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cinema
Partendo da una deriva alquanto particolare e originale del classico medical drama, la serie racconta le avventure di uno staff di chirurghi capitanati dal dottor John W. Thackery (un Clive Owen in forma smagliante) impegnati all’ospedale Knickerbocker di New York all’inizio del ‘900, dove l’alto tasso di mortalità dovuto all’assenza di antibiotici e le scadenti condizioni igieniche generali rendono il lavoro dei medici un’ardua corsa contro il tempo. Impegnati in operazioni pionieristiche e sperimentando tecniche innovative e improvvisate, i dottori dovranno fare i conti con le difficoltà di tutti i giorni, in un ambiente dove morte e malattia si mischiano con i microdrammi personali e le relazioni sentimentali e professionali reciproche non sempre facili.
Un prodotto che sicuramente unisce la grande qualità tipica delle produzioni più impegnate di Soderbergh con la leggerezza e l’appeal tipico dei recenti format TV, dove estetica e narrazione sono diventati un binomio inscindibile.
[fonte: cinefilos.it]
e anche il resto del cast è più che convincente. Oh, poi magari andrà tutto a rotoli ma per ora mi godo lo show episodio per episodio.
). Purtroppo risulta un po' ripetitiva e scontata questa figura del chirurgo tossicodipendente (irrecuperabile) che siamo costretti a sciropparci fino alla fine ma non ne faccio una colpa a Soderbergh dal momento che era evidente che chi decide di intraprendere una certa strada, non può fare a meno di percorrerla finché non sbatte la testa (almeno, è facile pensarla così da spettatore).
