"Rich Hill"
di Andrew Droz Palermo & Tracy Droz Tragos
(USA, 2014)
Non sarà il documentario del secolo ma "Rich Hill" ha il merito di far riflettere a proposito di tutte quelle realtà sociali che faticano a far sentire la propria voce. Ci si accorge che negli States esistono una miriade di "Gummo", ragazzi che - pur avendo delle naturali aspirazioni - non riescono proprio ad evadere, a spiegare le ali.
Non si tratta di "sistema marcio" perché le possibilità di emanciparsi - per quanto risicate - ci sono. Penso che sia più corretto parlare di "sistema narcotizzante": le solite pratiche burocratiche, i consueti iter che impongono i giudici dei Tribunali dei Minori e che riguardano l'area riabilitativo-educativa, le normative che regolamentano gli "incontri protetti in spazio neutro", l'indifferenza generale.
Nonostante le problematiche siano molteplici, si nota ancora un attaccamento alla propria terra, un patriottismo che non è tanto legato al trito e ritrito concetto di "american dream", bensì è più simile a un desiderio di rivalsa proletaria. Taluni cercano il conforto divino perché - obiettivamente - non è semplice vivere laddove prosperano la privazione, la monotonia, l'insicurezza e l'impotenza. Probabilmente non ci credono neanche loro ma hanno bisogno di un punto di riferimento, fasullo o concreto che sia.
Messaggio modificato da JulesJT il 26 December 2014 - 03:17 PM