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[RECE] Mahjong

Traduzione di paolone_fr

30 risposte a questa discussione

#19 Guest_indianguru_*

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Inviato 08 January 2008 - 02:09 PM

Mi è piaciuta molto la fotografia ma la trama mi ha convinto meno. Per il 99% della storia il regista ha basato gli eventi sulla spietata razionalità (le scene in cui il ragazzo vuole condividere l'amata con gli amici e quella della ragazza che divide l'amato con le amiche?!?) ma nella conclusione eccede in senso opposto: poco plausibile in quanto eccessivamente romantica. Immagino che il regista volesse rendere il classico "su e giù" del gioco del mahjong e rendere lo svolgersi della vita attraverso la metafora di questo gioco, tuttavia la spiegazione degli eventi mi pare in tal senso un po' artificiosa. Se il genere fosse stato grottesco - alla Tarantino, tanto per intendersi - sarebbe stato davvero geniale, ma mi sembra che nelle intenzioni del regista volesse essere realistico.

#20 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 08 January 2008 - 02:46 PM

...io il film lo vedo come una satira, quella vecchia, che vuole portare a riflettere, che cerca anche spunti morali. In tempi in cui una riflessione etica sembra fuori moda, considero ancora di più l'opera di Yang, e questo suo film particolare, come un bene prezioso.
Il Mahjong è, come altri giochi d'azzardo, una pratica in cui la capacità strategica deve fare i conti con il caso, il destino. Io il titolo l'ho letto in questo modo: usare la "testa" (come dice anche Red Fish) per manipolare le persone è un'arma pericolosa, perché arriva il momento che ci si rivolta contro, e va a colpire proprio nel nostro punto debole, per quanto piccolo sia. Nel dualismo tra personaggi "forti" (Red Fish, Piccolo Buddha, Ginger, Angela, ...) e "deboli" (Luen-Luen, Hongkong, Marthe, Alison, ...) questo gioco del destino, del caso, che si intrufola nei piani orchestrati e preparati e li manda all'aria vien fuori molto bene (prendi ad esempio la questione del rapimento). Tutto precipita nella seconda parte della storia, ma non perché così succede all'improvviso e senza un perché. Semplicemente, chi non è preparato ai colpi del caso soccombe, mentre chi ha cuore di seguire la corrente emerge. La flessibilità del "cuore" batte la strategia della "testa", e questa è la storia di Luen-Luen, fin dal primo momento in cui le sue gambe incrociano quelle di Marthe sulla stella dell'Hard Rock Café. Lui, che è capace di cambiare, viene premiato, mentre l'ostinazione di Red Fish che si crede già grande lo porta al fallimento. I rapporti si rovesciano, si scoprono come le pedine del Mahjong (vedi Hongkong che passa da sfruttatore a sfruttato...).
Mahjong è una grande architettura sceneggiata, e il suo finale è l'ultimo tocco d'intonaco di Yang Dechang all'edificio. E secondo me è una pennellata magnifica, anche per un maestro in finali come lui.

...poi ci sarebbe da parlare della satira dal punto di vista più ampio, quello sociale e politico, ma per ora non è il caso.
:em86:

#21 lordevol

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Inviato 09 January 2008 - 02:58 PM

Visualizza Messaggioindianguru, il Jan 8 2008, 02:09 PM, ha scritto:

il ragazzo vuole condividere l'amata con gli amici e quella della ragazza che divide l'amato con le amiche
Mai una volta in cui ci sia la donna che vuole far trombare l'uomo e questo si rifiuti,
o l'uomo che voglia far trombare la donna e questa ci stia!
I ruoli sociali classici sono noiosi. Non lo guardo.

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il Jan 8 2008, 02:46 PM, ha scritto:

Il Mahjong è, come altri giochi d'azzardo, una pratica in cui la capacità strategica deve fare i conti con il caso
Nel dualismo tra personaggi "forti" e "deboli" questo gioco del destino, del caso, che si intrufola nei piani orchestrati e preparati e li manda all'aria
Ok, lo ordino :em66:

Messaggio modificato da lordevol il 09 January 2008 - 03:07 PM

Immagine inserita


#22 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 09 January 2008 - 03:09 PM

Visualizza Messaggiolordevol, il Jan 9 2008, 02:58 PM, ha scritto:

Mai una volta in cui ci sia la donna che vuole far trombare l'uomo e questo si rifiuti,
o l'uomo che voglia far trombare la donna e questa ci stia!
I ruoli sociali classici sono noiosi. Non lo guardo.

...no, no, lord, vai tranquillo. Le due situazioni qui sono completamente speculari. E gli esiti non te li racconto, li vedrai con i tuoi occhi.

Visualizza Messaggiolordevol, il Jan 9 2008, 02:58 PM, ha scritto:

Ok, lo ordino :em66:

Bene!

#23 feder84

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Inviato 01 February 2008 - 01:42 PM

Visualizza MessaggioCignoman, il Sep 21 2007, 07:01 PM, ha scritto:

Un ottimo film di un ottimo regista, grazie infinite.
P.S.
"Yi-Yi" è stato pubblicato in DVD in allegato al settimanale "INTERNAZIONALE" , lo vendono sul sito della rivista a 7 euro, però il DVD in questione ha solo la traccia audio in italiano, lo so perchè ce l'ho. Spero ti sia utile.


Oppure c'è l'edizione della Criterion.


Grazie paolone...appena riesco me lo voglia guardare (non ho MAI visto film di Edward Yang...che vergogna!)
In una notte della tarda primavera del quinto anno dell'era Meiwa, finisco di scrivere quest'opera, accanto alla mia finestra, mentre, cessata la pioggia, è apparsa la luna appena velata; perciò, nell'affidarla al tipografo, la intitolo Racconti di pioggia e di luna.


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#24 elgrembiulon

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Inviato 04 April 2008 - 09:43 AM

mi aspettavo molto da sto film. ed invece...boh. non so spiegare bene perchè, ma la prima parte è riuscita a tenermi sveglio per un pelo, senza farmi appassionare mai. la seconda si riprende abbastanza.

sarà che almeno per ora (magari fra qualche mese o settimana sarà diverso) ne ho abbastanza di storie di giovani o criminali oppure semplicemente scapestrati. e mahjong ne ha fatto le spese :em41:

e poi è stranissimo sentir parlare così tanto inglese in un film "cinese"! :em41:
Subs Asian: Takeshis' (rece by polpa and subs no longer available, maledizione!!), Aparajito (L'Invitto), 4:30, The Scent Of Green Papaya

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in work: Mýrin (Jar City) (3%)

Suntoryzzato ufficialmente in data 27/01/2007



Nessuna commedia coreana tradotta dal 24/07/2005.

La natura e le sue leggi erano nascoste nelle tenebre. Poi Dio disse: "Sia fatto Tesla", e tutto fu luce. (B.A. Behrend)

#25 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 04 April 2008 - 03:09 PM

Visualizza Messaggioelgrembiulon, il Apr 4 2008, 10:43 AM, ha scritto:

mi aspettavo molto da sto film. ed invece...boh. non so spiegare bene perchè, ma la prima parte è riuscita a tenermi sveglio per un pelo, senza farmi appassionare mai. la seconda si riprende abbastanza.

sarà che almeno per ora (magari fra qualche mese o settimana sarà diverso) ne ho abbastanza di storie di giovani o criminali oppure semplicemente scapestrati. e mahjong ne ha fatto le spese :em04:

e poi è stranissimo sentir parlare così tanto inglese in un film "cinese"! :em63:

...e ci volevano proprio le pistolettate per farti appassionare? ...se lo sa il Lord...
:death:

...il tento inglese e i tanti attori occidentali hanno a suo tempo attirato parecchie critiche su Edward Yang, e da tutte e due le parti: chi lo rimproverava di parlare di una Taipei "occidentalizzata" e chi invece di essere stato feroce e scorretto (quasi razzista) contro gli "occidentali", e di conseguenza contro i taiwanesi che questi occidentali li hanno accolti e osannati (Matra-Marthe). E notare che il protagonista Red Fish usa anch'egli l'inglese, ma una sola frase, perché non lo conosce. E la frase è "no problem"...

Ma che colpo è la scena in cui il grido di dolore diventa una risata con transizione su sfondo nero?

...ma nella prima parte nemmeno i siparietti di Hongkong sciupafemmine, di Piccolo Buddha in versione feng shui, dei due criminali da strapazzo, del parrucchiere Jay ti han tenuto vivo? ...e il ripetuto "no problem" di Red Fish?

:tafazzi:

#26 elgrembiulon

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Inviato 04 April 2008 - 05:50 PM

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il Apr 4 2008, 04:09 PM, ha scritto:

Ma che colpo è la scena in cui il grido di dolore diventa una risata con transizione su sfondo nero?

...ma nella prima parte nemmeno i siparietti di Hongkong sciupafemmine, di Piccolo Buddha in versione feng shui, dei due criminali da strapazzo, del parrucchiere Jay ti han tenuto vivo? ...e il ripetuto "no problem" di Red Fish?

:tafazzi:

si si, tutto quello che citi è notevole, ma stavolta non è bastato per farmi appassionare. non la definirei noiosa, solo poco appassionante. forse sono proprio i troppi siparietti ad infastidirmi. boh, magari un giorno lo riguarderò :death:
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#27 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 30 April 2008 - 09:04 PM

Ho chiuso in bellezza il ciclo di visioni per l'Award con questo film del compianto Edward Yang (di cui ho visto solo Taipei Story e Yi-Yi). Una piacevole sorpresa.
Occhi incollati allo schermo in un viaggio alienante nel tessuto urbano di un non-luogo, un'anonima ed esterofila Taipei di fine anni Novanta, in pieno boom economico, popolata da un'umanità variopinta desolante, senza più punti di riferimento, se non quello del materialismo puro e semplice, in cui sfilano vitelloni che credono di avere il mondo tra le mani, ragazzi di strada, borghesucci viziosi, capitani coraggiosi (quelli che si-sono-fatti-da-sé, non importa come), bellezze fragili, stranieri sanguisughe, sorta di tessere intercambiabili di un mosaico che è lo specchio deforme di una società alla deriva, priva di un baricentro, figlia delle illusioni del capitalismo tout-court che regala false sicurezze ("ciò che conta è far credere alla gente di sapere quello che vuole", sussurrano più o meno alcuni personaggi), ma che trascina le vite nel vuoto, in quella che è una spirale da cui è difficile uscire indenni. Ciascuno vuole affermarsi sul territorio, trovare il suo spazio e vivervi come meglio crede. Ovvero le mani sulla città: Taipei come una giungla che diventa terra di conquista. Quando il sogno svanisce, ognuno è chiamato a ridare priorità alla cosa forse più importante: i sentimenti, l'unica bussola in mezzo al caos in grado di regalare la sensazione di sentire ancora la vita scorrere nelle vene...
Non mi ha convinto solo il moralismo pedante e marcato dei minuti conclusivi. Che però vengono riscattati da un finale di notevole sensibilità che ha il sapore di una carezza tesa a compensare i tanti pugni nello stomaco sferrati precedentemente.
Istantanea efficace.

Voto: 7,5
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)





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