole.
É la voce del desiderio, dei propositi delittuosi, e quindi della miseria screziata, che echeggia nella notte» (Oshima Nagisa, 1970).
Due grandi autori del cinema giapponese, tra loro indissolubilmente legati per la comune storia artistica e politica, Oshima Nagisa e Wakamatsu Koji, hanno lasciato questo mondo, a tre mesi di distanza l’uno dall’altro. Uno dei film più scandalosi e disturbanti di tutti i tempi, Ecco l’impero dei sensi porta la firma di entrambi, di Oshima come regista e di Wakamatsu come produttore esecutivo. Il loro legame artistico non poteva che sfociare in un tale film maledetto, che li vide sul banco d’accusa, imputati per oscenità.
Oshima è il grande cineasta fondatore della nouvelle vague giapponese, che negli anni ottanta ha avuto un’affermazione internazionale con Furyo, e Wakamatsu, il suo protégé, è stato un autore di punta del cinema erotico, da lui concepito in chiave dissacrante come atto di ribellione contro il potere costituito.
L’ultima immagine del cinema di Oshima, quella del finale del suo ultimo film, Tabù – Gohatto, il samurai Kitano che recide un ciliegio in fiore, simbolo per eccellenza del Giappone, rappresenta il testamento di un autore che, al pari del collega, ha speso una carriera nell’infrangere tutti i tabù della rigida società nipponica.
Presentiamo una selezione di film rappresentativi di Wakamatsu e di quelli meno noti di Oshima.
Mercoledì 13 febbraio 2013 ore 21.30
Angeli Violati (Okasareta hakui)
di Wakamatsu Koji, 1967, 56’
L’eccidio di un gruppo di infermiere da parte di un impiegato. Ispirato da un fatto reale di cronaca avvenuto a Chicago nel 1966. Una discesa negli abissi dell’abiezione.
Cronache della bicicletta – Il panorama visto dal ragazzo (17-sai no fukei – shonen wa nani o mita no ka)
di Wakamatsu Koji, 2004, 89’
Un ragazzo fugge in bicicletta dopo aver ucciso la madre. Una storia di delitto e redenzione che si snoda attraverso paesaggi estremi e marginali del nord del Giappone.
Mercoledì 20 febbraio ore 21.30
Dichiarazione della guerra mondiale (Sekigun-P.F.L.P: Sekai senso sengen) di Wakamatsu Koji e Adachi Masao, 1972, 69′
Un documentario sulla condizione palestinese, realizzato da Wakamatsu con il suo sceneggiatore Adachi Masao in un loro viaggio a Beirut, di ritorno dal Festival di Cannes. Prodotto con l’aiuto della formazione terrorista giapponese United Red Army e del FPLP, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, e distribuito clandestinamente.
L’addomesticamento (Shiiku) di Oshima Nagisa, 1961, 105′
Durante la Seconda guerra mondiale, un pilota americano di colore, sopravvissuto all’abbattimento del suo aereo, viene fatto prigioniero dagli abitanti di un piccolo villaggio e diventa ben presto vittima del loro razzismo. Tratto da un romanzo di Oe Kenzaburo.
Mercoledì 27 febbraio ore 21.30
L’impiccagione (Kohikei) di Oshima Nagisa, 1968, 117′
Un ragazzo coreano viene condannato a morte per impiccagione, ritenuto colpevole di aver violentato e ucciso due donne. Ispirato a un episodio che fece scalpore nel 1963, il film è un nuovo atto d’accusa nei confronti dei mali della società nipponica, il razzismo verso i coreani, la pena di morte tutt’ora in vigore.
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inizio proiezioni ore 21.30
c/o Spazio Ligera via Padova 133 Milano
ingresso 2 euro con tessera associativa la scheggia (3 euro)
www.lascheggia.org – info@lascheggia.org
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Messaggio modificato da Kiny0 il 20 February 2013 - 02:05 AM