825 risposte a questa discussione

[paolone_fr]

THE DRUMMER
Kenneth Bi, 2007



...Sid, ragazzaccio e batterista in un gruppo, è nei guai per essere stato pescato con la donna del grande capo Ma. Suo padre, cui Ma aveva una volta salvato la vita e anch'egli nel giro delle triadi, lo fa fuggire a Taiwan con il suo uomo più fidato. Laggiù, nel verde delle colline di Formosa, Sid trova una comunità di percussionisti Chan, cui fa di tutto per unirsi. Il suo desiderio non puro lo porta solo a una catena di umiliazioni, dalle quali Sid uscirà cambiato drasticamente. Quando il gruppo di percussionisti parte per una tournè mondiale, la loro prima tappa è proprio HK, dove Sid verrà messo di fronte agli sconvolgimenti avvenuti nel suo mondo durante la sua assenza...

...bello. Mi è piaciuto tanto. Non è un film di triadi. Fa battere il cuore e funzionare la testa. Peccato solo che in alcuni tratti la voce fuori campo diventa tediosa.
Padre e figlio, le triadi, la fuga da HK. Kenneth Bi mescola i topos del cinema HKese con la natura lussureggiante di Taiwan e i tamburi Chan. Un po' Dante Lam, un po' Hou Hsiao Hsien, un po' Kim Ki Duk. Anche a me piacerebbe vederlo in sala, e aggiungo un plauso a Roy Cheung, degno e grande erede della stirpe dei caratteristi HKesi, che dimostra sempre più di meritare un ruolo tutto suo. Prima o poi, magari un film con protagonisti (ma davvero, eh) lui e Lam Suet...

BELLO

[ziadada]

paolone_fr, il Mar 22 2008, 05:32 PM, ha scritto:

[BELLO

mi hai convinta, lo prendo

[ziadada]

"Legend of the wolf" di Donnie Yen, Hong Kong 1997. Con Donnie Yen, Carman Lee Yeuk-Tung, Dayo Wong Chi-Wah.

Per dirla con franchezza, i combattimenti in questo film sono un po' troppo duri per i miei personali livelli di guardia (oltre che talvolta, IMHO, fastidiosamente accelerati); forse per questo gli elementi che più mi sono piaciuti sono probabilmente quelli che ne occupano porzioni marginali: il villaggio, il cammino nella foresta, la "cornice" statica e quasi teatrale del racconto.
In generale, direi che non è un film per me e che nel mio personale sistema di riferimento non potrei dargli più di un sei e mezzo.
Parte del discredito forse è da imputare anche ai sottotitoli inglesi, grammaticalmente corretti ma probabilmente frutto di una mera traduzione letterale. Di fronte a certi giri di frase, infatti, non ho potuto non pensare che si trattasse di espressioni idiomatiche il cui senso non fosse sopravvissuto alla traduzione.


Va comunque sottolineata, anche perchè costituisce una rara eccezione rispetto ai film asiatici che ho visto finora, la torrida, esplicita scena di sesso che vede impegnati Donnie Yen e la protagonista femminile, i quali, arrossisco a dirlo, si baciano(!), si abbracciano(!!), ed un insieme consistente e coerente di indizi ci induce a pensare che siano del tutto intenzionati a spingersi ben oltre(!!!).
D'altro canto, è da escludere che fanciulla si sia lasciata sfuggire la preziosa occasione di passare a vie di fatto, se consideriamo come, dopo un singolo precendente incontro d'amore con Donnie, l'abbia atteso trepidante per quattro lunghi anni nei quali egli non ha mai dato segno di sé. Da tutto ciò si evince inequivocabilmente che, se Donnie esibisce usualmente le sue nudità solo dalla vita in su, lo fa perchè è un ragazzo semplice e modesto che non vuole schiacciare gli astanti con l'ostensione di colà dove risiede la sua effettiva, schiacciante superiorità fisica...

Messaggio modificato da ziadada il 24 March 2008 - 08:07 PM

[paolone_fr]

ziadada, il Mar 24 2008, 06:35 PM, ha scritto:

"Legend of the wolf" di Donnie Yen, Hong Kong 1997.

...

D'altro canto, è da escludere che fanciulla si sia lasciata sfuggire la preziosa occasione di passare a vie di fatto, se consideriamo come, dopo un singolo precendente incontro d'amore con Donnie, l'abbia atteso trepidante per quattro lunghi anni nei quali egli non ha mai dato segno di sé. Da tutto ciò si evince inequivocabilmente che, se Donnie esibisce usualmente le sue nudità solo dalla vita in su, lo fa perchè è un ragazzo semplice e modesto che non vuole schiacciare gli astanti con l'ostensione di colà dove risiede la sua effettiva, schiacciante superiorità fisica...

...ahah, mi fai morire
..."grande" Donnie, allora
...su Legend of The Wolf c'è da dire che si mazzuolano molto bene, per quanto mi riguarda. Così, tanto per dire che 15 anni fa mica che Donnie fosse uno sprovveduto, eh...



...poi, ho visto:

CURIOSITY KILLS THE CAT
Zhang Yibai, 2006


...bel film, che fino alla fine non si capisce che cosa vuol essere: racconto sociale, thriller, melodramma. E invece, alla fine è un altro trattato sull'amore, pieno di sfaccettature e spigoli, ancora nella cina cittadina, stavolta quella dei ricchi. Zhang Yibai, dopo l'esordio con Spring Subway che tanto mi piacque, si conferma un regista con belle idee e anche discreto sceneggiatore. Peccato che stavolta manchi l'atmosfera ipnotica delle musiche di Spirng Subway, ma la sostanza c'è tutta. Insomma, a me è piaciuto

[AsianPat]

Frego un po' di immagini al buon Yama dalla sua mitica Zatoichi saga


Zato 03: New Tale of Zatoichi

Zato 04: The Fugitive

Zato 05: On The Road




L'umanità di questo personaggio e la vita quotidiana ritratta nelle sue storie mi affascinano sempre...
Per quanto il film di Kitano non sia male, Shintaro Katsu è inarrivabile!

[feder84]

AsianPat, il Mar 25 2008, 05:54 PM, ha scritto:

L'umanità di questo personaggio e la vita quotidiana ritratta nelle sue storie mi affascinano sempre...
Per quanto il film di Kitano non sia male, Shintaro Katsu è inarrivabile!

Quoto!! Io sono arrivato solo al 2, ma piano piano mi vedrò anche gli altri. Il 3 è gia pronto....

[Oda]

mentre voi parlate del grande Zatoichi..mi vergogno un po' ma io ho appena visto (devo ancora capire perché)

VIRIGN SNOW


giappone - korea, 2007, regia Han Sang-hye

mega produzione nippo - koreana (kadokawa e cj entertainment) con due famose star quali Aoi Miyazaki e Lee Jun Ki (non lo conoscevo ma pare che in Korea adesso sia famosissimo).
Uno studente koreano segue il padre che si sposta a Kyoto per lavoro (vasaio) e incontra una bellissima ragazza...è amore a prima vista. I due passano del tempo assieme fino a quando lei sparisce misteriosamente.

Le due bellezze del film, ovvero Aoi e la città di Kyoto non sono abbastanza per rendere interessante questo bel polpettone tutto sentimenti, incoerenze, incongruenze ed esagerazioni...
non riesce a uscire degnamente nel confronto con altri film dello stesso genere...
vale la pena di vederlo per la bellezza di Aoi, soprattutto quando è vestita con lo yukata...

qui c'è il trailer..magari a qualcuno isipira

[shinji80]

Ragazzi li metto qui

I SETTE SAMURAI

LA SFIDA DEL SAMURAI

di Akira Kurosawa

Non credo sia necessario scrivere la trama per questi film strafamossimi e dei veri e propri classici del cinema giapponese, soprattutto in questo forum.

Bene, grazie alla collezione della Hobby&Work, seppur nella sua semplicità nel proporre i dvd, dal momento che è una collana per edicole, ho potuto scoprire con mio immenso piacere uno dei più grandi registi giapponesi, qual' è Akira Kurosawa per non parlare del suo attore prediletto Toshiro Mifune, ebbene, seppur la durata totale di questi due film superi le 5 ore (3 e mezzo per il primo e quasi due per il secondo) devo dire che ho adorato questi due film in maniera smisurata anche se li ho dovuti vedere a pezzetti, dato il poco tempo che avevo, cmq non mi hanno mai annoiato, mi hanno emozionato e mi hanno fatto immedesimare nei personaggi e nelle situazioni che vivevano! Grazie a queste pellicole ho scoperto ancora una volta una parte di Giappone, quella parte fatta di samurai e ingiustizie, ma di anche di riscatto, grazie Akira Kurosawa! Voto dei film: 10!

[AsianPat]

Bravo Shinji!
Akira Kurosawa è una tappa obbligatoria per qualunque amante della cinematografia giapponese.
Buone visioni!