
Manila. Un blues metropolitano a quattro mani (dirigono Adolfo Alix Jr. e Raya Martin, su ispirazione di Manila By Night di Ishmael Bernal e Jaguar di Lino Brocka) che racconta due storie ambientate nella capitale delle Filippine: la prima ha per protagonista un tossicodipendente alla deriva, la seconda si concentra su un bodyguard che si mette nei guai con la giustizia. Due figure piuttosto tragiche che si stagliano sullo sfondo di una città che gronda povertà, sofferenza e perdizione da ogni angolo. La sostanza non cambia da un episodio all'altro (non c'è speranza nel caos di Manila, non per nulla la fotografia mostra un nero che sembra avvolgere - e inghiottire - il bianco delle fonti di luce), lo stile invece sì (raffinato quello di Raya Martin, 'sporco' quello di Adolfo Alix Jr.). Un altro bel tassello di quella galleria di istantanee in divenire che è il (neo)cinema filippino.